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Speciale Movie Comics: I Fantastici 4 e Silver Surfer

Il ritorno del quartetto

Li avevamo lasciati ormai consapevoli dei loro poteri e del loro status di supereroi dopo aver fermato la minaccia del Dottor Destino. Ma quello era solo l'inizio per la famiglia più famosa della Casa delle Idee, e ora, a due anni dal loro esordio cinematografico, li ritroviamo in un sequel che si annuncia come un mix tra novità e continuità; se da un lato, infatti, vedremo molte scene di azione spettacolari, dall'altro gli spettatori incontreranno nuovamente il divertimento e la simpatia che aveva contraddistinto il primo capitolo. Gli appassionati del quartetto potranno, poi, assistere finalmente all'entrata in azione di vere e proprie icone fumettistiche, come ad esempio la Fantasticar.
Ovviamente squadra che vince non si cambia, e dopo il successo al botteghino di "Fantastic Four" (330 milioni di dollari incassati nel mondo), la 20th Century Fox ha affidato nuovamente al regista Tim Story la realizzazione della pellicola, mentre sul fronte del cast tornano quei nomi e quei volti che si sono ormai fatti conoscere al grande pubblico come le controparti cinematografiche delle loro versioni fumettistiche; a cominciare da Ioan Gruffudd, che torna nel ruolo del leader del gruppo, ossia il geniale Reed Richards/Mister Fantastic, affiancato dalla bellezza di Jessica Alba, la quale interpreta Susan Storm/La Donna Invisibile, mentre completano il gruppo Chris Evans, ancora una volta nella parte del testa calda per eccellenza Johnny Storm/Torcia Umana, e il valido Michael Chiklis nel ruolo di Ben Grimm, alias la sempre amabile Cosa dagli occhi blu. Non sono poi da dimenticare Kerry Washington nella parte di Alicia Masters e Julian McMahon, il quale riprende il ruolo della nemesi del quartetto, vale a dire il letale Dottor Destino.
A completare il cast troviamo inoltre Andre Braugher nel ruolo del Generale Hager, vecchia conoscenza di Richards, Beau Garrett in quello della sua assistente, il capitano Frankie Raye, e ovviamente Doug Jones, attore già noto al grande pubblico per la sua partecipazione a film quali "Hellboy" e "Il labirinto del Fauno", chiamato a prestare il suo corpo (la voce è di Lawrence Fishburne) a colui che si annuncia come il personaggio più atteso della pellicola, ovvero l'argenteo Araldo di Galactus: Silver Surfer.

Un sequel fantastico

"Volevo che questo film fosse uno di quei rari sequel migliori dell'originale, con più emozioni, più dramma, più humour e più azione. Ma volevo anche esplorare dove i personaggi sono arrivati a questo punto delle loro vite. Sono finanziariamente messi meglio di prima, ma stanno anche cercando di abituarsi al lato peggiore di essere delle celebrità. Sue e Reed stanno cercando di sposarsi. Ben e Alicia si stanno godendo la loro felicità come coppia, mentre Johnny ha anche lui i suoi problemi", così Don Payne, autore della sceneggiatura, parla di "Fantastic Four: Rise of The Silver Surfer", una pellicola che riprende e amplia, dal punto di vista delle caratterizzazioni, gli spunti seminati nel film precedente, soprattutto quelli elementi riguardanti la natura familiare del gruppo, che nel sequel saranno ancora più evidenti al pubblico.
"È sempre molto eccitante rivisitare un personaggio, questo perché chi lo impersona ha già avuto la possibilità di interpretarlo in passato", ha invece dichiarato Ioan Gruffudd. "Mi sono un po’ evoluto negli ultimi due anni e sono anche un po’ più vecchio, così Reed Richards stesso si è evoluto, è un personaggio che ora ha molto più confidenza e molto più controllo di se stesso. Questa volta lui è più leader. È felice della sua posizione, dell'essere il leader dei Fantastici Quattro".
Anche per Jessica Alba, il tornare a interpretare il ruolo di Susan Storm è stato ritrovare una vecchia conoscenza e soprattutto un personaggio ormai maturo: "Penso che essere in un film tratto da un fumetto sia qualcosa di veramente grande. Essere in grado di interpretare un personaggio femminile così forte e predominante e che non usa il suo sex appeal per fare girare la testa. E lei non è una criminale. Non è antipatica. Lei è un personaggio nobile da interpretare, e questo è grande. Penso che lei sia una grande icona femminile".
"Guardo a Ben Grimm come il vero cuore e l'anima dei Fantastici Quattro", aggiunge invece Michael Chiklis, "È fortissimo, ma è un gigante gentile. E l'idea che in questo film lui abbia finalmente una relazione sentimentale piena con Alicia è quello che rende questo ruolo ancora più soddisfacente. Ha un cuore e un’anima e questo è quello che ti fa innamorare della Cosa". Per Chris Evans, invece, il personaggio di Johnny Storm rimane sempre lo stesso simpatico scavezzacollo del primo film, anche se stavolta si è pensato di farlo maturare di più sul versante romantico, attraverso l'incontro con il capitano Raye, una conferma a come questo sequel guardi con interesse alle relazioni tra i personaggi: "I produttori volevano che Johnny fosse un po’ più pronto per una storia, questa volta. Per via del matrimonio di Reed e Sue, della relazione tra Ben e Alicia, è una piccola storyline per Johnny che di tutti è quello che si sente più solo".
Ma ovviamente, come sottolinea Don Payne, il punto centrale di "Fantastic Four: Rise of the Silver Surfer" non è solo quello riguardante l'interazione tra i vari personaggi, ma ancora di più il vedere per la prima volta il quartetto confrontarsi con una minaccia di livello globale, e con uno dei personaggi più affascinanti mai apparso sulle pagine di Fantastic Four.

L'arrivo di Silver Surfer

Apparso per la prima volta sulle pagine di Fantastic Four 48 nel lontano marzo del 1966 a opera di Stan Lee e Jack Kirby, e in seguito plasmato come personaggio tormentato e malinconico dallo stesso Lee assieme a John Buscema in una delle testate più belle degli anni '60, Silver Surfer è il personaggio cardine intorno a cui si muovono gli eventi di "Fantastic Four: Rise of the Silver Surfer". Rivive sul grande schermo grazie all'attore Doug Jones, che ha prestato al personaggio i suoi movimenti, poi adattati al computer grazie al lavoro realizzato dalla Weta Digital e dal supervisore agli effetti visivi Scott Squires.
"Penso che il fascino di Silver Surfer è che sia un complesso, tragico personaggio", ha detto Don Payne, "ha una sorta di distacco zen dal nostro mondo, ma lui sente ancora compassione. È un personaggio eroico, dato che ha sacrificato la sua vita per servire Galactus e per salvare il suo pianeta e la donna che ama. Nel fare questo, però, porta distruzione ad altri mondi e ad altre specie. In questo senso si può dire che ci sia una reale ambiguità che lo circonda. Lui guarda al nostro mondo attraverso la prospettiva di un emarginato, una cosa che il pubblico troverà affascinante".
"Abbiamo cercato di restare il più fedeli possibili al Silver Surfer delle pagine dei fumetti", ha detto il regista Tim Story. "Tecnicamente, quello che è stato grande in questa esperienza è che Surfer è, principalmente, un personaggio in CGI. Siamo stati capaci di crearlo da zero, e questo significa che abbiamo potuto scolpirlo esattamente come il personaggio dei fumetti. Il nostro Silver Surfer è il Silver Surfer che noi tutti amiamo e conosciamo. Così penso che gli appassionati e chiunque abbia familiarità con il personaggio apprezzeranno il fatto che ha preso vita, respira e agisce esattamente come loro tutti lo conoscono".
Nel film, Surfer giunge sulla Terra per prepararla alla distruzione. In questo contesto, dopo che il Generale Hager li ha contattati, i Fantastici Quattro cercheranno di fermare il misterioso alieno, ma soprattutto di comprenderne veramente la natura. "Silver Surfer è un personaggio ambiguo. È un protagonista del bene o del male, o soltanto un messaggero del male? Non ne siamo sicuri e cerchiamo di scoprirlo", ha detto Ioan Gruffudd. Un ruolo chiave nella conoscenza dell'araldo avrà il personaggio interpretato da Jessica Alba, la quale intuisce la patina di innocenza e malinconia che si nasconde dietro alla figura di Norrin Radd: "Silver Surfer non è solo questo argenteo, muscoloso essere, lui è anche innocente. È molto interessante perché lui è un incompreso, e mi piace il fatto che il mio personaggio abbia una connessione con lui, perché è così materna e ha un grande istinto femminile". Il valore del personaggio viene sottolineato anche da Jones, che così lo descrive, sottolineando fortemente la scena tra lui e la Donna Invisibile: "Amo Silver Surfer per tutto quello che significa, è un personaggio così valoroso, stoico ed eroico. Io e Jessica Alba abbiamo una scena di tre pagine molto dolce e toccante in un momento in cui lei cerca di comunicare con Silver Surfer, è un grande momento del film".
Ma i Fantastici Quattro non sono gli unici interessati all'araldo. In lontananza la figura di Destino guarda con curiosità al misterioso alieno, e soprattutto al potere che esso porta con sé, un potere a cui Destino anela.

Torna Destino

Alla fine del precedente capitolo, avevamo visto il Dottor Destino, ormai sconfitto, rinchiuso in un container di una nave battente bandiera latveriana. Ora lo ritroviamo nel sequel, in quello che si presenterà come un personaggio molto più vicino alla sua controparte fumettistica di quanto lo fosse nel film del 2005, e desideroso di vendetta verso il quartetto. Una vendetta che Victor Von Doom vede potersi realizzare con la venuta sul nostro pianeta di Silver Surfer, un essere il cui potere viene immediatamente percepito dal villain, desideroso di impossessarsene.
"Il Dottor Destino è rimasto chiuso in quel container per molto tempo – ha detto Julian McMahon – inutile dire che non è felice. Destino non è cambiato, vuole ancora conquistare il mondo e uccidere i Fantastici Quattro. Non è un uomo semplice. La grande cosa stavolta è che non dovremo perdere tempo per stabilire il suo carattere. Abbiamo il cattivo fin dall'inizio. È grande, demoniaco e fumettistico. Improvvisamente individua questa specie di entità che è Silver Surfer. Conoscendo il fumetto e sapendo che il Dottor Destino è il Dottor Destino, cosa farà mai? Cerca di distruggere chiunque, di rubare i poteri e tutto quel tipo di cose".
Per arrivare al suo scopo, Destino non esiterà a proporre un accordo agli eroi Marvel per intercettare l'araldo, un accordo che ovviamente nasconde una diabolica trappola: "Quando ritorna è tutto molto strano, perché non è chiaro se lui sia contro di noi o contro Silver Surfer – ha rivelato Ioan Gruffudd – Il Dottor Destino, essendo il Dottor Destino, tende a manipolare la situazione per i propri fini. È attratto da Surfer e dal suo potere.."
"Per la prima volta Victor e i Fantastici Quattro lavoreranno insieme a uno specifico piano", ha poi aggiunto il regista Tim Story. "Alla fine della storia vedremo che non ci si può fidare mai di Victor Von Doom. Lui ha sempre un ulteriore motivo per fare quello che fa".
Un Destino quindi classico nel carattere, ma moderno nell'aspetto. Nel sequel infatti la produzione ha deciso di cambiare il look del personaggio, rendendolo non solo inizialmente più tetro e oscuro, ma anche più tecnologico, come lo descrive lo stesso McMahon:"Il costume finale è davvero stupefacente. È una maschera simile alla precedente ma di tipo più largo, e, probabilmente, con un look più massiccio. La corazza per il petto è davvero pesante, circa 5 chili senza il mantello e il resto, ma è veramente straordinaria".

Effetti speciali… fantastici

Apparsa per la prima volta sul numero 3 di "Fantastic Four", la Fantasticar è divenuto negli anni uno degli elementi portanti delle storie del quartetto, entrando di diritto nel pantheon dei gadget fumettistici del gruppo. Ora, il fantastico veicolo fa per la prima volta il suo debutto sul grande schermo, grazie al lavoro congiunto dell'artista e illustratore Tim Flattery ("Mission Impossible 3", "Transformers"), di Trevor Creed dell'ufficio design della Chrysler Group, del regista Tim Story, il quale ha voluto fortemente la sua realizzazione, e del designer di produzione Kirk Petruccelli.
"La Fantasticar è stupefacente – ha detto Jessica Alba – hanno preso questa macchina e l'hanno portata a un nuovo livello, ha un look veramente futuristico e totalmente fico, una cosa culminante per me sarà vedere tutte queste scene con la Fantasticar quando il film sarà completo".
Diversamente dal primo film, il sequel ha visto aumentare notevolmente il reparto tecnico della produzione, questo per apportare sostanziali modifiche alle scenografie in cui si svolgono le vicende della pellicola. Il laboratorio di Reed al Baxter Building infatti, realizzato presso i Mammoth Studios, ha subìto notevoli cambiamenti rispetto al primo film, apparendo più tecnologico e di certo più spazioso, con l'inserimento di una stanza piena di computer, l'hangar che ospita la Fantasticar, una stanza di sensori cosmici e un’altra sala con pannelli e televisori a cristalli liquidi.
Sul versante degli effetti visivi, nel sequel troviamo al lavoro numerose società, tra le quali la Giant Killer Robots, che aveva già lavorato ad alcune scene del primo film, oltre alla presenza di Robert Chapin ("X-Men: Conflitto Finale") che ha lavorato presso gli Hydraulix Studios a molte sequenze, senza dimenticare ovviamente la Weta Digital, fondamentale per portare sul grande schermo Silver Surfer.
Ma il surfista d'argento, non bisogna dimenticarlo, è soprattutto l'attore Doug Jones, il quale ha lavorato duramente assieme all'allenatore e coreografo Terry Notary (un ex del Cirque De Soleil) per ricreare i movimenti dell'araldo di Galactus, con l'aiuto anche della sua controfigura, Dorian Kingi.
Un altro apporto è stato quello della Spectral Motion, che ha prodotto numerosi miglioramenti ai trucchi che hanno trasformato Michael Chiklis nella Cosa. Nei suoi uffici di Glendale (California) Mike Elizalde ("Fantastic Four"), con la collaborazione di Bart Mixon, ha aggiunto nuove applicazioni e articolazioni al costume indossato da Chiklis, oltre alle mitiche sopracciglia del nipote di Zia Petunia.
Il sequel ha visto poi l'aumento di location durante la lavorazione. Oltre a Vancouver, le riprese della seconda unità del film sono state realizzate a Londra, New York, Tokyo e Shangai. Infine, la colonna sonora ha visto il ritorno del compositore John Ottman ("X-Men 2", "Superman Returns", "Fantastic Four") che così ha descritto il suo lavoro: "La cosa divertente con i Fantastici Quattri è che sono più solari e musicalmente più leggeri, e non devono essere accompagnati da note cupe. Silver Surfer apre a nuovi orizzonti e territori, e ho realizzato una musica che sia una moderna fusione tra l'orchestra e l'elettronica. Un tema epico e triste al tempo stesso".

Il regista

Timothy Kevin Story

Nato il 13 marzo 1970 a Los Angeles (California), Timothy Kevin Story esordisce come regista nel 1997 col film "One of Us tripped" (inedito in Italia), a cui segue "The firing squad" (1999), di cui è anche sceneggiatore. In seguito dirige la commedia "Barbershop" (2002), che diventa un grande successo di pubblico negli States. Nel 2004 realizza il remake americano del francese "Taxxi", con protagonisti Queen Latifah e Jimmy Fallon, dal titolo "New York-Taxi".



Il cast

Ioan Gruffudd

Nato il 6 ottobre 1973 a Cardiff, nel Galles (Gran Bretagna), da genitori entrambi insegnanti, Ioan Gruffudd studia alla Royal Academy of Dramatic Art dal 1992 al 1995, anche se inizia a recitare fin dall'età di 14 anni, quando entra nella soap opera gallese "People of the Valley". Ottiene il suo primo ruolo da protagonista nel film per la Tv "Poldark" (1996), in seguito è nel cast di "Wilde" (1997) e in "Titanic" (1997), per poi diventare protagonista nella serie "Hornblower". È poi nel film "Solomon and Gaenor", e per prepararsi al ruolo studia l'ebraico. Appare in seguito in "La carica dei 102", "Black Hawk Down" (2001) di Ridley Scott, per poi interpretare il ruolo di Lancillotto in "King Arthur", accanto a Keira Knightley e Clive Owen.



Jessica Alba

Nata il 28 aprile 1981 a Pomona (California), Jessica Marie Alba è un vero e proprio mix etnico: le sue origini, infatti, sono spagnole, francesi, indie, danesi e italiane. La carriera militare di suo padre nell'aviazione militare americana l'ha portata a cambiare spesso casa e amici. Dopo pochi mesi di vita, infatti, si trasferisce con la famiglia a Biloxi, Mississipi, dopo tre anni è di nuovo in California, poi in Texas, a Del Rio, e finalmente, quando Jessica ha nove anni, la famiglia Alba si stabilisce definitivamente nel sud della California. La piccola Jessica fantastica fin da piccola di fare l'attrice, e questo sogno si trasforma in realtà quando a 12 anni vince un concorso che le permette di seguire lezioni di recitazione. Nove mesi dopo ha un agente.
Nel 1994 debutta sul grande schermo nel film "Camp Nowhere", in un ruolo da protagonista. In seguito arrivano altri ruoli minori nel piccolo schermo, nella serie "The secret world of Alex Mack", trasmessa su Nickelodeon, e nella serie televisiva "Flipper", dove interpreta il ruolo di Maya. Proprio durante la lavorazione del telefilm, si trasferisce con sua madre in Australia dove risiederà per due anni, prendendo anche il brevetto subacqueo.
Nel 1996 appare all'interno della trasmissione canadese "The Dini Petty Show" e nel 1997 in due episodi del famoso serial "Beverly Hills 9020", e in "Love Boat: the next wave". La popolarità e i primi riconoscimenti arrivano con "Dark Angel", serie televisiva in cui veste i panni della protagonista, Max. Scelta tra più di mille candidate da James Cameron e Chic Eglee, ideatori della serie, Jessica ha dovuto preparare il suo fisico per interpretare la giovane ragazza geneticamente potenziata. Per undici mesi, infatti, si è allenata in arti marziali, palestra, ginnastica e motocicletta.



Michael Chiklis

Nato il 30 agosto 1963 a Lowell (Massachusetts) da genitori di origini greca (cosa di cui l'attore va fiero), Michael Chiklis, dopo gli studi alla Boston University School of Arts, intraprende la carriera di attore, per poi trasferirsi a New York, dove prende parte a numerosi spettacoli teatrali, tra cui "Un tram chiamato desiderio", dove interpreta il ruolo di Stanley.
Esordisce al cinema nel 1989 nel film "Weird", dove interpreta il ruolo di John Belushi, in seguito prende parte ad altre produzioni finchè non ottiene il ruolo da protagonista nel telefilm "Il commissario Scali", che interpreta fino alla sua conclusione, avvenuta nel 1995. Appare in "Nixon" (1995) di Oliver Stone in un piccolo ruolo, nel thriller "Do not disturb" accanto a William Hurt e Jennifer Tilly finchè nel 2001 diviene il protagonista, con il ruolo del poliziotto corrotto Vic Mackey, del serial "The Shield", che gli regala la popolarità.



Chris Evans

Nato il 13 giugno 1981 a Sudbury (Massachusetts) da un dentista e una ballerina, Christopher Robert Evans cresce a Boston. Durante gli studi superiori, decide di seguire la carriera di attore e si trasferisce a New York approfittando delle vacanze estive, dove si iscrive a un'agenzia di casting e prende parte ad un programma estivo di recitazione. Nel frattempo conosce un agente che gli promette di aiutarlo, ma a condizione che termini gli studi. Comincia con piccole parti in varie 'sitcom' televisive, come "Boston Public", prima di ottenere il ruolo di Jake Wayler, uno studente atletico e amato da tutti, nel film demenziale di Joel Gallen "Non è un'altra stupida commedia americana". In seguito partecipa ad altre pellicole con ruoli minori e recita in film per la televisione. Nel 2004 ottiene il ruolo da protagonista nel thriller "Cellular", accanto a Kim Basinger e William H. Macy. Ha recitato, inoltre, al Boston Playwright Theatre e in diversi teatri regionali.



Julian McMahon

Nato il 27 luglio 1968 a Sydney (Australia), Julian McMahon è il terzo figlio di Sir William e Lady Sonia McMahon: suo padre William è stato Primo Ministro dell'Australia nel 1971. Tra i suoi vari hobby la cucina, raccogliere libri antichi, giocare a basket, baseball, football.
In Tv McMahon interpreta, tra le altre cose, la serie "The Power, the Passion" (1989, nel ruolo di Kane Edmonds), la soap australiana "Home and Away" (nel ruolo di Ben Lucini), la soap opera "Destini/Stagioni" nel ruolo di Ian Rain. Il suo ruolo più noto finora è stato sicuramente quello di John Grant in "Profiler – Intuizioni Mortali", serie andata in onda dal 1996 al 2000. Nell'autunno 2000 entra nel cast di "Streghe" nel ruolo di Cole Turner/Belthazor, da cui è uscito nella 5^ stagione, proprio durante il 100° episodio del telefilm, andato in onda nell'inverno 2003.
Dal luglio 2003 Julian McMahon è nel cast del telefilm "Nip/Tuck" insieme all'attore Dylan Walsh, nel ruolo di Christian Troy, chirurgo plastico nella Florida del sud.
L'attore è stato sposato con Dannii Minogue (sorella della nota cantante Kylie Minogue) negli anni 1992-93, e il 22 dicembre 1999 si è risposato con l'attrice Brooke Burns ("Baywatch"), dalla quale si è separato nel 2001, e da cui ha avuto una figlia, Madison. Per qualche mese si è frequentato con la sua collega di set Shannen Doherty, da cui si è separato nell'ottobre 2001.



Doug Jones

Nato il 24 maggio 1960 a Indianapolis (Indiana), Doug Jones impara a scuola l'arte del mimo e del contorsionismo. Dopo il diploma alla Bishop Chatard High School, inizia a frequentare la Ball State University dove nel 1982 si laurea in Comunicazione. Per un periodo lavora come contorsionista, poi si trasferisce a Los Angeles e nel 1985 debutta come attore, lavorando in serie televisive come "Buffy the Vampire Slayer", oltre a partecipare a numerosi video musicali. In seguito partecipa con piccoli ruoli a pellicole come "Hocus Pocus" (1993), "Tank Girl" (1995), "Denial" (1998), "Mystery Men" (1999). Arriva al successo definitivo con "Hellboy" (2004), dove interpreta il ruolo di Abe Sapien. Nel 2005 gira "Doom", e appare poi in "Lady in the Water" (2006), "Gli scaldapanchina" (2006) e "Il labirinto del fauno" (2006) di Guillermo Del Toro.



Andre Braugher

Nato il 1 luglio 1962 a Chicago (Illinois), Andre Braugher ha debuttato nel cinema nel 1989 con "Glory – Uomini di Gloria". Negli anni ha costruito una carriera molto forte vincendo 6 Emmy Award e ottenendo ben 2 nomination ai Golden Globe. Ha poi partecipato a numerose pellicole quali "Schegge di paura" (1996), "La Città degli angeli" (1998), "Frequency – Il futuro è in ascolto" (2000) e "Poseidon" (2006).



Beau Garrett

Nata il 28 dicembre 1982 a Beverly Hills (California), Beau Garrett ha iniziato a recitare nel 2004 apparendo in un episodio del serial "North Shore", in seguito è apparsa in numerosi telefilm sino al suo esordio cinematografico avvenuto nel 2006 in "Turistas".



Carlo Coratelli
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