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Comicus al 24 HIC 2006

Palermo – 7/8 ottobre 2006

Ci vuole una buona dose di incoscienza per partecipare ad una 24 Ore del fumetto, una delle maratone più incredibili mai sadicamente concepite dalla mente umana. Ho accettato con tanto entusiasmo e altrettanto rimorso mi ha tormentato nei mesi successivi. Ma l'affetto per Alberto Casiraghi e Ettore Gabrielli de Lo Spazio Bianco, nonché per Salvo di Marco della Scuola del Fumetto mi ha spinto a mantenere la parola data. La maratona è innanzitutto un gioco. E' anche una sfida con sé stessi, oltre che con gli altri che partecipano. E a Palermo è stata anche una rimpatriata tra amici, tra mostri sacri come Gianni Allegra e Giuseppe Franzella e giovani rampanti come Lelio Bonaccorso e Aurelio Mazzara. E in mezzo, io, Sergio, Claudio, e vari altri rappresentanti della "media guardia" del fumetto palermitano.

Sfortunatamente mi sono beccato un'influenza, con tosse, raffreddore e mal di testa annessi che se ha favorito il delirio necessario per immaginare una storia improvvisata, mi ha fiaccato fisicamente. Infatti, mi sono perso cinque ore della maratona per riposarmi a casa, per poi ritornare la mattina dopo a completare le mie 24 tavole. Il delirio, dicevo: i cazzeggiatori/fumettisti professionisti palermitani sono notoriamente avvezzi al cazzeggio. L'imitazione di Marco Masini da parte di Roberto Di Salvo è arrivato dunque già verso le 6 del pomeriggio, mentre le sigle dei cartoni giapponesi l'hanno fatta da padrone per l'intera mattinata di domenica.
Personalmente, quando necessitavo di concentrazione mi mettevo i fidati Led Zeppelin e gli amati Wilco nel lettore Mp3 per proseguire nelle mie tavole, dove si trovano, nell'ordine:

- un tizio in tuta dal meccanico munito di maschera da sub e ombrello
- svariati dinosauri
- un orco
- uno zombie
- un semaforo
- un medico

Potete immaginare che elementi del genere possono uscire solo in una storia favorita dalla stanchezza, dalla febbre e dalla follia circostante.

Ma, al di là del massacro fisico, resta un'esperienza bellissima e, passata la stanchezza fisica, è rimasto solo il bel ricordo. Un grazie quindi agli organizzatori, ai partecipanti e ai pochi neuroni rimastimi.

Marco Rizzo



Casalecchio di Reno (BO) – 7/8 ottobre 2006

Sono stato molto contento di aver fatto parte dell’organizzazione di una delle tappe italiane dell’edizione 2006 della 24 Hour Italy Comics, quella di Casalecchio di Reno (BO). Questo nonostante il duro lavoro portato avanti per molte settimane, dato che la soddisfazione della buona riuscita è stata enorme e mi ha ripagato di tutta la fatica spesa. Merito sicuramente di tutta la gente che ha partecipato, in qualsiasi veste fosse, e che ha fatto in modo che tutto filasse al meglio. Potrei affermare che tutto per me sia finito alle 14,30 di sabato 7 ottobre, quando gli autori erano già tutti al lavoro, gli ultimi ritocchi organizzativi erano stati sistemati e finalmente ho potuto rilassarmi un attimo. Ma in realtà è proprio lì che è cominciato il bello. Mi son divertito molto a girare a lungo tra i tavoli a osservare il lavoro degli autori e a informarmi come stesse andando, nonché a intrufolarmi nelle “pause sigarette” che molto spesso venivano effettuate in gruppi più o meno numerosi. La tensione creativa era enorme, tanto che si sono osservati lunghi periodi di completo silenzio (nonostante la musica heavy metal che spesso calava dall’alto) e nessuno è mai andato a dormire o a riposarsi (nonostante ci fosse una sala relax appositamente allestita).

I collegamenti via blog con le altre sedi ci facevano sentire parte di qualcosa di molto più grande, e non mi vergogno a confessare anche che abbiamo messo in campo un po’ di competitività, cercando di fare sempre qualcosa meglio degli altri. Penso che anche questo in fin dei conti faccia parte del grande gioco a cui abbiamo preso parte. A tal proposito, con un pizzico di orgoglio sottolineo che a Casalecchio, insieme a Cremona, c’è stata la più alta partecipazione femminile. Non solo, siamo anche stati i primi a inserire un messaggio sul blog e abbiamo avuto il concorrente che ha concluso più in fretta le sue 24 tavole, ovvero Emiliano Mattioli.

A proposito delle altre sedi… Vedendo le foto che venivano aggiunte da Roma, Napoli, Palermo e Milano non potevamo far altro che notare come lì avessero delle attrezzature più “professionali” delle nostre, a partire dai tavoli da disegno ben illuminati. In realtà, l’ambiente più “ordinario” di Casalecchio (pur se in una struttura stupenda come quella messaci a disposizione dal Comune) ha contribuito a rendere meno formale l’evento e a mettere più a loro agio molti degli autori presenti. Alcuni di essi poi ne hanno approfittato della disposizione in circolo dei partecipanti per esprimere al meglio il proprio estro giocoso, come dimostrano molte delle foto visibili sul blog.

E infine i visitatori, tanti, soprattutto intere famiglie con bambini curiosi, ma anche alcuni addetti al settore, venuti a salutare gli amici e a respirare un po’ di quell’atmosfera unica che si era venuta a creare.

Una nota simpatica per concludere: il nostro computer è crollato a poco meno di un’ora dalla fine delle 24 ore, quando molti autori erano ancora al lavoro, segnando un altro punto a favore della superiorità dell’uomo sulla macchina!

Andrea Antonazzo




Carlo Del Grande
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