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San Diego 2006: un bilancio

Come di consueto, anche quest’anno ad aprire la stagione delle grandi fiere americane è stata la Comicon di San Diego. Come sempre la Marvel e la DC ne hanno approfittato per annunciare le loro novità più importanti. Tra conferenze, cosplay e ospiti illustri provenienti dal mondo del cinema, la fiera ha messo in mostra ancora una volta l’accentuato divario tra le due major e il resto degli editori, nonostante l’arrembante arrivo della nuovissima Virgin Comics.

Calma apparente

Negli ultimi anni la fiera di San Diego aveva portato sempre qualche tendenza nuova all’interno del mercato statunitense. Fosse l’ingresso di una nuova casa editrice come la CrossGen o semplicemente il ritrovato gusto di annunciare mastodontici e rivoluzionari crossover come House of M o Infinite Crisis. Quest’anno invece San Diego si è rivelata più che altro una fiera di assestamento, in cui le big two dei comics si sono limitate più che altro a dare conferma a delle tendenze già ben avviate. Se questo significhi un appagamento da parte di Marvel e DC dopo anni in cui il mercato ha subito un lento ma costante incremento nelle cifre del venduto non lo sappiamo. Proviamo a ipotizzare invece che probabilmente questo è avvenuto semplicemente a causa di una stabilizzazione nel parco autori (e editor) di entrambi gli editori dopo un paio d’anni di guerra a suon di contratti d’esclusiva.

Una Marvel vendicativa

La novità più importante relativa alla Marvel proviene da uno dei più grossi successi ottenuti dalla Casa delle Idee nell’ultimo anno, ovvero da New Avengers. In seguito alle conseguenze di Civil War, verrà alla luce una seconda testata dedicata ai Vendicatori, intitolata Mighty Avengers, più classica ma sempre scritta da Brian Michael Bendis (in compagnia di Frank Cho). Per favorire l’acquisto dei diritti per le trasposizioni cinematografiche, la Marvel sta mettendo in cantiere numerose iniziative legate a personaggi minori o addirittura semi-sconosciuti della propria scuderia. Se non è saturazione del mercato questa…

Ma la riscossa verso la DC (che ultimamente sembrerebbe aver guadagnato qualche posizione in più rispetto alla Marvel stessa) riparte dalle origini, ovvero dai Fantastici Quattro di Stan Lee & Jack Kirby, protagonisti di una storia rimasta per anni inedita e che ora verrà completata dallo stesso Lee. Questa storia all’epoca venne scartata e sostituita con un’altra. Niente male davvero, poter scoprire delle tavole inedite del miglior Jack Kirby!

Altro che crisi in casa DC!

Anche dalla DC però poche novità di rilievo, più che altro sono arrivate delle conferme di quanto annunciato recentemente, con Grant Morrison a farla da padrone per i suoi lavori su All-Star Superman, Batman e ovviamente anche sui nuovi Wildcats al fianco di Jim Lee e sul progetto Seven Soldiers.

Ma del resto, la casa editrice di Superman e Batman ha da poco rilanciato il proprio universo narrativo in maniera clamorosa (per vicende e per autori coinvolti), perciò era lecito aspettarsi ben poco da questo fronte. Si continua comunque a puntare soprattutto sui personaggi principali, come mai forse era stato fatto negli ultimi decenni.

La notizia più clamorosa proveniente dalla DC è in realtà l’annuncio del nuovo scrittore di Superman, ovvero quel Richard Donner che già aveva portato l’Uomo d’Acciaio sul grande schermo con il volto del compianto Christopher Reeve. Proprio in coincidenza con l’uscita del nuovo film dedicato a Superman! Una tendenza già assimilata dalla Marvel, quella di mettere al lavoro autori del grande e piccolo schermo, ora adottata anche dalla DC.

Con quest’ultima notizia viene facile riallacciarsi al prossimo paragrafo, in cui…

…Il fumetto incontra il cinema!

Una nuova (?) moda che sembra affacciarsi all’orizzonte è quella dei fumetti tratti dai film. Non parliamo di semplici adattamenti a fumetti, ma di vere e proprie nuove storie ambientate in universi cinematografici, come già accaduto in passato per esempio con Star Trek e Star Wars. Accanto a serie horror magari più “scontate” come Nightmare, Friday the 13th (Venerdì 13) e Texas Chainsaw Massacre (Non aprite quella porta), tutte proposte dalla Wildstorm, la curiosità maggiore viene dalla IDW Publishing, che annuncia una serie di fumetti su Scarface, il popolare film con protagonista Al Pacino. Dopo le trasposizioni filmiche di fumetti, dunque le case editrici trovano nuovi modi di allargare un mercato ancora troppo ristretto.

A queste novità si aggiunga il fatto che ormai San Diego è diventato il luogo preferito per la presentazione dei film tratti dai fumetti e non solo. In questi giorni a tenere conferenze e a passeggiare per le sale c’erano tra gli altri: Sam Raimi, Tobey Maguire, Kristen Dunst (Spider-Man 3), Jon Favreau (Iron Man), Mark Steven Johnson, Nicholas Cage (Ghost Rider), nonché gran parte del cast di 300, il film tratto dall’omonimo libro di Frank Miller. Ma anche Quentin Tarantino si è affacciato in fiera per parlare di Grindhouse, il nuovo film che sta preparando in compagnia di Robert Rodriguez.

E gli italiani?

Gli autori italiani si sono un po’ nascosti in questa occasione. Se possiamo ritenere già ben consolidate le posizioni di alcuni di essi come Giuseppe Camuncoli, Matteo Casali, Carmine di Giandomenico e Claudio Castellini, fa piacere notare gli annunci in casa Marvel riguardanti Simone Bianchi e Stefano Caselli. Dopo alcune cover, il primo infatti coronerà un sogno disegnando un ciclo di storie di Wolverine scritto da Jeph Loeb. Il secondo invece si occuperà delle matite di una miniserie dedicata all’incontro tra Young Avengers e Runaways. Ovviamente a entrambi va un grosso in bocca al lupo da parte di tutti noi.


Gli Eisner premiano (ancora) la DC

Altra consuetudine rispettata anche quest’anno a San Diego è stata la consegna degli Eisner Awards. Come spesso negli ultimi anni a farla da padrona è stata la DC Comics, che porta via numerosi premi soprattutto con la testata Solo, interessante proposta antologica che presentava in ogni numero un disegnatore diverso (Darwyn Cooke, Paul Pope…). La serie in questione si è accaparrata i premi come Miglior Storia Breve (Teenage Sidekick, di Paul Pope), Miglior Numero Singolo (Solo n. 3, di Darwyn Cooke) e Miglior Antologia. Per il resto tante conferme (Alan Moore, Grant Morrison, John Cassaday…) e poche novità (Geoff Darrow premiato come Miglior Autore Completo per la serie Shaolin Cowboy della piccola etichetta Burlyman).

Con un occhio all’Italia, segnaliamo che sono state premiate ben due pubblicazioni proposte da noi dalla Kappa Edizioni, ovvero la serie Il Gatto del Rabbino (Miglior Edizione USA di materiale estero) e il saggio Eisner/Miller: Conversazioni sul fumetto a cura di Charles Brownstein (Miglior Libro legato ai fumetti). “Premi” anche per la Coconino con Black Hole di Charles Burns (Miglior Ristampa).

In conclusione…

…Ci piace dare risalto a un’interessante iniziativa della IDW Publishing, che ristamperà il Dick Tracy di Chester Gould, in versione integrale, cronologica e in formato orizzontale. I libri cartonati saranno simili a quelli della ristampa dei Peanuts proposta anche in Italia da Panini Comics. Un plauso dunque a un’iniziativa senza dubbio interessante che speriamo venga replicata al più presto anche nel nostro paese!


Andrea Antonazzo

Marco Rizzo
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