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Diritti DC/Vertigo: parla Pasquale Ruggiero

ATTENZIONE: le note integrative del testo sono contrassegnate da numeri fra parentesi tonde.

“Tu hai solo un piccolissimo problema…
…è che non capisci un cazzo!” I.Z. (1)

50 Vertigo presenta! Che con i 50 de Il Corvo presenta fanno 100!! E la facciamo finita qui!!!

Alla fine, dopo anni e anni di scadenze saltate, note sacrificate ed editoriali con il cuore in mano, il sottoscritto si ritira forzatamente dalla luce dei riflettori e torna in trincea, luogo a me molto più congeniale. Il tono ottimista dello scorso editoriale aveva fatto sospettare chissà quale rivelazioni, ma la verità è semplicissima: Vertigo presenta chiude i battenti perché alla Magic non c’è più la necessità di presentare la VERTIGO ai lettori italiani, ci penserà qualcun altro. (2)

Ora asciugatevi le lacrime, fate un bel respiro profondo e continuate a leggere, perché qualche spiegazione ve la meritate.

Un paio di anni fa, la dirigenza della DC Comics decise che era da sciocchi non approfittare degli eventi cinematografici che la Warner sforna con regolarità. Per ricavare il massimo dall’hype dell’ultimo blockbuster di Batman, però, non bastava essere la casa editrice di fumetti n.1 negli USA, serviva che anche che i propri licenziatari fossero all’altezza, pronti a investire nei personaggi e a raggiungere il grande pubblico. Stop a case editrici piccole e/o amatoriali, e ricerca spasmodica di grandi realtà con ramificazioni distributive su tutto il territorio nazionale. In un paio d’anni, sono stati recisi a livello mondiale i contratti meno vantaggiosi e ridiscussi tutti gli altri, alla luce di un’espansione che privilegiasse i personaggi principali della casa madre. Se Batman, Superman & Co. raggiungono le vette delle classifiche di vendita USA, si pretende che lo facciano anche in Europa, Sud America, ecc… In pochissimo tempo in Europa sono cambiati tutti i licenziatari di riferimento, e poco male se alcune divisioni editoriali come la VERTIGO ne hanno sofferto: i veri soldi delle licenze sono altrove. (3), (4)

E la Magic Press? Beh, le “nuove” regole non prevedevano certo che una realtà editoriale come la nostra potesse essere coinvolta nel “progetto DC”, ma la qualità dei prodotti e i soldi generati presentavano un “piccolo” problema al non rinnovo delle licenze. Tra cambi di responsabili dell’ufficio diritti, a infruttuosi tentativi di coinvolgere grossi editori generalisti italiani, siamo arrivati alla scorsa estate quando sembrava che Magic Press potesse farla franca anche per il 2006. Piano editoriale accettato, record storico di royalties certificato e nessun grande editore interessato alla VERTIGO ci lasciavano tranquilli. Ad ottobre, invece, la spiacevole sorpresa: l’asta per i diritti italiani del DC Universe aveva attirato anche editori comunitari che pubblicavano VERTIGO nel proprio paese. (5) Essendo la Magic Press tagliata fuori dalla trattativa sui diritti di Batman e similia, il nostro destino era segnato. Rimaneva solo da capire quando e come sarebbe avvenuto il passaggio di consegne.

La data più logica per tutti sarebbe stata gennaio 2006, ma per una serie di ritardi e indecisioni della proprietà la data di lancio del nuovo licenziatario rimaneva in sospeso. Fossimo stati meno coinvolti emotivamente o economicamente, avremmo approfittato per chiudere immediatamente tutte le pubblicazioni VERTIGO, ma non ce la siamo sentita e abbiamo approfittato di ulteriori “finestre” distributive per dare un senso compiuto al nostro catalogo. L’affetto che ho verso questi titoli e il rispetto che mi sono sempre imposto nei confronti dei nostri lettori hanno fatto sì che i due insperati rinnovi provvisori della licenza mi permettessero di rimaneggiare le uscite originariamente previste nel 2006. Se Vertigo presenta #50 avrebbe dovuto rappresentare il rilancio della testata con la serializzazione delle recenti miniserie di Grant Morrison, è stato invece utilizzato per portare a compimento i cicli narrativi dei vari serial (eccezion fatta per Fables, giunta a metà di un lunghissimo arco).

Analogo discorso per i volumi da fumetteria, dove abbiamo cercato di razionalizzare quanto più possibile. Ad un previsto Human Target, che poco avrebbe aggiunto, è stato preferito il terzo volume di The Losers che non chiude certo la serie, ma soddisferà pienamente quei (pochi) lettori che avevano cominciato a seguire la creatura di Diggle & Jock. Insomma, anche a scapito di un più corposo rientro economico, ho cercato di soddisfare chi ci segue e lasciare la casa ordinata! Il nuovo licenziatario italiano potrà continuare tranquillamente da dove abbiamo interrotto noi o cambiare radicalmente programmazione, senza essere costretto a tappare grossi buchi narrativi o inseguire le richieste dei lettori (l’impubblicato e conclusivo Crusades Vol.3 è un peccato che mi perdonerete, vero?).

Altre situazioni sono ancora in sospeso, come la collana di ristampe di Sandman o il Grandi storie special: Preacher, ma ve ne daremo annuncio sul nostro sito appena avremo risposte definitive. (6)

E’ da settembre ’95 che pubblico storie VERTIGO (ho esordito con Grant Morrison), mentre con la Magic Press “penso” dal ’96 a volumi per le fumetterie (Preacher: Texas o morte). Editorialmente è stato il mio unico grande amore, il solo marchio le cui scelte non sono state dettate da breakeven o facili guadagni. Dopo innumerevoli anni, potrò leggere gli albi originali senza che la mente corra a memorizzare di quante parti è composta la storia o quale traduttore andrebbe meglio. Non sono mica sicuro che mi piacerà.

Certamente è stato bellissimo avere a che fare con voi, incassare i complimenti quando siete rimasti piacevolmente sorpresi delle scelte e del lavoro, o subire le bastonate quando me lo sono meritato. E’ stato bello che una piccola casa editrice come la Magic Press si ritagliasse un suo spazio nell’editoria nostrana, senza avere a disposizione grossi capitali, amici interessati e numi tutelari. E’ stato bello lavorare con VERTIGO, finché è durato. Ma la vita editoriale continua…

Hasta la victoria.

Pasquale Ruggiero (7)


Note:

1. Il noto giornalista sportivo I.Z., dopo 30 minuti di litigio radiofonico con un collega dalle opinioni nettamente contrarie se n’è uscì con tale commento, che trovo geniale. Come si possono discutere le opinioni? Si accetta il dialogo, si cerca di capire? Beh, nel nostro caso siamo all’opposto: esiste una verità che conoscono solo le parti coinvolte (DC Comics, Magic Press, Panini, ecc…) e gli altri alla finestra a ipotizzare. Con qualche trovata un po’ troppo cervellotica dei lettori…

Per la statistica, il gap temporale tra le decisioni della DC Comics e i rumours fatti trapelare dagli addetti ai livori nel forum al solo scopo di vanto era mediamente di tre mesi. Dalla decisione finale di DC Comics sul nuovo partner italiano alle prime concrete “ipotesi”, invece, sono passati 10 giorni.

2. Il tono dello scorso editoriale era semplicemente “sollevato”. Sapendo da diversi mesi quello che sarebbe successo, vivevo nell’imbarazzo di dover sorridere e spingere comunque i nostri volumi VERTIGO. “Quand’esce questo, quand’esce quello?”. Ora andrà chiesto ad altri (purtroppo).

3. Molti hanno protestato per la “nostra” decisione di pubblicare la ristampa di V for Vendetta, a colori e in formato pocket, mentre contemporaneamente “vendevamo” lo stesso titolo a RCS (per le librerie) e al magazine XL (per le edicole). Dimenticando che non siamo noi i proprietari di V! Chiunque si presentava con i soldi in bocca in quel di New York riceveva calorosa accoglienza e un contratto caldo caldo. Vista la situazione, abbiamo semplicemente cavalcato l’onda e piazzato a destra e manca il nostro lavoro.

4. Non tutte le divisioni editoriali della DC Comics hanno lo stesso appeal commerciale. E’ chiaro che la proprietà cerca di vendere i titoli migliori a chi offre più soldi e mostra di crederci. Da qualche anno esiste, però, una soglia al di sotto della quale non possono andare perché generare il contratto costerebbe più dei soldi incassati. Ad esempio, un allegato a Repubblica come V o Watchmen viene discusso e accettato in poco tempo (viste le tirature e i presunti venduti in gioco), mentre un’edizione pocket da allegare all’edizione deluxe di un DVD italiano viene scartata perché frutterebbe solo qualche migliaio di euro.

5. La Panini si è contraddistinta in questi anni per l’incessante espansione in mercati esteri, ma il suo atteggiamento ha urtato la sensibilità di qualche grosso editore. Che ha pensato bene di renderle la pariglia.

6. La situazione è chiaramente più complicata di come l’ho qui descritta, perché diversi materiali erano stati ordinati (e quindi andavano sfruttati), altri volumi avrebbero richiesto troppo tempo per la lavorazione.

7. Ultima nota: i diritti per il DC Universe e la VERTIGO li ha l’editore spagnolo ipotizzato da Marco Rizzo. E’ giusto che la Panini abbia annunciato di non avere questi diritti, e che Play Press e Magic Press annuncino di non averli più. Non è giusto parlare delle cose altrui, quindi sarà il nuovo editore, come e quando vorrà, a far capire a tutti i propri piani editoriali.

Ciò detto, noi confidiamo di continuare a lavorare con DC Comics attraverso i prodotti WildStorm (e ABC). Dopo anni che ne deteniamo la licenza, non credo che ci saranno problemi nel rinnovo, o che qualche cattivone si impegni allo stremo per toglierceli. Ovviamente, l’universo di Jim Lee diverrà la nostra priorità e cercheremo di dargli quel catalogo e quella vetrina che merita.


Si ringrazia Pasquale Ruggiero per la consueta disponibilità e un in bocca al lupo da parte di tutta la redazione.



Carlo Del Grande
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