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Riciclare denaro sporco nel fumetto

Il 24 Agosto la polizia di Denver, Colorado, ha posto fine all’attività di un cartello di droga gestito dai fratelli Aaron e Alfonzo Castro, rispettivamente 29 e 30 anni.

La particolarità della vicenda è che i fratelli Castro sono stati trovati in possesso di centinaia di comic books da collezione, tra cui spiccano i numeri uno di Superman e Batman, acquistati per riciclare (il termine inglese è “launder”, che in origine significa lavare, fare il bucato) i circa 500.000 $ fatturati in un mese dalla vendita di metamfetamine. Nell’appartamento dei due fratelli sono stati rinvenuti anche oggetti da collezione, come statue commemorative di supereroi.

La stima è stata effettuata dal Procuratore Distrettuale del Colorado, John Suthers, che ha stabilito la presenza di molti albi di qualità, il cui acquisto, dice, è vincolato al loro essere oggetti di grande valore commerciale facilmente convertibili in danaro liquido.
Tuttavia pare che Aaron fosse realmente un lettore appassionato di fumetti, come ha affermato Wayne Winsett del negozio Time Warp Comics a Boulder, Colorado, che dice di ricordarlo tra i clienti del proprio negozio.

Una semplice operazione riciclaggio o una passione alimentata dal potere economico del denaro sporco?


Alfredo Goffredi
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