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Marvelman: Larsen contro Gaiman

Alla recente Comic-Con di San Diego gli annunci bomba non si sono certo sprecati, almeno da parte dei maggiori editori. In ogni caso, la vera notizia inaspettata, ovvero l'acquisizione da parte della Marvel Comics dei diritti di Marvelman, non ha mancato di suscitare reazioni, alcune delle quali anche piuttosto polemiche. A riaccendere la scintilla di una delle questioni più calde del settore è stato nei giorni scorsi il disegnatore Erik Larsen, attualmente editore della Image Comics, che ha criticato con toni piuttosto accesi il comportamento di Neil Gaiman nei confronti della sua compagnia e in particolare di Todd McFarlane.

Questa tensione nei rapporti ha una storia ormai più che decennale, e riguarda in particolare i diritti di ristampa delle storie scritte da Alan Moore e Neil Gaiman tra gli anni '80 e '90: se infatti nel 1996 fu proprio Todd McFarlane ad acquisire i diritti dei personaggi della Eclipse (ultimo editore di Marvelman, allora chiamato Miracleman per ragioni di copyright), Gaiman continuava a detenere parte dei diritti sul personaggio, avendo contestualmente capacità di veto per quanto riguarda la relativa pubblicazione. La situazione, poi, precipitò quando McFarlane provò ad utilizzare nella sua serie Spawn il personaggio di Angela e la versione medievale del protagonista, creati a suo tempo proprio da Gaiman, il quale riteneva di averne implicitamente assunto i diritti: il fatto che i personaggi fossero stati reintrodotti senza che lo scrittore fosse stato consultato, deteriorò i rapporti tra i due, e spinse Gaiman a negare il proprio assenso all'uso di Marvelman. Alla lunga, inoltre, le parti in causa ricorsero alle vie legali, e infine una sentenza stabilì che la Image Comics dovesse risarcire Gaiman per il danno subito dall'utilizzo delle sue creazioni, e che l'editore non potesse utilizzare autonomamente il personaggio di Marvelman.

Alla luce di tutto ciò, l'acquisizione dei diritti da parte della Marvel è una vera e propria svolta nella vicenda, e non a caso nei giorni scorsi Gaiman aveva commentato positivamente la novità, auspicando una ristampa di tutto il materiale disponibile e augurandosi che la Casa delle Idee gli desse l'opportunità di pubblicare il numero 25 della serie da lui scritta a suo tempo (si trattava dell'episodio conclusivo rimasto inedito a causa del fallimento dell'Eclipse). E proprio su questo punto si è innestata la polemica di Larsen, che senza andare troppo per il sottile ha attaccato Gaiman definendolo "un ca**one", e sostenendo che in tutta la faccenda con McFarlane ad essersi comportato in maniera scorretta sarebbe stato lo stesso Gaiman. Secondo Larsen, infatti, le pretese dello scrittore inglese su Angela e Medieval Spawn sarebbero esagerate, e la sua decisione di impedire alla Image la reintoroduzione di Marvelman sarebbe da leggere come una pretestuosa ripicca.
Per di più, Larsen si dice convinto che anche la Marvel incontrerà difficoltà nel ristampare le storie di Moore e Gaiman, ipotizzando che l'unico materiale che riuscirà ad essere stampato sarà quello di minor interesse per i fan, ovvero le storie del creatore di Marvelman, Mick Anglo.

Da parte sua, Neil Gaiman non ha fatto attendere la propria risposta, rilanciata dalla sua pagina Twitter, dicendosi divertito dal fatto che Larsen abbia portato all'attenzione pubblica delle argomentazioni già rigettate da una corte giudiziaria, senza dunque considerare "i fatti". Peraltro, in un primo messaggio postato subito dopo l'annuncio della Marvel, Gaiman raccontava che la Casa delle Idee aveva acquisito i diritti direttamente dai rappresentanti di Mick Anglo, e che dunque McFarlane avrebbe in teoria avuto spazio per un'ulteriore, eventuale azione legale. Gaiman si augurava comunque che il creatore di Spawn non si spingesse a tanto. Ma intanto, il commento a freddo di McFarlane alla notizia dell'acquisizione dei diritti da parte della Marvel era stato un laconico "Avrò una significativa conversazione con i miei avvocati, quando arriverò a casa".


Valerio Coppola
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