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Sospesa la pubblicazione delle Cronache del mondo emerso

Il fumetto ispirato ai romanzi di Licia Troisi, scritto da Roberto Recchioni, disegnato da Giuseppe Ferrario e Gianluca Gugliotta e pubblicato da Panini Comics, subisce un duro colpo. Ferrario, infatti, è stato accusato di plagio nei confronti di alcuni mangaka, tra i quali Miyazaki.

Questa accusa non è stata fatta con leggerezza, ma portando alcune vignette a prova del fatto che non si sarebbe trattato di semplice omaggio, ma di vero e prorpio ricalco dei disegni originali.

A seguito di queste pesanti accuse, tutti i principali protagonisti della faccenda, da Ferrario stesso, a Recchioni, Troisi fino alla Panini hanno risposto alle accuse sia su siti specialistici che sui propri blog, assumendosi le responsabilità necessarie e scusandosi con i lettori. Nel web la discussione si è fatta molto accesa e molti professionisti del fumetto si sono mossi per dire la loro sulla scottante questione, chi prendendo le difese dell'interessato, chi prendendone le distanze.

A chiusura della faccenda ieri, sul sito della Panini, è apparso il seguente comunicato:

"A seguito di  segnalazioni riguardanti il contenuto di alcune vignette disegnate da Giuseppe Ferrario ed apparse nella propria pubblicazione LE CRONACHE DEL MONDO EMERSO, Panini Comics comunica la sua decisione di sospendere temporaneamente l’uscita della pubblicazione stessa per una  verifica dell’opera nella sua interezza. Scusandosi con i lettori per l'accaduto e a riprova della serietà con cui è solita operare Panini Comics valuterà attentamente nei prossimi giorni gli interventi più opportuni a propria salvaguardia, in tutte le sedi."

Pubblichiamo di seguito due risposte al comunicato, la prima del disegnatore Giuseppe Ferrario direttamente dal suo blog:

"23 Luglio 2009

Sono molto deluso perchè avevo riposto un sacco di speranze e di sogni in questo lavoro e lo avevo vissuto come una grande opportunità. Ho sempre dichiarato apertamente il mio desiderio di produrre un fumetto in stile giapponese rifacendomi ai grandi Maestri orientali. Sapevo di muovermi in uno stile nuovo per me, ma il mio sogno era quello di consegnare alle stampe un risultato fantastico, che avrebbe reso felice ogni lettore, dagli innumerevoli fans di Licia Troisi, ai lettori di manga, fino a chi prendeva in mano per la prima volta un fumetto. Mi sono molto documentato, ho comprato libri, ho studiato la tecnica pittorica giapponese degli scenari e ho pesato il colore per cercare l'atmosfera giusta in tutte le inquadrature. Con entusiasmo ho lavorato il doppio che se avessi impostato il tutto con il mio stile, proprio perchè dovevo guardare ad altri. Rimango molto felice del risultato, per me questo è un bellissimo fumetto."

La seconda dello sceneggiatore Roberto Recchioni, presa dal sito Disegnomanga.it dove tutta la faccenda è nata:

"Ho parlato con Ferrario: ha sbagliato ma adesso sono convinto della sua buona fede. Credeva davvero che sarebbero stati presi come omaggi e rimandi. Sia chiaro, per me sono qualcosa di più e di peggio."

Ora bisognerà attendere per capire quali conseguenze avrà l’accaduto, e come la casa editrice modenese deciderà di porre rimedio.


Cris Tridello
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