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Comic-Conomics – Capitolo 1 – Preview night

Anni fa, dalle pagine del Comic Buyer's Guide, nella sua rubrica "But I digress", Peter David misurava i film con il Cocacolametro, ovvero indicando quanti minuti passavano dall'inizio della pellicola a quando un attore si mostrava in scena con un lattina di Coca-Cola in mano, o davanti a un distributore automatico della famosa bevanda di Atlanta.

Io misuro le convention in base a quanto tempo passa prima di incontrare Marco Lupoi, e questa Comic-Con è appena balzata in testa alla classifica. Avevo appena fatto in tempo a varcare i cancelli all'apertura, le diciotto ora locale, e a farmi firmare una copia di Parker dal sempre simpaticissimo Darwyn Cooke allo stand IDW, quando Marco mi si è materializzato alle spalle, sulla folta moquette dello stand Dark Horse.

D'altra parte stasera c'era il mondo. Un po' perché è il quarantennale della più importante fiera di fumetti del mondo occidentale, un po' perché la sera della preview ci sono in vendita tutte le edizioni limitate e gli articoli in esclusiva (e sì, la farò una fila per l'action figure di Lanterna Blu, che credete!). Insomma, l'inizio è stato con il botto. E con il bottino, personale, di un dipinto commissionato a Scott Morse, uno sketch prenotato a Cliff Chiang e uno a Terry Dodson, che ricordava benissimo di dovermelo da quando non gli era stato possibile farmelo a Barcellona, due mesi fa.

Da domani cominciano i panel, le proiezioni in anteprima e gli incontri più importanti. Stasera abbiamo avuto la sensazione che, se la crisi ha veramente colpito il settore del fumetto e dell'entertainment di massa americano, per qualche giorno tutti i convenuti faranno finta che non sia così.

Stay tuned!

Michele Foschini.

PS: Domani qualche racconto più personale anche su http://menoseghepiusaghe.splinder.com


Redazione Comicus
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