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Brevoort su Captain America: Reborn

Attenzione: la seguente news potrebbe contenere spoiler!

Nel numero #600 di Captain America si è venuto a conoscenza che Steve Rogers è ancora vivo e in Captain America: Reborn #1 che è iniziata la sua ricerca da parte dei  compagni più fedeli.
Su Comic Book Resources un’intervista all’editor della Marvel Tom Brevoort ha chiarito alcuni punti salienti del nuovo ciclo di Ed Brubaker e Bryan Hitch da poco uscito negli States.

Come rivelato in Reborn #1, il Teschio Rosso ed i suoi agenti dopo aver progettato l’assassinio di Steve Rogers, avevano anche programmato di riportarlo in vita tramite la macchina del tempo del Dottor Destino. Solo grazie all’intervento di Sharon Carter, ex-fidanzata dell’eroe a stelle e strisce e complice involontaria del suo omicidio, il piano viene sventato ma Cap subisce un’anomalia spazio-temporale che lo costringe a rivivere eventi del suo passato, dalla perdita della madre ancora bambino agli eventi chiave della Seconda Guerra Mondiale.
Brevoort assicura che queste esperienze “speciali” di Capitan America sono parte delle trame basilari della serie e proprio per questo purtroppo, non si è lasciato andare ad anticipazioni. Ha aggiunto però che pur non essendo un estimatore dei viaggi temporali, ha apprezzato quello utilizzato da Brubaker, in quanto è stato soprattutto sottolineato l’aspetto emozionale e affettivo rispetto alla rigorosità fantascientifica.
 
La rinascita di Capitan America non sarà naturalmente animata solo dagli amici ma anche e principalmente dai nemici. Innanzitutto Norman Osborn, l’attuale uomo più potente del mondo non poteva mancare all’appello. L’alleanza stretta con uno degli scienziati più vicini al Teschio Rosso, Arnim Zola, è rivolta proprio a far fronte al ritorno di Steve Rogers, una minaccia di massimo grado alle sue ambizioni di potere assoluto. E naturalmente si vedrà all’opera il più grande nemico di Cap, l’artefice del suo assassinio, il Teschio Rosso stesso.
Sarà un ritorno in grande stile ha ribadito Brevoort, la rinascita di una delle figure più straordinarie dell’Universo Marvel, in uno dei suoi periodi più difficili e bui.

Anche Brubaker ha parlato della miniserie, rivelando il suo debito a "Mattatoio n. 5", di Kurt Vonnegut, cui anche serie televisive come "Lost" hanno spesso fatto riferimento. Il concetto della deriva nel tempo ha sempre affascinato lo scrittore, che ha pensato bene di applicarlo a Steve Rogers, personaggio da sempre fuori dal tempo. Brubaker ha poi raccontato che il contenuto di Reborn era stato pianificato ben tre anni fa e che, in origine, doveva avvenire solo sei mesi dopo la morte di Capitan America. Ma mentre scriveva i numeri successivi al 25 si accorse che aveva ancora storie da scrivere prima di far tornare Steve Rogers e decise di posticipare la conclusione della trama del Teschio Rosso.


Francesco Borgoglio
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