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Star Comics: conferenza Cornelio

Si è svolto oggi l'incontro con la Star Comics e gli autori di Cornelio Delitti d'Autore, in assenza però di Carlo Lucarelli, trattenuto da motivi personali.

Giuseppe Di Bernardo e Mauro Smocovich hanno riepilogato quello che è successo fino ad ora nella serie ed hanno sottolineato che l'intento del prodotto è quello di avvicinare pubblico esterno al fumetto utilizzando l'immagine di Carlo Lucarelli. Obiettivo che, secondo il riscontro ottenuto dalla rete, dai blog e dai forum, è stato raggiunto.

La serie ha come tema il "rivedere" i classici dell'horror (il mostro di Frankestein, i Vampiri o i fantasmi nel quinto numero) in una chiave noir, condito da molto umorismo, per non risultare troppo celebrativi dell'immagine di Lucarelli. I personaggi dei tre spettri della Lettarautre (Sherlock Holmes, Marlow e Sandokan) con cui il protagonista parla, rappresentano le tre fasi dell'avvicinamento alla letteratura da parte del lettore. Il personaggio di Vanessa, nato per creare una rottura nella vita di un uomo maturo come Cornelio, con il quale sviluppa infatti un rapporto ambiguo, cela in realtà un segreto che deve ancora essere raccontato.

Il riscontro in edicola è stato ottimo, tanto che alla prima miniserie di sei numeri ne seguirà un'altra di altrettante uscite. Gli autori non posso parlare molto delle tematiche di questa nuova serie in quanto la conclusione della prima, che tirerà le fila dei subplot visti nei primi quattro numeri come la perdita dell'ispirazione di Cornelio o la scomparsa di Carmilla, porterà dei cambiamenti. L'unica cosa che anticipano è che la seconda stagione rivedrà i classici per bambini come Biancaneve e Peter Pan.

I disegnatori Francesco Bonanno e Daniele Statello hanno espresso il loro iniziale timore reverenziale nel ritrarre un personaggio famoso come Lucarelli, ma hanno spiegato come presto Cornelio è diventato un personaggi a se stante, con i propri modi di fare. Hanno anche raccontato come sia difficile portare Bologna sulla carta (e sul prossimo numero vedremo anche i sotterranei della città).

Infine è stato spiegato che la serie non affronta crimini reali (cosa che sarebbe affine al lavoro di Lucarelli) perché non si vuole offendere la dignità e il "sentimento" delle persone vere coinvolte in quelle storie.



Gianluca Reina
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