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Black Velvet: Caro Babbo Natale a Lucca

Comunicato stampa:

Black Velvet: Caro Babbo Natale a Lucca

North Pole è una cittadina di 1600 abitanti sorta dal nulla una cinquantina di anni fa, nel cuore dell’Alaska, dove è Natale 365 giorni all’anno. Le vie del centro hanno nomi rigorosamente Natalizi e gli addobbi non sono mai riposti. Qui arrivano le letterine che tutti i bambini del mondo scrivono a Babbo Natale, e gli alunni della Middle School, dopo essersi scelti un nome da Elfo, durante l’orario scolastico sono obbligati a fingersi piccoli aiutanti di Santa Claus e a rispondere a quelle letterine.
Il 20 aprile del 2006 alcuni ragazzini di età compresa fra gli undici e i tredici anni avevano organizzato una strage a scuola. Il loro piano era quasi perfetto, si erano procurati delle pistole e dei coltelli, avevano redatto una lista con i nomi delle persone da uccidere.
Questo è il tema di Caro Babbo Natale..., il nuovo libro di Luana Vergari e Claudio Calia, che non scaturisce da un folle delirio che mescola i film “Elephant” e “Nightmare before Christmas”... ma è tragicamente vero.


La prima versione della copertina del libro

I due autori, però, hanno volutamente scelto di non avere un approccio cronachistico, ma hanno preferito partire da quei fatti, letti in un articolo pubblicato sul settimanale “Internazionale”, per elaborare una propria versione, frutto delle impressioni contrastanti scaturite da quelle notizie.

In attesa di leggere il libro, in uscita in occasione dell’imminente fiera di Lucca Comics & games, potete leggere qui l’articolo di Jon Ronson che ha cercato di investigare per primo su che cosa significasse vivere a North Pole.
Qui invece potete avere un primo assaggio dell’aspetto di questa cittadina teatro degli eventi narrati nel libro. Se poi volete avere un’impressione ancora più coinvolgente, andate su Google Maps ed esplorate il paese e i suoi dintorni, ricoperti di boschi... vi sembrerà di essere arrivati a "Twin Peaks"!

Infine, qui, la possibilità di preordinarlo autografato dagli autori.



Gennaro Costanzo
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