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Romics 2008: i vincitori

Vi segnaliamo i vincitori dei premi consegnati al Romics. La giuria era composta da Orio Caldiron, professore di Storia del Cinema all’Università La Sapienza di Roma, Carlo D’Amicis, scrittore, e Antonio Gnoli, giornalista e curatore dell'Almanacco dei libri di Repubblica. I premiati sono stati scelti da una rosa di 16 libri finalisti (selezionati tra 50 da Sergio Brancato, Enrico Fornaroli e Gino Frezza).

Gran Premio Romics 2008: Un Cielo Radioso, di Jiro Taniguchi, Coconino Press
Il maestro più europeo del fumetto giapponese riesce in questo romanzo a sorprendere e commuovere raccontando con il suo segno sobrio e lineare un melodramma moderno in cui riaffiorano i grandi miti della sua cultura.

Premio Speciale della Giuria: Siberia, di Nikolai Maslov, Alet Edizioni
Lo sguardo attento e naif di un autore nuovo per un grande affresco storico costruito solidamente sul proprio dramma personale.

Premio per la Migliore Ristampa: BLACK KISS, di Howard Chaykin, Purple Press
Un classico che ha fatto scuola, la provocazione di un autore che spinge il noir dentro la trasgressione.

Miglior libro europeo: No Pasaran vol. 3, di Vittorio Giardino, Lizard Edizioni
Giardino rievoca le contraddizioni della guerra civile spagnola raccontando il conflitto anche ideologico attraverso l’avventura umana di un outsider.

Miglior libro italiano: Sonno Elefante – I Muri Hanno Orecchie, di Giorgio Fratini, Becco Giallo
Un nuovo talento dal tratto nitido e deformato racconta con tragica leggerezza e capacità visionaria un paese sotto la dittatura.

Miglior libro angloamericano: Lost Girls vol. 1, di Alan Moore e Melinda Gebbie, Magic Press
La sensualità femminile raccontata da una straordinaria coppia di autori che punta sul colore e sull’intimità per descrivere la profondità e la leggerezza della vita.

Miglior libro giapponese: Tezuka Secondo Me, di Takao Yaguchi, Kappa Edizioni
La felicità e la potenza della passione (non solo per Tezuka) descritta da chi non si è limitato ad amare il fumetto ma ha imparato a viverlo.



Marco Rizzo
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