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La Virgin Comics chiude?

In queste ultime ore è stata diffusa una notizia shock riguardante il mercato americano dei comics: Virgin Comics, compagnia nata nel 2006 per mano di Sir Richard Branson, Deepak Chopra, Shekhar Kapur e Gotham Entertainment Group, avrebbe chiuso gli uffici di New York.

Sharad Devarajan, CEO della compagnia, ha confermato la notizia e l'ha ricondotta alla congiuntura economica negativa che sta dilaniando gli Stati Uniti d'America.
In particolare, la compagnia starebbe riorganizzando la sua struttura operativa per poi consolidarsi in quel di Los Angeles, attraverso un ricollocamento da costa a costa.

Nonostante avesse all'attivo solo due anni di pubblicazioni, Virgin Comics si è distinta per il suo approccio aggressivo al mercato dei comics, che ha fruttato in un breve lasso di tempo più di quindici diverse serializzazioni (di cui solo una minima parte ha visto la luce in Italia per i tipi di Panini Comics).
Nulla si sa, per ora, sul destino dei progetti che la compagnia aveva già in cantiere, come la serie animata per il web "MBX" prodotta in tandem da Grant Morrison e Shekhar Kapur, o il progetto ambizioso di dare vita a una nuova linea superomistica supervisionata da Stan Lee in persona.

Virgin Comics era nata per unire la sensibilità di grandi registi con quella dei più importanti autori di fumetti; le ultime notizie davano per certa una futura collaborazione della compagnia con Terry Gilliam, attore, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico.

La vicenda confermerebbe, ancora una volta, come il mercato americano dei comics sia impermeabile a ogni nuovo e massiccio tentativo di intrusione: un eventuale destino sfortunato per la Virgin Comics sembrerebbe simile a quello della CrossGen, casa editrice fondata nel 1998 da Mark Alessi e definitivamente collassata nel 2004.

Attendiamo ulteriori sviluppi della vicenda.


Luca Baboni
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