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WW Philadelphia: Garth Ennis a tutto campo

In occasione della Wizard World di Philadelphia, lo scrittore Garth Ennis, insieme a Joe Rybrandt della Dynamite, ha partecipato a un incontro con i fan, avendo modo di affrontare varie questioni.

Innanzitutto è stato annunciato l’ultimo progetto che Ennis scriverà proprio per la Dynamite: Battlefields. Come è facile intuire dal titolo, tratterà storie di guerra, e si svilupperà in tre miniserie a sé stanti realizzate con tre diversi artisti. La prima di queste, intitolata “The Night Witches”, si baserà su una storia vera e racconterà dell’eroismo di una squadra di donne sovietiche in servizio come bombardieri durante la Seconda Guerra Mondiale. La seconda miniserie si intitolerà invece “Dear Billy”, e seguirà le peripezie di un’infermiera britannica in cerca di vendetta dopo l’invasione di Singapore. La terza miniserie, "The Tankies", si svolgerà nel dopo D-Day, e di sicuro sarà la più terribile in termini bellici.

Proseguendo sempre in casa Dynamite, si è parlato di The Boys, la serie originariamente pubblicata dalla DC e poi passata all’attuale editore. A proposito di tale passaggio, Ennis precisa che, a parer suo, la cosa è da ricondurre a un disagio per la DC non tanto per un fumetto pieno di nefandezze, quanto per un fumetto di supereroi pieno di nefandezze. Guardando al futuro, comunque, lo scrittore irlandese afferma di non aver già architettato la serie fino alla sua conclusione, ma di muoversi piuttosto per archi narrativi, un po’ come aveva fatto per Preacher. In ogni caso, degli elementi che sicuramente si vedranno saranno le origini dei vari personaggi, alcuni dei quali godranno anche di proprie miniserie.

Passando poi per un veloce botta e risposta sull’interesse di Ennis per la guerra e sul suo modo di documentarsi, si è arrivati all’argomento che con ogni evidenza più interessa il pubblico: il Punitore. Dopo aver rassicurato i fan sul fatto che la sua separazione da Frank Castle è del tutto transitoria (tanto che sta realizzando uno speciale natalizio con Steve Dillon sulla traccia del lavoro fatto nella vecchia serie Marvel Knights), lo scrittore approfondisce il suo rapporto con il personaggio: un rapporto di amore/odio, nel senso che i metodi e il modo di pensare del Punitore sono quanto di più lontani dai suoi, anche se in alcuni casi, come la tratta degli schiavi, la distanza non è più così sensibile. Un capitolo a parte hanno avuto le innumerevoli morti, da quella di Micro a quella di Barracuda, personaggi che, pur avendo un potenziale, lo scrittore ha deciso di far fuori velocemente: da questo punto di vista, Ennis spiega la scelta come “non puoi stare troppo vicino a Frank e sopravvivere. Non mi importa se sei dalla sua oppure no”. Infine, dopo essersi rammaricato di non aver potuto far uccidere un prete dal Punitore, Ennis risponde a una domanda sullo scarso amore che gli scrittori sembrano avere per questo personaggio: “A molti scrittori non piace. Lo vedono come un monocorde mostro omicida, senza un cast di supporto, fisso sulla sua strada di distruzione, e nulla più. Io lo vedo esattamente nella stessa maniera, e penso sia grande”.

In conclusione, Ennis ha fatto un ultimo annuncio su un suo progetto futuro, in coppia con il disegnatore Jacen Burrows e per la Avatar: un horror definito come la cosa più estrema da lui scritta (!).



Valerio Coppola
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