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La Lilliput chiude

In una lettera spedita ai propri sostenitori e lettori, Pierluigi Rota ha comunicato la chiusura, dopo otto anni, della Lilliput Editrice. Nella missiva, che vi riportiamo qui di seguito, Rota sottolinea la sofferenza per la decisione presa dovuta a numerosi problemi sorti negli ultimi tempi che hanno portato alla conclusione dell'esperienza della casa editrice specializzata nel print on demand.

Di seguito, la lettera:
 
Ciao amici cari,
 
purtroppo devo comunicarvi la mia decisione (maturata negli ultimi giorni) di chiudere l'attività. Sì, la Lilliput sta per chiedere i battenti.
È una decisione dolorosissima per me, perché significa rinunciare ad una grande passione. Purtroppo non ho scelta.
 
Una serie incredibile di episodi negativi (non ultimo quello della stampante irrimediabilmente compromessa da uno sbalzo di tensione) e l'impossibilità di continuare in condizioni di estrema incertezza e di assoluta precarietà, mi hanno fatto maturare la decisione di cessare l'attività di editore.
 
È da marzo scorso che avevo in programma il trasferimento della sede della casa editrice (in una più grande ed accogliente) e l'acquisto di nuove e più adeguate attrezzature per la stampa e legatoria: due potenti stampanti digitali di produzione, una plastificatrice e una piegatrice professionali.
 
Ma le motivazioni per cui sono costretto a chiudere la Lilliput non sono legate esclusivamente all'esigenza di operare all'interno di una sede più spaziosa e/o a macchinari più adeguati: non meno importante è per me il venir meno, nel periodo più recente, dell'aiuto e del sostegno morale da parte dei miei famigliari.
 
Mi dispiace lasciare un discorso a metà: TalkInk, la nuova rivista potrà continuare ad esistere grazie agli amici della scuola di fumetto Lupiae Comix di Lecce. Nuvolette? Adesso non so dirvi che destino avrà...
C'era anche la bellissima collaborazione con quelli de LoSpazioBianco.it ed il riuscitissimo annuario con il meglio di un anno di critica sul fumetto. Peccato davvero.
 
Addio alla Lilliput, dopo otto anni. Addio alla mia grande passione: l'editoria. Addio al print on demand. Addio.
Un abbraccio
 
Pierluigi


Carlo Coratelli
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