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Two-Face: Year One

Come era prevedibile, la DC ha deciso di far leva sull’appeal pubblicitario di “The Dark Knight”, il prossimo film di Batman in uscita a luglio. Così, dopo il progetto sul Joker, è stata annunciata Two-Face: Year One, una miniserie in due parti da 48 pagine formato prestige, scritta da Mark Sable e illustrata da Jesus Saiz e Jeremy Haun (per i flashback), in uscita negli stessi giorni della pellicola. Il sito CBR ha intervistato lo scrittore della serie per approfondire la questione.

Sable sgombra subito il campo dai possibili dubbi e afferma di non essersi riferito affatto alla pellicola di prossima uscita né di aver sentito pressioni in relazione al film. Se un qualche condizionamento o pressione c’è stata, questo è venuto piuttosto da opere come Batman: Year One di Frank Miller e David Mazzucchelli, o le due storie della coppia Jeph Loeb/Tim Sale (Long Halloween e Dark Victory). A questi lavori, e a Gotham Central, lo scrittore si è anche ampiamente ispirato. In particolare, per quanto riguarda le storie del GCPD, Sable ha raccontato come il capitano Jim Gordon e Harvey Dent avessero originariamente raccolto una squadra di poliziotti onesti (sul modello degli intoccabili), che comprendeva Harvey Bullock, Maggie Sawyer, Eric Cohen e Cris Allen, per combattere la corruzione dilagante. Comunque, nonostante questi riferimenti, la storia sarà godibile anche da parte di lettori alle prime armi.

La vicenda raccontata in questa miniserie parte da un’idea alquanto improbabile: visto che il nome di Harvey Dent è ancora in lizza, Due Facce correrà alle elezioni per la carica di procuratore distrettuale. A sfidarlo sarà Mort Weinstein, un suo ex compagno di studi ora avvocato e consigliere della mala. In tal modo, ai cittadini di Gotham, a Batman, a Gordon e al lettore stesso, si presenterà il dilemma se sia meglio eleggere un uomo simbolo di una giustizia corrotta o un mostro psicopatico. L’argomento di Due Facce in campagna elettorale sarà semplice quanto efficace: meglio accedere alla giustizia tramite un testa o croce, piuttosto che per mezzo di un sistema giustiziario corrotto. E l’autore (un ex avvocato) si dice non del tutto convinto che Due Facce sbagli.

Un altro punto focale della storia sarà il conflitto interno di Harvey con se stesso, già prima della sua deturpazione. Harvey Dent ha sempre avuto un lato oscuro che, con l’“incidente”, è solo divenuto predominante. Prima che le cose precipitassero, Harvey aveva percepito questo pericolo dentro di sé e aveva provato a rivolgersi a uno psichiatra: nella miniserie vedremo come in realtà sia stato proprio questo analista a portare Harvey ad avere due personalità inconciliabili, piuttosto che tentare da subito di integrarle.
Per concludere, Sable si augura che la DC gli dia il via per un altro suo progetto, ovvero una sorta di saga “Gotham: Year One” che guardi ai primi passi di tutti i personaggi fondamentali e della città in generale.


Valerio Coppola
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