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Easter, nuovo character Eura

Insieme a Unità Speciale di Cinzia Tani e Massimo Guglielmi, serie di cui abbiamo parlato recentemente e che sarà in edicola all'inizio dell'estate in albi monografici, l'editore di via Nomentana sta realizzando una nuova produzione tutta italiana che dopo il passaggio sulle pagine di Lanciostory – orientativamente a partire dal 2009 – potrebbe essere protagonista di una ristampa in volumi autoconclusivi di 96 pagine in bicromia.

Il titolo è Easter, corrispondente al cognome del protagonista (Paul Easter, appunto) un cacciatore di incubi di epoca vittoriana, che tramite uno stratagemma che verrà descritto nel corso degli episodi torna alla vita nella Londra di un futuro lontano nel quale i sogni più devastanti hanno invaso la quotidianità umana, manifestandosi come reali. Questo personaggio lavora insieme a una squadra speciale delle forze di polizia, composta da agenti provvisti di armi che sparano energie oniriche provenienti dal cuore degli stessi agenti.

Il creatore e coordinatore della maxi serie è il giovane veterano Lorenzo Bartoli, mentre matite e pennelli saranno affidati almeno inizialmente a Giacomo Bevilacqua (disegnatore della prima story-line), Giorgio Pontrelli (il creatore grafico) e Riccardo Torti, tutti provenienti dallo staff di Trapassati Inc. – lo spin-off della fortunata serie con protagonista John Doe – e della collana monografica di cui gli ultimi due hanno realizzato recentemente diversi episodi. In seguito lo staff verrà probabilmente rimpolpato con altri autori così come accade proprio su Trapassati Inc. che in ogni modo continuerà la sua pubblicazione su Skorpio, il settimanale gemello.

Veniamo alle caratteristiche tecniche di Easter: si tratterà come detto di una serie a lungo termine pensata in cicli di 96 pagine in modo da poterne in seguito ricavare agevolmente dei volumetti monografici. Su Lanciostory ogni arco narrativo sarà serializzato in episodi di 12/14 tavole settimanali.
A corredo vi offriamo alcune tavole e studi, autore Giacomo Bevilacqua, mentre l'immagine qui sopra è opera di Giorgio Pontrelli.


 



Giovanni La Mantia
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