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Millar per la Marvel (2 di 4): Fantastic Four

Ieri vi abbiamo parlato del cosiddetto “One Man Event” di Mark Millar, il progetto che collegherà le sue ultime quattro produzioni per la Marvel: 1985, Fantastic Four, Kick-Ass, e Wolverine: Old Man Logan. Dopo avervi riferito quanto detto da Millar a proposito di 1985, è oggi la volta della sua run sul mensile Fantastic Four.

La serie vedrà Millar ai testi e Bryan Hitch ai disegni per quattordici numeri più un doppio speciale natalizio (in precedenza si era parlato di sedici numeri). Vista l’esperienza del passato, lo scrittore rassicura sulla tenuta della tabella di marcia, tanto più che Hitch è già molto avanti con il lavoro. La storia avrà dei collegamenti non solo con le altre tre già richiamate, ma anche con il resto del Marvel Universe ed in particolare con il crossover Secret Invasion, anche se in maniera marginale.

L’idea di base seguita per scrivere la serie è stata che i Fantastici Quattro sono dei supereroi molto particolari, atipici, quasi degli eroi per caso: non fanno ronde notturne in cerca di criminali in modo da svolgere un’attività di vigilanza, come un Batman o un Uomo Ragno. La loro vera essenza consiste nell’essere persone con delle abilità straordinarie, portate a vivere in modo eccitante le proprie vite; le battaglie, il fatto di essere attaccati di continuo, è solo una sorta di effetto collaterale. Contestualmente, i due autori proveranno a recuperare anche un altro aspetto delle storie originarie, in cui Stan Lee e Jack Kirby creavano nuovi personaggi e situazioni diverse di continuo. In questo senso, è stata introdotta una gran quantità di novità: da nuovi personaggi, come gli appartenenti al grippo Nu World, ad una serie di situazioni strambe, come ad esempio un Johnny “Jack” Storm gay di un universo parallelo che convive con Reed Richards grazie a un patto di convivenza civile. In più saranno inseriti numerosi misteri e sottotrame, anche difficili da notare, che alla fine avranno una soluzione complessiva. Il periodo di gestione della serie da parte dei due autori seguirà un preciso filo narrativo, che però sarà diviso in sotto-archi eventualmente anche a sé godibili. Il primo di questi, “World’s greatest”, partirà dall’imminenza di una catastrofe climatica di portata globale (e questo si collegherà anche a Wolverine: Old Man Logan), di fronte alla quale i Fantastici Quattro dovranno agire in prima persona. Il secondo ciclo, invece, si intitolerà “The Death of the Invisible Woman” (!).

Intenzione di Millar è prima di tutto ristabilire l’importanza di Reed Richards, e riportarlo un po’ sotto i riflettori. A detta dello scrittore scozzese, andrebbe rispolverato il lato “fico” del personaggio, un aspetto che era ben presente nelle storie di Kirby e John Buscema. Insomma, se si chiama Mister Fantastic un motivo ci deve pur essere. Così, il ruolo di Reed nella serie sarà centrale, e lui riacquisterà veramente il carisma che gli compete. Allo stesso tempo i due autori daranno una scossa decisiva alla vita privata del personaggio, introducendo la figura di Alyssa Moy-Castle, del gruppo Nu World. Reed troverà in Alyssa la vera e propria donna perfetta, con i suoi stessi interessi e un’intelligenza al suo livello. Ma le tensioni nel matrimonio di Susan e Reed non si limiteranno a questo: nonostante i due si amino senza dubbio profondamente, il loro rapporto è ricco di contraddizioni. È come se Reed avesse una doppia vita, e quella “lavorativa” tende di frequente a prendere il sopravvento: in questa situazione, è come se Susan spesso divenisse davvero una donna invisibile per il proprio marito, e benché i due si amino, si stanno indubbiamente allontanando. In queste circostanze, la presenza di Alyssa non farà altro che gettare benzina sul fuoco, proprio perché lei avrà con Reed molte più cose in comune rispetto a Susan, che per di più è del tutto all’oscuro di Nu World.

Per quanto riguarda la Torcia Umana, la visione di Millar è quella di un soggetto estremamente inconsistente, ma proprio per questo reale. Il modo in cui negli anni è stato scritto, con balzi da una personalità superficiale a momenti di grande maturità, fanno di Johnny un personaggio in realtà molto concreto. Quindi non ci sarà nulla di strano nel vederlo avere un rapporto sessuale occasionale con la prima tipa rimorchiata durante una lotta. E anche con Ben, viste le molteplici possibilità offerte da un personaggio del genere, se ne vedranno delle belle.

Infine, Millar spende alcune parole sul ruolo del Dottor Destino, che sarà di fatto l’unico grande antagonista ripreso dalle storie del passato. Fondamentalmente Reed e Victor von Doom sarebbero potuti essere grandi amici, ma il fatto che il primo fosse quell’1% avanti al secondo, ha fatto degenerare la situazione in una competizione distruttiva. Victor, inoltre, sarà anche l’anello di congiunzione diretto sia con Secret Invasion e New Avengers (scritte da Brian Bendis), sia con 1985, in particolare per quanto riguarda il collegamento tra questo mondo (il nostro) e l’Universo Marvel.

 



Valerio Coppola
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