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Loeb e Sale parlano di Captain America: White

In occasione del Wizard World Los Angeles, Jeph Loeb aveva annunciato la sua nuova collaborazione con Tim Sale sul progetto Captain America: White. I due autori sono tornati a parlare con CBR News del loro ultimo lavoro, che, dopo Daredevil: Yellow, Spider-Man: Blue e Hulk: Grey, sarà il quarto titolo a tema coloristico da loro prodotto per la Marvel.

Anche in questo caso la scelta del colore richiamerà sia un aspetto grafico del personaggio, sia un tema, o un mood, che percorrerà la storia. E come nei lavori precedenti, il tempo della storia non sarà il presente, ma un periodo della vita del protagonista che i due autori considerano particolarmente significativo per la definizione del personaggio. Nel caso di Capitan America, l’azione si svolgerà durante la Seconda Guerra Mondiale. I fili conduttori saranno diversi. In primo luogo, ci si troverà di fronte a un Capitan America “alle prime armi”: sarà ancora un ragazzo tutto proteso alla realizzazione ideale del proprio Paese, che vivrà come un onore la possibilità di operare alle dipendenze del proprio governo. Allo stesso tempo, tuttavia, il coinvolgimento degli Stati Uniti nella guerra non sarà visto di buon occhio da una parte degli stessi americani.

Un altro tema della miniserie sarà il rapporto tra Cap e la sua spalla Bucky. Ci si concentrerà infatti sul rapporto tra un mentore e un ragazzo giovane, nonostante la differenza d’età tra i due non sia poi così grande. Tuttavia, per Bucky, un orfano via via abbandonato dalle sue figure maschili di riferimento, Steve Rogers rappresenterà abbastanza inevitabilmente un punto fermo e un’occasione che non si lascerà sfuggire.

La storia si caratterizzerà in base al contesto della Seconda Guerra Mondiale. Per rendere il racconto il più aderente possibile a questo quadro, Sale si è ampiamente documentato. Oltre a studiare “l’oggettistica” del conflitto (armi, uniformi, mezzi), il disegnatore si è ispirato nello stile ad alcuni lavori che Jack Kirby (peraltro cocreatore di Capitan America) aveva realizzato proprio quando era impegnato al fronte: una scelta finalizzata a trasmettere la sensazione di un servizio da un corrispondente di guerra. Inoltre, nella storia appariranno Nick Fury e gli Howling Commandos.

In chiusura, i due autori parlano brevemente della loro lunga collaborazione. Mentre Loeb si rallegra del ritorno del suo “compagno di viaggio” alla Marvel, Sale esalta la capacità dello scrittore di saper individuare i punti di forza e i punti deboli dei disegnatori, e dunque di esaltare i primi ed evitare i secondi. In più, sottolinea il feeling creativo che si è instaurato tra loro, soprattutto dal punto di vista delle modalità narrative. In ultima battuta, Loeb non esclude altri “color book” per la Marvel.

 

 



Valerio Coppola
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