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Il ritorno dello Squadrone Supremo

Negli States, dopo Ultimate Power (attualmente in corso di pubblicazione in Italia), sembravano essersi perse le tracce della Terra 31916, il mondo dello Squadrone Supremo creato da J.M. Straczynski per la linea Marvel MAX. Poche settimane fa, l’annuncio della fine del contratto in esclusiva di Straczynski con la Marvel aveva posto prospettive non rosee a Hyperion e compagni. Ora, invece, Newsarama riporta che Squadron Supreme ripartirà con un nuovo numero 1 scritto da Howard Chaykin, disegnato dall’italianissimo Marco Turini e coordinato dall’editor John Barber, e ne approfitta per intervistare quest’ultimo e lo scrittore.

In apertura Barber, che con Chaykin ha già lavorato su Wolverine, afferma che la nuova serie, dopo l’abbandono dei suoi creatori (JMS e Gary Frank) ha faticato un po’ a partire. Il punto di svolta sarebbe stato proprio l’arrivo di Chaykin: secondo l’editor, la sua scrittura a tinte politiche lo rende un autore particolarmente adatto a continuare la narrazione di questi personaggi.

Da parte sua, Chaykin afferma di essere sempre stato un fan dello Squadrone Supremo di Mark Gruenwald, ed in seguito anche della versione di JMS. Così, quando il supervisore capo Joe Quesada lo contattò per proporgli di lavorare su questi personaggi, Chaykin non perse tempo a rispondere alla chiamata. Per di più, lo colpì e gli piacque molto lo sviluppo da imprimere alla serie proposto da Quesada: uno sviluppo destinato a portare la storia in una direzione alquanto innovativa.

Attenzione: la parte seguente contiene importanti spoiler per i lettori di tutti i personaggi coinvolti in Ultimate Power!

Più nello specifico, la narrazione riprende un paio di anni dopo la conclusione di Ultimate Power. Ultimate Nick Fury, rimasto su questo mondo alla fine del crossover, e altri nuovi personaggi, saranno da subito parte integrante della storia. In particolare, Chaykin definisce questi nuovi personaggi come “misteriosamente familiari”, proprio come quelli dello Squadrone Supremo, ma allo stesso tempo opposti rispetto a questi ultimi. Fury, invece, fungerà da filtro per il lettore intento ad osservare questo nuovo mondo. E tutti loro si troveranno – nel solco concettuale tracciato da Straczynski – a doversi confrontare con gente “reale” in un mondo “reale”.

Un altro proposito di Chaykin sarebbe quello di sfumare il confine tra supereroe e supercriminale, in quanto, sempre nell’ottica di un mondo realistico, un individuo dotato di superpoteri probabilmente non si situerebbe nettamente in uno di questi due poli. Ad una precisa domanda sul rischio che questo approccio realistico possa portare ad una ripetizione di opere come Watchmen o come lo Squadrone Supremo di Gruenwald, Chaykin risponde che il segreto è tutto nelle motivazioni dei personaggi. Seppure le loro azioni possano risultare familiari, il perché di queste non lo sarà affatto, in quanto sarà “filtrato” dagli anni passati da quelle opere ad oggi e diretto a generazioni che ragionano in modo diverso da allora. Tali motivazioni, inoltre, saranno tratte dalla parte più oscura di questi personaggi, e non si rifaranno di certo a concetti classici, e un po’ troppo innocenti, come l’altruismo.

Tornando al concetto generale alla base del rilancio della serie, Chaykin la definisce una grande storia che comprenderà un intero mondo e la totalità dei personaggi che ne fanno parte. E, facendo un parallelo, se per il classico Universo Marvel la filosofia di fondo potrebbe essere l’altrettanto classico «Da un grande potere derivano grandi responsabilità», il concetto alla base di questo nuovo universo narrativo potrebbe essere: «Da un grande potere deriva una grande ambiguità morale… e una seria confusione».

Chaykin, infine, esprime anche apprezzamento per le matite di Turini, di cui ha già potuto vedere terminati il numero 1 e varie parti del 2.

On-line, grazie alla gentile collaborazione di Marco Turini, Comicus vi offre un’intervista al disegnatore e alcune anteprime del progetto.



Valerio Coppola
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