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Morrison e il futuro di Batman

In una recente intervista rilasciata a Newsarama, Grant Morrison ha avuto occasione di parlare del futuro della sua run sulla testata dedicata al Cavaliere Oscuro.

L'autore britannico afferma che il suo scopo principale su questa serie è stato fin dall'inizio quello di portare l'eroe di Gotham oltre i suoi limiti fisici e mentali.
L'idea alla base del suo lavoro è stata quella di considerare tutte le avventure della continuity batmaniana, cioè dal 1940 ad oggi, come facenti parte della vita di un singolo uomo, e di chiedersi che impatto esse avrebbero avuto su di lui.
In circa quindici anni della sua vita, Batman ha dovuto affrontare innumerevoli minacce e ha visto morire molte persone a lui care, e le conseguenze psicologiche di tutto ciò saranno proprio quello che Morrison ci mostrerà nei prossimi mesi nella sua saga.

L'intera storyline, continua poi l'autore, può essere vista come una sequenza di capitoli di uno stesso racconto, che porteranno inesorabilmente a Batman RIP, il climax della sua run, su cui si è speculato molto, e che cambierà il Cavaliere Oscuro per sempre.
Morrison però non conferma né smentisce i rumor che parlavano della morte di Bruce Wayne, rispondendo semplicemente che la sua storia è l'esame finale per il personaggio, che porterà a una nuova visione di esso.

Per concludere, lo scrittore di Glasgow parla dei personaggi di Joker, di cui intende portare in vita la visione più terrificante mai vista, e di Damian, il figlio che Bruce Wayne ha avuto con Talia Al Ghul, che avrà un ruolo centrale nel post-Batman RIP.

 



Sandro Donnici
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