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Wanderers di Chris Claremont e Phil Briones - Panini Comics

Comunicato stampa:


WANDERERS!

Chris Claremont e Phil Briones realizzano per Panini Comics una saga fantasy di prossima uscita ad Angouléme 2008

 

Il tutto comincia con una prestigiosa alleanza, forse passata inosservata al pubblico italiano, ma non per questo meno rilevante. Panini Comics e l'editore francese Soleil, che vanta una popolarità enorme Oltralpe grazie alla pubblicazione di fumetti fantasy e fantascientifici da tempo in cima alle classifiche di vendita, hanno recentemente siglato un accordo per una linea editoriale comune: la Fusion Comics.

La nuova realtà debutterà sul mercato francese attraverso una serie di volumi, sia di ristampa di prodotti americani (World of Warcraft, Virgin Comics, Dark Tower), sia di creazione originale, come le novità assolute Jackie Foxxx e Wanderers, quest'ultimo firmato Chris Claremont e Phil Briones.

Questa iniziativa, che ci riempie di orgoglio e di stimoli, prenderà il via questo mese, ad Angouléme in Francia, con la presentazione ufficiale di Fusion Comics.
In questa sede ci interessa spendere due parole su un progetto appartenente proprio alla nuova linea editoriale, nel quale crediamo molto e che vorremo pubblicare anche in Italia: Wanderers, appunto.

In attesa di una sua edizione italiana, lo ricordiamo, l'appuntamento con l'anteprima in edizione limitata di Wanderers è fissato per il 24 gennaio 2008 nel corso della storica Fiera del Fumetto di Angouléme.

 

LA STORIA

Siamo agli inizi del Medioevo, un'era impietosa e dura, fatta di cambiamenti epocali e di scolvolgenti transizioni, generalmente compresa, per quel che concerne la storia d'Europa, fra la caduta dell'Impero Romano e il sorgere dell'Età dei Lumi.

Al principio di questo periodo oscuro la civiltà, per come la si conosceva, va via via scomparendo. Un enorme impero, un colosso politico che vantava una storia millenaria e che per secoli aveva dominato il mondo, si sfalda ora in una miriade di nuovi staterelli.

Il cristianesimo, cardine e fondamento morale della romanità, viene minato da un altro credo monoteista, altrettanto radicato e forse ancor più teso all'espansionismo: l'Islam.

In uno dei focolai di questo ingestibile caos, la terra di Britannia, sorge un luminoso e ardente bagliore di speranza: re Artù e i suoi cavalieri fanno proprio quel sogno di ordine e luce che un tempo si chiamava "Roma", restituendo a un mondo che sembra privo di possibilità la fede nel domani. La storia della Tavola Rotonda è la storia di questa rinascita, la descrizione dell'epopea di un gruppo di vagabondi in un'esistenza alla deriva, che decidono di mettere insieme le loro speranze e i loro sogni per costruire una nuova epoca.

Ma quando si parla di Artù, non c'è niente di cronologico, non esistono verità storiche: solo possibilità e leggenda.

Wanderers è il racconto di quel che potrebbe essere accaduto, un lavoro che tenta di andare oltre le antiche storie sull'origine della civiltà britanna, oltre le leggende celtiche e le allegorie cristiane, condito con le verità storiche derivate dalle cronache talvolta dimenticate dei regnanti di quell'era oscura.

Scoprirete quindi tutto il misticismo e l'oscurità di un regno intriso di mitologia e leggenda, dove dodici cavalieri e un re richiamano tutta la magia che nei secoli si è celata dietro il numero "13", dove la regina Ginevra è il simbolo della deità femminile madre e generatrice che, una volta sposata al re possessore di Excalibur, può riconciliare gli uomini con la terra, segnando il passaggio del regno da un inverno di sofferenze a una nuova primavera di speranza.

Il ciclo delle stagioni, che tutto crea e tutto distrugge, si specchia nell'esistenza particolare di un re che fiorisce nella primavera della sua giovinezza, raggiunge l'apice di una potenza fulgida come il sole d'estate, per poi lentamente oscurarsi. Perso l'amore della sua regina, persa l'amicizia del suo primo cavaliere, Lancillotto, persa la lealtà del figlio Mordred, il vecchio Artù è ormai il Re d'Inverno.

Alcune fonti lo dicono sepolto nell'abbazia di Glastonbury, altre versioni più leggendarie lo vedono risiedere da immortale ad Avalon, oppure in una grotta, dormiente, in attesa che il mondo abbia bisogno d'essere nuovamente salvato da lui.

Eppure esiste una versione più sinistra: dopo la sua ultima battaglia, il re si sarebbe unito ai selvaggi Cacciatori che cavalcano i cieli nella notte. Suoi compagni di caccia, il dio gallico della Guerra e della Morte, Gwyn ap Nudd, e una muta di bianchi cani Infernali.

Un presagio di morte associato a un eroe che nei secoli è stato simbolo di luce, speranza, bontà. Se a questo aggiungiamo che in alcuni paesi si riteneva che l'anima di Artù potesse prendere corpo in un corvo, animale da sempre associato alla Morte, non possiamo che domandarci come attorno a una stessa figura leggendaria possano sorgere associazioni così antitetiche.

Wanderers si basa su un unico, importantissimo "what if". La leggenda vuole che, giunto alla fine dei suoi giorni e del suo regno, Artù abbia rinunciato alla spada Excalibur, simbolo del potere, per restituirla alla Dama del Lago e segnando così la fine del suo regno.

E se il Re non avesse rinunciato così facilmente al suo dominio? Se avesse affidato Excalibur al suo fedele paggio, solo per poi riprenderla in un secondo momento? Che le leggende "oscure" che aleggiano attorno alla sua figura facciano riferimento alla sua ambizione, alla sua ira, al suo desiderio di superare i millenni e la morte, solo per riottenere quel che era suo?

Questo è il dubbio attraverso il quale si accede alle pagine di Wanderers, alla scoperta di un mondo in cui si dovrà difendere la magica spada di Artù dal più risoluto dei nemici... Artù stesso.


Gennaro Costanzo
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