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BDnews: Pietrolino

pietrolino_cv_250Una storia che non somiglia a nulla di quanto il cileno Alejandro Jodorowsky, visionario ideatore di mondi futuristici nelle famose saghe legate all'Incal, abbia scritto fino ad oggi.
Il disegnatore Olivier Boiscommun, impressionato dalla forza vitale del personaggio di Pietrolino e sensibile al suo destino fuori dalla norma, gli ha dato i tratti del mimo Marcel Marceau, recentemente scomparso, che era stato individuato come modello fin dal momento della gestazione del personaggio.

Lo scenario è quello di Parigi, nel periodo storico dell'Occupazione durante la Seconda Guerra Mondiale.

Nelle strade, i nazisti fanno regnare il terrore. Testimoni impotenti della barbarie, due uomini ed una donna tentano di sopravvivere. Uno di loro si chiama Pietrolino. È mimo. Sa far dimenticare il grigiore di questi anni d'occupazione con la sola magia delle sue mani. Il suo partner e compagno di viaggio ha per nome Simio. Piccolo uomo pieno di risorse, dal fisico ingrato ma dall'astuzia infinita, è il narratore di questa storia. Una donna, Colombella, li accompagna controvoglia, sottolineando il malumore per le sue discussioni incessanti con Simio.
Un giorno, Pietrolino e la sua piccola truppa si recano in un caffè. Dinanzi ad un pugno di clienti, produce uno spettacolo di magia ed apre le porte dell'illusione. Il pubblico è entusiasta. Portato via dalla sua passione, Pietrolino passa allora alla seconda parte del programma: una metafora della resistenza contro la Germania di Hitler, che si conclude con la vittoria degli alleati. Ma la realtà riprende bene rapidamente i suoi diritti. Durante la rappresentazione, nessuno non ha visto né inteso i soldati tedeschi che sono appena entrati. Alla loro testa, un graduato crudele dallo sguardo freddo come l'acciaio. L'ufficiale non uccide Pietrolino; fa ben peggio: gli rompe le mani.

Pietrolino
volume cartonato, 48 pagine a colori, € 12,90
© Les Humanoïdes Associés, 2007
Anteprima delle tavole



Giovanni La Mantia
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