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Lethem e il suo Omega The Unknown

omegatheunknownclassic_250In occasione della prima uscita del suo Omega: The Unknown, miniserie di 10 uscite con protagonista un semi-sconosciuto eroe Marvel degli anni ’70, lo scrittore Jonathan Lethem ha rilasciato un’intervista al sito Comic Book Resources.

Prima di affrontare i temi dell’intervista serve però un piccolo chiarimento: chi è Omega The Unknown?
Creato nel 1975 da Steve Gerber e Mary Skrenes, Omega è un eroe muto che proviene dallo spazio. Suo compagno d’avventure è un ragazzino di dodici anni che con lui ha in comune un destino tormentato e gli stessi nemici, una schiera di robot e nanovirus pronti a tutto per eliminarli.
La vita editoriale di Omega fu breve e travagliata, perché dopo dieci numeri la sua serie fu cancellata dalla Marvel. Ma quello di Omega non fu una comparsa insignificante, perché colpì l’attenzione del giovane Jonathan Lethem.

Lo scrittore fu talmente colpito dal personaggio della Casa delle Idee che anni dopo inserì alcune citazioni di Omega The Unknown nel suo semi autobiografico romanzo di successo, "Fortress of Solitude", e in seguito, contattato dalla Marvel per la realizzazione di un progetto fumettistico, ha omega_250puntato direttamente sul suo pallino d’infanzia.
Ma perché tanto attaccamento a questo personaggio? Nell’intervista Lethem spiega chiaramente che ciò che lo colpì maggiormente di Omega furono le tematiche trattate e la sua perfetta ambientazione nella città di New York. Questa era una peculiarità della stragrande maggioranza dei fumetti Marvel, ma le atmosfere dipinte da Gerber e Skrenes rappresentavano al meglio la New York degli anni ‘70, soprattutto perché alcuni personaggi della serie originale provenivano da una scuola pubblica molto simile a quella che frequentava Lethem, creando in lui una forte immedesimazione.

Nel momento in cui la Marvel si fece viva con lui, spiega Lethem, la scelta di Omega fu a questo punto per lui la più sensata, anche perché in qualche modo non se la sentiva di imbarcarsi in un progetto che prevedesse personaggi dalla lunga e corposa vita editoriale, come Spider-Man o Hulk. La storia da lui realizzata, con Farel Dalrymple ai disegni, si preannuncia come un racconto fuori continuity, dai toni morbosi, dolce e triste allo stesso tempo, nelle idee dell’autore un’avventura da supereroe “emo”, e in qualche modo autoconclusiva. A detta dello scrittore, se in futuro qualcuno volesse riprendere in mano il personaggio non si troverebbe vincolato dalla sua storia.

Per concludere, vi rimandiamo all'anteprima di Omega: The Unknown #1, mentre qui di seguito potete già vedere la cover del secondo numero.

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Luca Chessa
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