La Resurrection di Guggenheim

In tutti i migliori film di fantascienza che si rispettino, la Terra viene regolarmente invasa dagli alieni, i quali vengono poi altrettanto regolarmente sconfitti e cacciati via dalla resistenza umana, stoica nella sua opposizione all’invasore. Ma ecco una cosa che nei film spesso non fanno vedere: una volta cacciati gli alieni, come riprende la vita sulla Terra semi distrutta dalla battaglia?

A questa domanda proverà a rispondere Marc Guggenheim, già scrittore di Flash per la DC e Wolverine per la Marvel, con Resurrection, serie creator owned realizzata con Dave Dumeer e pubblicata dalla Oni Press.
In partenza a novembre, la serie vedrà la Terra scenario di un’invasione aliena da parte dei Bugs, popolo extraterrestre deciso a trasformare il pianeta in una propria colonia. Dopo un conflitto e una resistenza durati dieci anni, improvvisamente i Bugs si ritirano e abbandonano il pianeta, lasciando agli umani l’opportunità di ricostruire il proprio mondo.

Da questi presupposti Guggenheim farà partire una serie di trame e sottotrame che nelle sue intenzioni dovranno appassionare il lettore. A fronte di un cast di personaggi che uscita dopo uscita diventerà sempre più vasto, i protagonisti assoluti della serie saranno Sara, una giovane madre alla ricerca del figlio, e l’enigmatico e controverso Ben.
In un’intervista rilasciata a Comic Book Resources e incentrata su Resurrection, Guggenheim ha parlato a lungo di questo nuovo progetto, sottolineando come l’intreccio delle trame sarà un elemento preponderante di questa serie; il lettore dovrà essere catturato e incuriosito dai colpi di scena e dagli intrecci della storia che, tanto per fare un esempio, non saranno troppo lunghi e complessi come in Lost, serie accattivante ma forse un po’ troppo prolissa.

La Terra post invasione cercherà di ripartire, ma con molte domande a gravare sul suo futuro: qual era la portata della tecnologia aliena? perché erano interessati alla Terra? sono stati gli umani a cacciarli o se ne sono andati via loro?… ma soprattutto, sono davvero andati via?
A detta di Guggenheim, quest’ultimo quesito troverà risposta già nella seconda uscita...