Gary Frank presenta Superman
- Scritto da Redazione Comicus
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A ottobre inizierà per Gary Frank l'avventura sull'Action Comics di Geoff Johns, cominciando con le 30 pagine del numero 858, prima parte della saga intitola "Superman and the Legion of Super-Heroes".
Per l'occasione, l'artista ha condiviso con Wizard i suoi schizzi e i suoi pensieri su alcuni dei personaggi che vedremo in questa saga.
Superman
La principale ispirazione è Christopher Reeve, il Superman più convincente, che ha impressionato Frank fin da bambino, tanto che i lettori potranno sentire la sua voce mentre leggono gli albi.
Inoltre, il Superman di Frank non sarà pompato all'inverosimile, non vuole che sembri pieno di steroidi. La sua forza non deriva dal fatto di avere un fisico possente, ma dal venire da Krypton.
Bizarro
Frank non ha avuto modo di vedere le più recenti versioni del personaggio, se si esclude una cover di Adam Kubert.
Ha deciso quindi di affrontarlo con un'ottica molto classica (che d'altronde è l'ottica che sta usando con tutti gli altri personaggi).
DarkSeid
È una forza della natura, ma non perché è "andato in palestra". Anche in questo caso Frank non ha voluto renderlo troppo definito nella muscolatura, solamente "solido".
Su una cosa è perentorio: non scimmiotterà Jack Kirby nel ritrarlo.
Supergirl
Per non renderla troppo sexy, le disegnerà labbra sottili e non esagererà con il petto.
Le gambe saranno esili per ricordarci che questo personaggio deve sembrare una ragazzina che non può fare quello che in realtà fa.
Dawnstar
Si capirà al primo sguardo che il personaggio ha attraversato una serie di problemi, sarà lo stesso costume a rifletterlo e l'aspetto meno "carino".
Frank enfatizzerà inoltre l'aspetto da nativo americano, rendendo più forti e orgogliosi i lineamenti.
Lex Luthor
Lo ha caratterizzato pensando ad Albert Finney in Miller's Crossing.
Per quanto possa presentarsi elegante, resta sempre un teppista di quelli che ti minacciano con un coltello in un vicolo buio.
E la malvagità di Luthor si leggerà soprattutto nei suoi occhi.
Lois Lane
Senza volerlo il design del personaggio è molto somigliante a Margot Kidder, la Lois Lane dei film di Richard Donner.
Non ha voluto creare una donna alta, con quella bellezza voluttuosa che lascia gli uomini senza fiato. È invece una donna che non viene notata quando entra in una stanza, ma appena parla non le si possono staccare gli occhi di dosso.
Power Girl
Il rischio con il personaggio è che sembri troppo mascolina. Amanda Conner in JSA è riuscita ad evitarla perché ha uno stile che rende i personaggi "carini".
Frank l'ha elaborata pensando a quelle donne che sono forti ma allo stesso tempo hanno dei lineamenti dolci, come Meg Ryan e Patsy Kensit (anche se alla fine il personaggio non assomiglia a nessuna delle due).
La principale ispirazione è Christopher Reeve, il Superman più convincente, che ha impressionato Frank fin da bambino, tanto che i lettori potranno sentire la sua voce mentre leggono gli albi.
Inoltre, il Superman di Frank non sarà pompato all'inverosimile, non vuole che sembri pieno di steroidi. La sua forza non deriva dal fatto di avere un fisico possente, ma dal venire da Krypton.
Bizarro
Frank non ha avuto modo di vedere le più recenti versioni del personaggio, se si esclude una cover di Adam Kubert.
Ha deciso quindi di affrontarlo con un'ottica molto classica (che d'altronde è l'ottica che sta usando con tutti gli altri personaggi).
DarkSeid
È una forza della natura, ma non perché è "andato in palestra". Anche in questo caso Frank non ha voluto renderlo troppo definito nella muscolatura, solamente "solido".
Su una cosa è perentorio: non scimmiotterà Jack Kirby nel ritrarlo.
Supergirl
Per non renderla troppo sexy, le disegnerà labbra sottili e non esagererà con il petto.
Le gambe saranno esili per ricordarci che questo personaggio deve sembrare una ragazzina che non può fare quello che in realtà fa.
Dawnstar
Si capirà al primo sguardo che il personaggio ha attraversato una serie di problemi, sarà lo stesso costume a rifletterlo e l'aspetto meno "carino".
Frank enfatizzerà inoltre l'aspetto da nativo americano, rendendo più forti e orgogliosi i lineamenti.
Lex Luthor
Lo ha caratterizzato pensando ad Albert Finney in Miller's Crossing.
Per quanto possa presentarsi elegante, resta sempre un teppista di quelli che ti minacciano con un coltello in un vicolo buio.
E la malvagità di Luthor si leggerà soprattutto nei suoi occhi.
Lois Lane
Senza volerlo il design del personaggio è molto somigliante a Margot Kidder, la Lois Lane dei film di Richard Donner.
Non ha voluto creare una donna alta, con quella bellezza voluttuosa che lascia gli uomini senza fiato. È invece una donna che non viene notata quando entra in una stanza, ma appena parla non le si possono staccare gli occhi di dosso.
Power Girl
Il rischio con il personaggio è che sembri troppo mascolina. Amanda Conner in JSA è riuscita ad evitarla perché ha uno stile che rende i personaggi "carini".
Frank l'ha elaborata pensando a quelle donne che sono forti ma allo stesso tempo hanno dei lineamenti dolci, come Meg Ryan e Patsy Kensit (anche se alla fine il personaggio non assomiglia a nessuna delle due).
Gianluca Reina