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Il ritorno di Thor

Per mesi si è vociferato del suo ritorno e di chi si sarebbe occupato del dio di Asgard, facendo anche i nomi di Mark Millar e di Neil Gaiman (e in effetti i due autori inglesi hanno contribuito in un modo o nell’altro alla genesi dell’opera).
Civil War ci ha presentato una versione edulcorata, ma solo ora è giunto il momento per celebrare ufficialmente il rientro in scena del mitico Thor: la prossima estate la Marvel rilancerà la sua nuova serie, scritta nientemeno che dal geniale J. Micheal Straczynski e disegnata da Oliver Coipel!

In una recente intervista a Newsarama, l’autore ha dato qualche indizio sulla sua ultima creazione. Il primo mo’ di sfida, di tornare indietro e concludere la sua lotta. La vicenda prende le mosse come risposta a un’interessante domanda formulata da Donald Blake, l’ultimo degli alter ego del dio asgardiano: “Sono gli dei a decidere quando gli uomini muoiono, o sono questi ultimi a decretare la fine degli dei?”.

Un primo accenno del ritorno di Thor si è avuto nel corso del ciclo dei Fantastici Quattro scritti dallo stesso Straczynski, dove un anonimo “D. B.”, discretamente, raccoglieva Mjolnir (il martello di Thor che solo lui può sollevare) per poi sparire di scena.

Thor sta ricostruendo la sua Asgard. Ma lo sta facendo nel bel mezzo dell’America, e in particolare nelle distese aperte dell’Oklahoma. Ed è questa un’importante novità nonché una delle sfide che la serie propone, ovvero quella di collocare Thor al posto che gli compete all’interno del Marvel Universe: si tratta di un dio e perciò di un personaggio potenzialmente al di là dello spazio e del tempo, ma che non per questo evita il contatto con l’umanità. Anzi, vedremo che sarà proprio quest’ultima ad aiutarlo nella ricerca di se stesso. Nella riscoperta della sua essenza divina.








Matteo Mezzanotte
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