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NY Comic Con: Stephen King e la Marvel

L'ospite d'onore di questa edizione della New York Comic Con è stato senza dubbio Stephen King.

Quella a cui ha partecipato era sicuramente la conferenza più attesa al Comic Con di quest'anno, tanto che per partecipare occorreva munirsi di biglietto ed in molti non sono riusciti ad assistervi.

Ecco in breve il resoconto.

Sono in cantiere numerose miniserie ambientate nel passato del Pistolero protagonista della saga della Torre Nera, la prima delle quali è già iniziata (come riferito qui).

King non nega la possibilità di lavorare un giorno su un personaggio Marvel, ma al momento non ritiene di avere un'idea valida da poter usare.

L'autore ha lodato ripetutamente Jae Lee per il suo lavoro. Lo stesso Quesada ha raccontato che nel loro primo vero incontro, dopo che gli erano state mostrate delle tavole di prova, King ha chiesto di poterle avere per sé.

Dopo aver riscritto alcune parti del primo libro della saga, King si accinge a modificare altri elementi dei successivi, anche a causa dell'enorme lasso di tempo intercorso tra il primo e l’ultimo.

Alla domanda se ci sono altri suoi libri che vorrebbe trasformare in fumetti, King ha sibillinamente ammesso che stanno pensando ad una trasposizione di "L'ombra dello Scorpione".

Oltre all'estensione delle vicende già narrate (in flashback) nel quarto libro della serie, "La sfera del Buio", le miniserie a fumetti affronteranno, tra le altre cose, la famigerata battaglia di Jericho Hill, più volte citata nei libri e mai raccontata in dettaglio.

Preacher, V For Vendetta e Sandman sono i tre fumetti preferiti dello scrittore.

Riccardo Galardini



Paolo Boscolo
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