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Il 2006 di Mike Wieringo

Friendly Neighborhood Spider-Man è la più recente testata dedicata all'Uomo Ragno, la cui pubblicazione italiana è cominciata da poco, ad opera di Peter David e Mike Wieringo. Tuttavia l'apporto grafico di quest'ultimo è durato poco, neanche dieci numeri. Per coloro che erano curiosi di sapere il perché dell'abbandono, un recente post di inizio anno è apparso sul blog dell'autore (www.mikewieringo.com) a chiarire la situazione.
Comicus traduce per i suoi lettori l'intero post, che fa un completo excursus sulla carriera recente di Mike.

“... è difficile credere che un altro anno sia passato. Un proverbio dice che da vecchi il tempo passa più velocemente, ed è assolutamente vero. Da bambino il tempo andava a carponi, ogni giorno si allungava indefinitivamente... e gli anni sembravano un’eternità. Ora che sono un uomo di mezza età dai capelli grigi, il tempo scorre come il mercurio. Il tempo è diventato oppressivo per me in quanto combatto sempre contro le scadenze. Mi ritrovo a guardare il calendario riflettendo costantemente quanto veloci sembrino i giorni mentre le scadenze incombono. Io non ricordo questo opprimente senso di paura nei primi anni della mia carriera nei comics. Sono sempre stato cosciente di quando un lavoro dovesse essere finito, ma non ho mai penato come negli ultimi anni. Sento sempre che il tempo è diventato mio nemico. Ed è una strana sensazione.

Il 2006 è stato uno strano anno per me. Dopo tre anni di relativa sicurezza sul mio lavoro sui Fantastici Quattro con Mark Waid (semplicemente ignorerò l'intera storia del tentativo di licenziamento di Mark), quest'anno è stato abbastanza tumultuoso. In un certo senso è colpa mia, dato che ero poco soddisfatto del lavoro su Friendly Neighborhood Spider-man. Non si può discutere il successo di un albo che ha lanciato un cross-over dell'Uomo Ragno e le ripercussioni lucrative di tale cross-over. Non ho molto da dire sul perché ho lasciato il titolo lo scorso anno. A volte un team creativo fa colpo, altre volte... no. Semplicemente non mi sentivo a mio agio con il tipo di storie che dovevo disegnare nella serie, anche dopo il The Other, e quindi ho lasciato. L'ultimo anno ha visto una strana sequela di incarichi. Ho avuto l'opportunità di lavorare su un plot di Stan Lee con Stan Lee Meets Silver Surfer. Ma, oltre a potermi vantare di aver scritto i testi di "The Man", si è trattato senza dubbio del più breve abbozzo di sceneggiatura con il quale abbia mai dovuto lavorare. Mi ha dato una piccola idea di che tipo di processo creativo ci sia stato all'origine del Marvel Universe (ho sentito storie di interi numeri disegnati da Kirby, Ditko dopo una sola rapida telefonata con Stan). Sono seguiti due albi di Ms. Marvel, un personaggio su cui non ho mai avuto l'opportunità di lavorare, che si aggiunge quindi alla lunga lista dei personaggi che ho toccato nella mia carriera. Ed infine il più strano lavoro è stato The Spectacular Spider-Ham: non solo l'ho disegnato in una delle dodici varianti che ho fatto per The Other, ma ho realizzato anche la cover e una manciata di pagine per Ultimate Civil War Spider-Ham Crisis (featuring Wolver-Ham) #1. È il tipo di cose che, se voi mi avreste detto che avrei realizzato quando ho cominciato a disegnare, vi avrei risposto che siete matti. Ma l'industria funziona così, e la vita in generale, non sai mai cosa ci sia dietro l'angolo...”



Gianluca Reina
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