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Il futuro di Mark Millar

Intervistato da Newsarama, Mark Millar ha rivelato qualche dettaglio in più sui suoi progetti futuri, sui quali aveva già fatto ampie anticipazioni la scorsa primavera.
Vediamo i particolari per ogni titolo.

1985
La sceneggiatura per la miniserie, che avrebbe dovuto essere realizzata con un rivoluzionario metodo a base di fotografie e computer graphic, era già pronta alla fine dell'anno scorso. Dopo aver visto le tavole per il primo numero la Marvel ha tuttavia deciso che il risultato non era soddisfacente, ed ha deciso di riportare il tutto su binari più tradizionali.
La parte artistica è quindi stata affidata a Tommy Lee Edwards, disegnatore dal tratto realistico già all'opera su Bullet Points.
Come conseguenza, 1985, che avrebbe dovuto essere pubblicata quest'anno, non esordirà prima dell'estate 2007.
Parlando della trama, Millar ha confermato che la storia sarà ambientata nel mondo reale, quello in cui noi viviamo e in cui i supereroi sono solo personaggi a fumetti. A detta dello sceneggiatore si tratterà "di una storia horror sul primo contatto dell'umanità con i supereroi Marvel".

Kick-Ass



La miniserie disegnata da John Romita Jr. sarà il quarto e ultimo titolo della prima fase di Millarworld, la linea creator-owned inaugurata da Millar nel 2004. Anche in questo caso l'uscita, prevista per il 2006, è stata posticipata fino alla prossima primavera. La periodicità dovrebbe essere quindicinale.
Millar ha per l'occasione indetto un'asta di beneficenza, il cui vincitore avrà l'onore di vedere il proprio nome utilizzato per il protagonista della mini.

Millarworld Phase II
I ritardi accumulati da Millar, dovuti ad una recente ricaduta dopo i seri problemi di salute dello scorso anno, si ripercuoteranno anche sui nuovi titoli della sua linea personale. Le nuove serie non vedranno la luce prima della prossima estate, e non usciranno contemporaneamente, bensì una dopo l'altra. Per ora l'unico titolo confermato resta American Jesus, seguito di Chosen.

Altri progetti Marvel
Una volta terminato Ultimates, Millar e Bryan Hitch avevano inizialmente in programma di tornare a lavorare insieme con un nuovo progetto creator-owned ad ampio respiro, intitolato The Initiative e in gestazione già da tempo. Ma visto l'impegno extra richiesto dalla conclusione di Ultimates a da Civil War, e considerato soprattutto che l'idea di base di The Initiative è stata poi utlizzata proprio in Civil War, i due hanno deciso di lasciare perdere.
Realizzeranno invece una run di lunghezza imprecisata per una testata Marvel già esistente. L'annuncio ufficiale dovrebbe arrivare a gennaio, l'esordio vero e proprio non prima di fine estate.

Le proposte per Blade (con Richard Corben) e Ghost Rider (con John Romita Jr.) sono state entrambe rifiutate dalla Marvel, che aveva già deciso il rilancio dei due personaggi con altri team creativi.

Lo scrittore ha invece confermato la serie in 36 episodi di cui aveva parlato ad aprile. Si tratterà del grande evento Marvel del 2008, al cui confronto, secondo Millar, Civil War sembrerà una produzione indie. Con questo nuovo lavoro Mark si aspetta di superare le cinquecentomila copie vendute a numero, stracciando il già stupefacente record dell'attuale crossover Marvel.

King and Country
Ad agosto uscirà anche questo volume, che sarà il titolo di lancio per una nuova linea di graphic novel pubblicata da un grosso editore "tradizionale" (non di fumetti).
King and Country sarà un dramma politico basato su una serie televisiva creata dallo stesso Millar l'anno scorso. L'edizione sarà cartonata e con pagine dipinte.

In conclusione, Mark Millar riafferma il suo amore per la Casa delle Idee e, pur lasciando aperta la porta alla DC, per i cui personaggi ha moltissime idee in testa, non intende lasciare la Marvel almeno finché Joe Quesada ne sarà l'Editor-in-Chief.



Daniele Sacco
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