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Brancaccio e la mafia a fumetti

Brancaccio è uno dei quartieri più periferici e degradati di Palermo, ancora più tristemente noto quando accostato ai nomi di boss mafiosi come Guttadauro o a vittime di mafia come Padre Puglisi.
E' sugli scaffali delle fumetterie da qualche giorno Brancaccio - storie di mafia quotidiana, edito da Beccogiallo Editore, e firmata da Giovanni Di Gregorio (Dampyr, Dylan Dog) e Claudio Stassi, che conoscete grazie al suo blog ospitato da ComicUs.
Lo sceneggiatore parla ai microfoni della rivista elettronica dell'università di Palermo, Ateneo, di come il progetto avrebbe dovuto incentrarsi inizialmente sulla figura di Padre Puglisi. "Volevamo essenzialmente raccontare la storia, la vita, di un quartiere, e di persone che diventano vittime delle loro stesse azioni," racconta Di Gregorio, "Padre Puglisi però aleggia per tutto il racconto: la storia è ambientata nel 1994, l’anno della sua morte, e inoltre il messaggio che vuole trasmettere è che la mafia è nemica del progresso, della vita." Lo scrittore parla anche dell'opera come "un fumetto di denuncia, perché contiene un messaggio chiaro: la gente deve assumere consapevolezza su quello che la mafia rappresenta quotidianamente. Ma è anche un documentario, perché racconta fatti realmente accaduti, raccolti anche dall’esperienza diretta, e ricuciti in una nuova cornice narrativa di fiction."
Eccovi alcune pagine del libro, che gli autori presenteranno all'imminente Lucca Comics.



Marco Rizzo
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