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Nuvole di Carta intervista Castellini

Riceviamo dall'organizzazione di Nuvole di Carta un'intervista inedita a Claudio Castellini, che, ricordiamo, sarà presenta alla manifestazione salentina nei giorni 26 e 27 di agosto.
All'interno dell'intervista vi segnaliamo un piccolo scoop: l'autore racconta che sta lavorando ad una miniserie per la DC Comics con protagonisti Superman e Batman. Maggiori dettagli in futuro.

Ecco qui il testo integrale dell'intervista/comunicato, a firma di Biagio Valerio:

Claudio Castellini: solo quarant’anni ma già da tempo nel gotha del fumetto mondiale. C’è chi ha detto, del resto, che è il più americano dei disegnatori di Nathan Never. Se le sue tavole portassero in fondo la firma di John Buscema probabilmente sarebbero in pochi ad accorgersi dell'errore. Il suo tratto realistico, "muscoloso", appariscente, pieno di “sense of wonder”, piace molto alle nuove generazioni di appassionati che adorano la sua interpretazione di Batman, Superman, Spiderman, Thor, Wolverine e Conan. E’ giusto così, allora?

“Quella di Dylan Dog, per il quale ho disegnato la Casa infestata e Horror Paradise, e ancor di più quella di Nathan Never, del quale ho realizzato il primo numero e, soprattutto, la creazione grafica – esordisce l’artista romano - sono state esperienze entusiasmanti e, se mi concedete il termine, sperimentali. Il pubblico italiano, infatti, si è trovato davanti nel tipico formato bonelliano, quello di Tex per intenderci, un fumetto abbastanza rivoluzionario per il disegno dinamico ed anatomico e per un'impostazione della pagina più esplosiva che cercava di andare oltre i ristretti spazi della tipica gabbia con le classiche sei vignette. Come in un fumetto supereroistico, appunto”.

E’ evidente, dunque, che dal trampolino della Bonelli, l’artista avrebbe fatto il grande salto verso gli States: il suo pennello viene presto ambito da diverse case editrici a stelle e strisce. Ma la grande sorpresa è dietro l’angolo.

“Iniziai la mia collaborazione con la Marvel - dice l'autore- come copertinista della serie Fantastic Four Unlimited e con la graphic novel di Silver Surfer Dangerous artifacts, la mia opera più complessa e ambiziosa che mi fruttò il premio Yellow Kid, proseguendo poi con molteplici copertine e progetti tra i quali un numero di Spider-Man e la miniserie Conan e la creatura dei boschi dedicata al celebre barbaro di Robert E.Howard, recentemente riedita tra I Classici del Fumetto di Repubblica. Poi altre esperienze con una breve storia della Dark Horse che ricevette una nomination all'Eisner Award, l'oscar del fumetto americano, e la storia su Darth Vader dedicata all'universo di Guerre Stellari. Successivamente riprendo i contatti con la Marvel con altre copertine e poi una storia speciale: gli ultimi anni di Wolverine”.

E così un altro colosso di carta cade sul suo foglio bianco di Castellini: il più amato mutante degli X-Men, protagonista di una storia attesa dai lettori di tutto il mondo. Infine, e arriviamo ai giorni nostri, i miti realmente assoluti, indistruttibili, inossidabili: Batman e Superman. Dopo tante esperienze professionali, Castellini prova ancora emozione nel disegnare personaggi così conosciuti e amati, chino sul tavolo da lavoro?

“Naturalmente – esclama - la passione non è mai diminuita né credo che succederà mai. Inoltre, quando hai a che fare con due icone come Batman e Superman è impossibile non provare un emozione nel cercare di dare una interpretazione grafica che possa essere consegnata alla memoria di tutti i numerosi fans”.

E' vero che presto avremo una sorpresa riguardo a chi colorerà le copertine?

“Sì – conferma – effettivamente la novità è che, non avendo il tempo di curare la colorazione, ho proposto alla DC Comics una mia allieva molto dotata alla quale affidare il lavoro: si tratta di Noemì Vicens Serra e sono convinto che si sentirà parlare di lei in futuro”.

Quante pagine riesci a disegnare in una buona giornata di lavoro?

”Non so quanti disegnatori possano esprimersi... al plurale in termini di produzione giornaliera – commenta l’artista – io riesco a fare una pagina completa ogni due giorni, uno per il disegno a matita e l'altro per le rifiniture a china”.

Parlando dal punto di vista lavorativo: su che cosa ti piace, o ti piacerebbe mettere le mani?

”Ho sempre scelto di accettare ogni singola storia realizzando il mio sogno di disegnare anche solo per una volta ogni personaggio che ho amato da ragazzo – spiega – e credo che la mia produzione si distingua per la varietà più che per la quantità. Credo ormai di aver messo le mani su tutti i personaggi che più desideravo interpretare graficamente ma ci sono sicuramente sempre nuove sfide da affrontare”.

Com’è la vita da “prigioniero” dei fumetti?

”I miei ritmi? A volte spaventosi. In questo momento sto iniziando una miniserie di Superman e Batman e già le “deadlines” si fanno troppo vicine con gli americani della DC Comics alle calcagna. Mi alzo tutti i giorni alle 8 circa e lavoro ininterrottamente, salvo la pausa per il pranzo, fino alle 23. La notte esco un po’ per vedere che vita c’è in giro... ecco perché mi hanno dato da disegnare le storie del pipistrello: condivido anche il suo stile di vita notturno! Ma non cambierei nulla di quello che faccio, perché per quanto a volte questo lavoro ti obblighi a sostenere duri ritmi fuori dal calendario e da ogni orario d'ufficio, io adoro questo mestiere, è quello che ho sempre desiderato fare. Mi considero fortunato di averlo potuto scegliere e di continuare a vivere il sogno di essere... l’italiano che fa volare Superman!”

E sabato e domenica lo farai volare sul cielo e sul mare verdeazzurri del Salento?

Certamente – conclude – non vedo l’ora di abbracciare i tanti fans dei supereroi in questo lembo così lontano della nostra splendida Italia: solitamente vado a San Diego in occasione della convention mondiale del fumetto e ho un po' trascurato luoghi molto più vicini. Voglio salutare con questa riflessione in attesa di incontrare i ragazzi pugliesi: il fumetto, o i comics che dir si voglia, uniscono, aiutano a socializzare e a liberare la fantasia, insegnano a leggere, a sognare e a essere amici. Nel lontano Salento come nella lontanissima San Diego... Superman vola per tutti!”



Biagio Valerio



Andrea Antonazzo
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