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Grossi ritardi per Civil War

La Marvel ha annunciato ufficialmente martedì scorso che il quarto e il quinto numero della miniserie camipone di incassi Civil War subiranno consistenti ritardi.
Civil War 4, che sarebbe dovuto uscire mercoledì scorso, slitta infatti al 20 settembre, mentre il numero 5, atteso per il mese prossimo, non raggiungerà i negozi prima del 15 novembre.
Come conseguenza, anche alcuni albi strettamente legati agli eventi della mini principale saranno posticipati: si tratta di The Amazing Spider-Man 535, 536 e 537, Fantastic Four 540, 541 e 542, Civl War: Frontline 6, 7, 8, 9 e 10, Punisher War Journal 1 e 2.

Il ritardo è dovuto alla scelta da parte della casa editrice di mantenere un'uniformità artistica per l'intera serie, rinunciando quindi ad affiancare un secondo disegnatore a Steve McNiven, scelta che avrebbe consentito a quest'ultimo di recuperare il ritardo accumulato in questi primi mesi.

Lo scenggiatore Mark Millar, ha appreso la notizia il giorno stesso dell'annuncio, e sul forum di Millarworld si è detto felice che la Marvel non abbia seguito il recente esempio della DC (che su Infinite Crisis ha affiancato più disegnatori a Phil Jimenez per riuscire a rispettare le scadenze), e abbia invece deciso di puntare sulla continuità, mantenendo inalterato il team creativo. Non si tratta d'altronde di una novità per la Casa delle Idee, che già con Ultimates aveva dimostrato di preferire ritardi, anche pesanti, all'opzione di alternare Bryan Hitch con altri artisti. Millar ha anche rimarcato che, pur essendo abbastanza veloce, McNiven ha avuto troppo poco tempo per preparare la serie, avendo inziato a lavorarci solo un mese e mezzo prima dell'uscita del primo numero.

Anche Joe Quesada è poi intervenuto sulla questione nel suo settimanale appuntamento con "Newsarama": da un lato si è scusato per aver diffuso l'annuncio ufficiale solo all'ultimo momento, il giorno prima della data di uscita prevista, ma dall'altro ha difeso la leggitimità della decisione, anche in previsione della futura edizione in volume, che non potrà che trarre giovamento dall'omogeneità così garantita alla miniserie.



Daniele Sacco
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