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Wolverine Saudade <font color=red>Errata Corrige</font>

Errata Corrige:
Contrariamente a quanto segnalato su Anteprima 178, l'uscita del volume non è più prevista per settembre ma slitta a data da destinarsi.


Vi lasciamo al comunicato stampa e alla prima immagine a colori da Wolverine Saudade, progetto di cui vi abbiamo parlato ampliamente su queste pagine negli scorsi mesi. Il volume uscirà il 7 settembe, un cartonato di 48 pagine a 9 €.

Comunicato Stampa

Se il fumetto americano mainstream continua ad affascinare la scena internazionale a quasi 70 anni dalla creazione del primo supereroe (Superman in Action Comics 1 del giugno 1938), allora è vero che il mito del superuomo è un autentico fenomeno di costume tanto affascinante quanto eterno, la cui logica supera di gran lunga la semplice immagine dell’eroe in costume dotato di superpoteri. Molto legati ai codici della narrazione sequenziale “made in America”, al dinamismo e alla grafica audace tipica della cultura “comics”, i nuovi autori di fumetti sfuggono alle regole. Asserire che gli autori della nuova corrente franco-belga traducono oggi nei loro lavori le esperienze, le sensazioni, le emozioni vissute grazie a improbabili ipervitaminizzati, non è però azzardato.

Quasi da 10 anni, Panini Comics offre al pubblico la possibilità di riscoprire l’Universo Marvel in tutto il suo splendore e dà la possibilità a tutte le generazioni di lettori di vibrare al ritmo delle icone della celeberrima casa editrice newyorkese. Ma, oltre al desiderio di portare i lavori originali americani nel vecchio continente, abbiamo l’ambizione di andare ancora più lontano nel colorato mondo degli eroi Marvel, immaginando come potrebbe essere la Casa delle Idee rivista e corretta dai più grandi autori europei. Così è nata l’ambizione di lasciare agli autori la possibilità di attingere alle proprie esperienze, alle proprie emozioni, alla propria passione e alle proprie influenze per arricchire la vita degli eroi Marvel di un sapore tipicamente europeo. Scegliendo di far collaborare autori con orizzonti, sensibilità ed esperienze grafiche diverse, ci muoviamo su due piani diversi contemporaneamente: innanzitutto sul piano della diversità, per offrire una chiave di lettura innovativa e un approccio diverso all’universo Marvel conosciuto; e poi, sul piano dell’originalità, permettendo ai lettori di ritrovare ambienti tipici dell’Europa nel mondo degli eroi Marvel classici.

È quasi un sogno avere Jean-David Morvan e Philippe Buchet come ambasciatori di questa nuova etichetta. Creatori della celebre fantacollana Sillage pubblicata da Delcourt, questi due autori aprono le danze con una storia di Wolverine, la vecchia volpe degli X-Men. Autore eclettico, sceneggiatore prolifico, genio della narrazione, inventore di universi ricchi e coerenti, Jean-David Morvan è senza ombra di dubbio uno degli scrittori più innovativi del fumetto di questi ultimi 15 anni. Oltre a Sillage, il cui successo continua a crescere dal lancio della serie nel 1998, Morvan ha firmato alcune opere essenziali nella biblioteca dell’appassionato di fumetti. Citiamo, in particolare, HK (Glénat), Al Togo (Dargaud), Meka (Bengal), TDB (Delcourt), Zorn & Dirna (Soleil), Troll (Delcourt) e più recentemente 3 et l’Ange (Dargaud), Ronces (Humanoides) ed Helldorado (Casterman). A coronamento di una (ancora giovane) carriera già invidiabile, sin dal 2004, Morvan ha ripreso in mano con la collaborazione dell’amico Manuera le avventure di Spirou & Fantasio per Dupuis. Insieme, hanno lanciato il titolo nelle parti alte delle classifiche degli albi più venduti. Inizialmente illustratore indipendente, Philippe Buchet si fa le ossa nel campo del fumetto su Nomad (Glénat) con Morvan e Savoia, nel 1994, prima di passare alle avventure a colori della brillante Nävis, personaggio centrale della saga galattica Sillage e musa di numerosi fumettisti dilettanti. Disegnatore preciso, ma allo stesso tempo energetico ed elegante, Buchet sa disegnare talmente bene che paragonarlo a qualcuno sarebbe un’impresa inutile.

Con Wolverine: Saudade Morvan & Buchet si ispirano alla realtà dura delle zone popolari brasiliane e imbarcano il mutante in una trasferta selvaggia dalla quale non uscirà indenne. Tra bambini di strada troppo giovani per dettare legge, bande organizzate, un guaritore temibile e una ben strana divinità locale, Logan deve arrendersi all’evidenza: nel paese della samba, la vita umana non vale molto ma la passione è a fior di pelle.



Profili degli autori


Jean-David MORVAN

Nato a Reims nel novembre 1969, Jean-David Morvan si appassiona in giovane età alla fantascienza. Dopo aver frequentato l’istituto Saint-Luc e, nel 1989, l’Accademia di Belle Arti sempre a Bruxelles per ricevere una formazione nel campo del disegno, trova presto la sua strada come sceneggiatore di fumetti. Ancora animato dalla stessa passione per la fantascienza, dà vita con i disegnatori Philippe Buchet e Sylvain Savoia a una prima opera chiamata Nomad, per Glénat nel 1994. Continuando quindi la sua collaborazione con Philippe Buchet, scrive Sillage per Delcourt nel 1998. Fiore all’occhiello della linea Néopolis, Sillage s’impone ben presto come uno dei best-seller dell’editore parigino. Con le due serie Nävis e Le Chroniques de Sillage, Morvan e Buchet esplorano altre sfaccettature del mondo di Sillage in compagnia di vari disegnatori e illustratori. Autore fecondo e prolifico, Morvan ha firmato circa 80 opere, tra cui Troll (insieme a Sfar e Boiscommun) per Delcourt, H.K. con Trantkat per Glénat (pubblicato qualche anno fa da Panini/Cult Comics), Al Togo con Savoia per Dargaud, Merlin con Sfar sempre per Dargaud; e Le Cycle de Tschai con Li An, La Mandiguerre con Tamiazzo, Tutti Frutti con Trantkat, Sept Secondes con Parel, Trop Bonheur con Lejeune, Meka con Bengal e Lord Clancharlie con Delestret, tutti per Delcourt. Più recentemente, ha scritto le nuove avventure di Spirou & Fantasio in tandem con Munuera per Dupuis.


Philippe BUCHET

Nato a Juniville (nelle Ardenne) nel maggio del 1962, Philippe Buchet abbandona il liceo per lanciarsi nel mondo dell’illustrazione a Parigi. Dopo una serie di commissioni, riesce a ottenere il lavoro di storyboard artist per il cinema. Si trasferisce quindi a Reims dove conoscerà, tramite un’agenzia di comunicazioni, Morvan. Da questo incontro nasceranno prima Nomad, pubblicato per Glénat nel 1994, e soprattutto Sillage, uno stupefacente racconto di fantascienza che lo porterà agli onori del festival di Solliés nel 1998 con il premio di miglior colorista. Nello stesso anno, Buchet ritrova Morvan con La Quete des résponses, una serie a fumetti per la rivista Dragon. Quindi co-sceneggia, sempre con Morvan due spin-off di Sillage: Navis e Les Chroniques de Sillage. Con uno stile “crossover”, allo stesso tempo energico e aggraziato, ricco e preciso e ispirato a svariati movimenti grafici, Buchet è impareggiabile nel rendere memorabili scene di battaglia, concepire vascelli, macchine e equipaggiamenti incredibili e nel mostrare la sua eroina nelle pose più sexy…


Marco Rizzo
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