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Neil Gaiman su Absolute Sandman

Tempo fa vi parlammo dell'edizione "assoluta" dell'opera a fumetti più nota di Neil Gaiman. Recentemente, alla Wizard World di Philadelphia, è stato mostrato un esempio della ricolorazione (che vi abbiamo proposto qui). Gaiman ha colto l'occasione ed ha risposto, sul suo blog, ad alcune domande dei fan inerenti a questo ambizioso progetto. Eccole a seguire.


Chi supervisiona la nuova colorazione e chi la sta effettuando?

Danny Vozzo si sta occupando dei numeri 1-8, 17 e 18. Lee Loughridge, invece, di Casa di bambola (9-16). E' stato supervisionato da Karen Berger, dall'editor del progetto "Absolute", Scott Nybakken e dal sottoscritto.

Le nuove tavole sono ricavate dai disegni e gli inchiostri originali?

No. La maggior parte delle tavole originali sono state vendute 17 anni fa. Abbiamo solo alcune pagine, anche se per fortuna abbiamo trovato un bel pò di fotocopie che mi erano state mandate per le correzioni (ai tempi della prima uscita, ndr) e alcuni disegnatori avevano fotocopie pulite di alcune pagine. Ci sono solo poche pagine, nel sedicesimo numero di Sandman, in cui le linee nere lasciano un pò a desiderare. Scommetto che gli originali spunteranno fuori non appena uscirà Absolute Sandman volume 1.

Credi che la nuova colorazione rappresenti meglio la tua visione originale o quella dei disegnatori? E' una questione di tecnologia?

Sì, a tutte e tre le domande. La tecnologia originale implica che con ogni nuova ristampa, su carta più chiara e inchiostri più netti, peggiora. A quei tempi non c'era mai nè danaro nè tempo per sistemare qualcosa e le cose venivano fuori semplicemente com'erano, a volte a discapito della storia. Andando avanti, siamo passati alla colorazione al computer e la tecnologia ha gradualmente fatto cose migliori. Provate a paragonare Preludi e Notturni con le Eumenidi, semplicemente dal punto di vista del colore, e vedrete cosa intendo dire.

Absolute Sandman sarà la tua versione definitiva quanto alla colorazione?

Spero proprio di sì. Forse tra 30 anni la tecnologia sarà talmente avanzata che dovremo rifarlo, ma probabilmente non lo sarà.



Carlo Del Grande

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