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Laboratorio cinematografico in carcere ad Agrigento

Comunicato Stampa
I.C. “S. Quasimodo”- CTP per l’EDA
Agrigento
Progetto “Laboratorio cinematografico: il corto”
a.s. 2004/05

SCUOLA CARCERARIA

Classe III C (3 piano SX- reparto di Alta Sicurezza)
a cura della Prof.ssa Ginetta Gambino

GLI ANGELI DEL CORTILE

Libera riduzione da

Adriano Sofri, Isabella e Sergio Staino, Gli angeli del cortile,Torino, Einaudi, 2003

Un gruppo di detenuti racconta il proprio disagio attraverso la metafora degli angeli custodi “penitenziari” che condividono con i loro custoditi la vita carceraria.

Le immagini mostrano alcuni aspetti della condizione del recluso allo scopo di attrarre l’attenzione dello spettatore su un mondo oscuro dove si muovono esseri umani emarginati dal resto della società, quasi invisibili, eppure “persone” capaci di slanci di solidarietà, desiderosi di ricostruire i "fili" sociali spezzati col reato e potenzialmente in grado di essere recuperati a pieno titolo.

Gli “attori”

Il gruppo di detenuti ha partecipato alle varie fasi del lavoro con grande entusiasmo e totale disponibilità, mostrando capacità di collaborazione fra loro e con gli operatori, senso di responsabilità e rispetto delle regole. Ciascuno di loro ha vissuto questa esperienza con la speranza di riuscire a lanciare un messaggio importante a chi, estraneo alla realtà carceraria, forse non considera abbastanza che al di là, al di sopra di qualsiasi reato commesso c’è un essere umano con le sue fragilità ma anche con il valore assoluto di ogni persona.

Gli “esperti esterni”: regista, cineoperatore, fonico, fotografo di scena.

Questo lavoro non ha avuto solo una valenza didattico-formativa, ma si è proposto di più: contribuire ad abbattere le barriere, soprattutto mentali, che separano il carcere dalla città.

Proprio in ragione di questo, ci si è avvalsi della professionalità di un documentarista sensibile, FABIO DE VECCHI, per curare la regia, di due giovani operatrici, CHIARA VULLO e ESTER SPARATORE per le riprese, il sonoro e il montaggio, e infine dello scatto magico di TANO SIRACUSA in qualità di fotografo di scena ma anche di prezioso consigliere per cogliere la migliore luce possibile nelle inquadrature e nella soluzione di innumerevoli problemi spesso legati alle location assai ristette in cui sono avvenute le riprese.



Andrea Antonazzo
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