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Carlo Alberto Montori

Carlo Alberto Montori

Un prequel per Monster & Co.

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La Pixar aveva rivelato l'anno scorso che Monsters & Co. avrebbe avuto un seguito nel giro di poco tempo, previsto nello specifico nelle sale americane per il 2 novembre 2012; ancora nessun dettaglio era però stato svelato finora sulla trama di questo secondo film.

In questi giorni sono trapelati i primi dettagli, e con essi la scoperta che il film sarà un prequel: vedremo infatti gli studi di Mike e Sulley all'università della paura, dove i due personaggi si sono incontrati per la prima volta trasformando un'iniziale rivalità in una forte amicizia. Il film sarà scritto e diretto da Pete Docter, autore e regista del primo Monsters & Co. e di Up.

Guerra in stop-motion a Oz

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"Il mago di Oz" sembra vivere un momento di particolare interesse per quanto riguarda gli adattamenti: da 7 anni il successo del musical teatrale "Wicked" non accenna a diminuire né a Broadway né a Londra, oltre ad essere in produzione una miniserie televisiva e cinque diversi film che affrontano l'universo creato da L. Frank Baum con un approccio differente. A questi si aggiunge ora un nuovo lungometraggio animato diretto da Mike Johnson, ex-assistente di Henry Selick su The Nightmare Before Christmas e James e la Pesca gigante, oltre ad aver co-diretto con Tim Burton La Sposa Cadavere: Oz Wars sarà girato in stop-motion e racconterà una trama avventurosa rivolta anche agli spettatori più cresciuti, grazie a situazioni cupe, sexy e pericolose.

La casa di produzione Vanguard non ha ancora annunciato nessuna data di riferimento, per cui sarà necessario attendere qualche anno prima di vedere Dorothy alle prese con streghe combattenti, creature mostruose ed arti marziali.

Il nuovo studio di Henry Selick

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Henry Selick, regista di film come Nightmare Before Christmas, James e la pesca gigante (disponibile da oggi in Italia in Blu-ray Disc) e Coraline e la porta magica, ha aperto da qualche mese un nuovo studio d'animazione chiamato Cinderbiter Productions. Un annuncio che lo stesso Selick ha pubblicato per cercare collaboratori spiega abbastanza chiaramente la direzione che vuole intraprendere:
"Cinderbiter è una nuova compagnia di stop-motion la cui missione è quella di creare film spaventosi e di qualità per persone giovani, con un team ridotto ma unito, i cui membri si guardino le spalle a vicenda. Alla lavorazione della prima produzione di Cinderbiter con Henry hanno aderito membri veterani come l'animatore Eric Leighton (The Nightmare Before Christmas, Il Regno di Ga'Hoole - La leggenda dei Guardiani) e l’llustre production designer Lou Romano (Gli Incredibili, Up)."

Al momento Cinderbiter è ancora al lavoro per completare la storia del loro primo film Shademaker, per cui difficilmente potremo vedere il prodotto finito sul grande schermo prima di 3-4 anni.

Animation History #23: Paperino nel mondo della matemagica

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matemagica

Come abbiamo già visto nell'analisi di Eyes in outer space, la seconda metà degli anni '50 è per Walt Disney un periodo nel quale mettere l'animazione al servizio dell'educazione, attraverso il concetto di edutainment che vuole insegnare ai bambini (ma non solo) divertendo.
Nel giugno del 1959 si mette al servizio di questo filone di produzioni anche Paperino, la cui serie di cortometraggi era ferma da più di 2 anni; il personaggio disneyano più popolare dell'epoca è infatti il protagonista di Paperino nel mondo della matemagica, mediometraggio di 25 minuti uscito al cinema prima del film live-action "Darby O'Gill e il re dei folletti".
Ovviamente il simpatico personaggio piumato non è il conduttore, fatto che avrebbe snaturato il personaggio, ma è piuttosto il soggetto "ignorante" che assieme allo spettatore si addentra all'interno nel mondo della matematica, guidato dalla voce del narratore.

Nei primi istanti vediamo Paperino, vestito da esploratore, entrare in scena in un ambiente astratto caratterizzata dalla presenza di un sentiero composto da cifre; pochi istanti e scopriremo che il sentiero è composto da una bizzarra matita con occhi e gambe, una creatura che sembra uscire dal disneyano Alice nel paese delle meraviglie di pochi anni prima.
È solo l'inizio di un percorso che attraversa diversi aspetti della matematica, mostrandone l'applicazione in contesti piuttosto differenti: le frazioni sono spiegate attraverso la musica (della quale vengono illustrati i fondamenti), mentre la geometria è analizzata osservando l'architettura e la fisionomia umana. La sequenza più divertente dell'intero corto si svolge su una scacchiera, dove Paperino cerca di destreggiarsi tra la logica matematica che regola il gioco, trovandosi però sballottato dalle pedine come l'Alice di Carrol, addirittura assumendone le sembianze. Come la matematica si può applicare ai giochi è ulteriormente mostrato osservando le mosse di un giocatore di biliardo, ripreso in live-action, alle prese con la carambola a tre sponde. Per concludere ci si addentra nella caotica mente di Paperino, dove scopriamo che le forme e le linee possono comporre ogni oggetto presente sul pianeta, se la fantasia sfrutta al meglio gli elementi a disposizione per inventare nuovi orizzonti per il futuro.

La varietà delle tematiche affrontate fa dubitare che la matematica sia il vero centro del mediometraggio; in realtà la matematica è "solo" un perfetto filo conduttore che permette di spaziare tra argomenti abbastanza distanti tra loro, garantendo una buona varietà nel corso dell'opera. Questa eterogeneità e la simpatia del protagonista contribuiscono a fare di Paperino nel mondo della matemagica uno dei prodotti educativi Disney più riusciti, divertente quanto denso di concetti da apprendere; non è quindi strano il successo che ha avuto in patria come in Italia, ottenendo nel nostro Paese diverse edizioni home video, onore più unico che raro per i prodotti Disney di edutainment.
Questo mediometraggio detiene anche il primato di primo cartone Disney ad essere stato trasmesso a colori in televisione, nella prima puntata del programma "The Wonderful World of Color" nel 1961.

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