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Carlo Alberto Montori

Carlo Alberto Montori

La fine di Dragon Ball Kai

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Per celebrare il 20° anniversario dell'anime di Dragon Ball, due anni fa cominciò su Fuji TV Dragon Ball Kai, una serie animata che ripropone la saga di Goku e compagni a partire dall'avvento di Radish sul pianeta Terra, per proseguire a un ritmo più rapido rispetto alla serie originale aggiungendo anche e una nuova colonna sonora ed effetti visivi adatti agli standard odierni.

La scorsa settimana però è andato in onda il 98°esimo episodio, con il quale si conclude Dragon Ball Kai; non è la lunghezza che era stata prestabilita per l'anime, ma molto probabilmente è stata imposta l'interruzione a causa di ascolti insufficienti.
L'ultimo episodio trasmesso ha mostrato il ritorno di Trunks nel suo futuro dopo la conclusione del Cell Game; per questa brusca conclusione Dragon Ball Kai rimarrà privo dell'intera saga di Majin Bu. Gli autori e i doppiatori della serie confidano che un giorno ci possa essere l'occasione di terminare questa "versione riveduta e corretta" dello storico anime.

Novità sul futuro Disney

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Sembra che in queste settimane si stiano smuovendo le acque agli studi Disney, soprattutto per quanto riguardo un futuro non troppo prossimo. Vediamo quali novità e quali cambiamenti potrebbero influenzare i film che vedremo sul grande schermo tra qualche anno.

Nathan Greno e Byron Howard, i due registi di Rapunzel, hanno annunciato di essere al lavoro su un nuovo film d'animazione: "Adoriamo lavorare assieme. Quando lavori su questi film così a lungo e così intensamente, una volta completati all'improvviso non c'è più nulla da fare; è come la sindrome del nido vuoto, il tuo ragazzo se n'è andato di casa. Vedi registi dedicare un anno, un anno e mezzo alla ricerca del prossimo progetto al quale dedicarsi. Così, circa otto mesi fa ci siamo detti 'Non riduciamoci così, assicuriamoci di avere qualcosa che bolle in pentola'. Abbiamo presentato sei idee a John Lasseter e lui ci ha detto 'Questa idea è grande, quest'altra idea è grande. E se le fondeste tra di loro?'. Quello che avrà in comune con Rapunzel saranno le scene d'azione, i personaggi memorabili e l'emozione di un mondo che non avete mai visto prima. Sarà qualcosa davvero selvaggio, come nulla è mai stato fatto finora".

Intanto sembrano esserci nuovi progetti per un altro soggetto coinvolto in Rapunzel, l'animatore Glen Keane (celebre per aver animato, tra gli altri personaggi, Ariel, Aladdin, la Bestia e Tarzan): Keane è stato il principale responsabile della tecnica d'animazione del film e inizialmente era anche il regista del progetto, anche se ha dovuto tirarsi indietro per problemi di salute. La Disney però non gli ha dato, soprattutto in fase di promozione del film, il giusto riconoscimento per il lavoro svolto e si vocifera che l'artista non abbia preso molto bene questo trattamento; sembra addirittura che Keane abbia incontrato alcune persone della Dreamworks, prendendo in considerazione di entrare a far parte dello studio. Si tratterebbe in poco tempo del secondo artista dalla forte impronta stilistica, dopo Chris Sanders (Lilo & Stitch, Dragon Trainer), che passa dalla Disney alla Dreamworks; questa tendenza parrebbe una conferma delle voci di corridoio secondo le quali all'interno degli studi Disney molti artisti non siano più soddisfatti come in passato, soprattutto per la minore libertà artistica loro concessa.

In questi giorni giunge anche la notizia che il film animato basato su Mondo Disco (di cui vi avevamo già parlato) non si farà più alla Disney; l'ostacolo principale che ha fermato il progetto basata sulla saga di romanzi di Terry Pratchett sembra essere un problema di diritti, dato che molti altri soggetti possiedono già i diritti di adattamento dei libri ambientati a Mondo Disco. Il fallimento di questo progetto getta un'ombra preoccupante sull'animazione 2D in casa Disney, dato che questo era l'unico film animato in cantiere che avrebbe dovuto essere realizzato con la tecnica tradizionale dopo Winnie The Pooh - Nuove Avventure nel Bosco dei Cento Acri.
Per un progetto che se ne va però, ecco arrivare un nuovo progetto: anche se non c'è ancora nulla di ufficiale, pare che alcuni artisti Disney stiano proponendo alla dirigenza un lungometraggio cinematografico che abbia per protagonisti Topolino, Paperino e Pippo; l'eccezionale trio è stato protagonista di numerosi cortometraggi nei quali hanno vissuto rocambolesche avventure come acchiappafantasmi, pulitori di orologi e molto altro ancora, arrivando addirittura a sconfiggere un gigante in un episodio a loro dedicato all'interno del film Bongo e i tre avventurieri.
Negli anni '90 c'erano stati due film tratti dalle rispettive serie televisive (Zio Paperone alla Ricerca della Lampada Perduta da Ducktales, In Viaggio con Pippo da Ecco Pippo!), ma i personaggi classici Disney non hanno più avuto altri momenti di gloria sul grande schermo; quanto di più si avvicina sono i due mediometraggi Il Canto di Natale di Topolino (proiettato prima de Le Avventure di Bianca e Bernie) e Il Principe e il Povero (proiettato prima di Bianca e Bernie nella Terra dei Canguri).
Il trio composto da Topolino, Paperino e Pippo ha anche avuto una recente avventura nel film I Tre Moschettieri, pensato e prodotto però unicamente per il mercato home video. Forse nei prossimi anni finalmente potremo vedere, dopo più di 75 anni dall'uscita di Biancaneve e i sette nani, un lungometraggio dedicato ai tre più celebri personaggi Disney? Incrociamo le dita.

Recensione Rango

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Negli ultimi anni diversi registi di fama mondiale hanno temporaneamente abbandonato il cinema live-action per dedicarsi ad opere animate, tra i quali i nomi più noti sono Luc Besson, Wes Anderson e Zack Snyder; i motivi di questa tendenza forse derivano dalla maggiore libertà che permette il campo dell'animazione, sia dal punto di vista produttivo che per la possibilità di portare sullo schermo elementi difficilmente ricreabili con riprese dal vivo.
Dopo aver raggiunto la fama mondiale con i tre film della saga "Pirati dei Caraibi", anche Gore Verbinski si concentra su un progetto animato, così elaborato da richiedere una lavorazione durata quasi quanto quella dell'intera trilogia piratesca. In realtà il passaggio è stato breve, da Jack Sparrow a un altro spavaldo vagabondo: il camaleonte Rango, che condivide col suo predecessore l'anima (e la voce) dell'attore Johnny Depp.

Il camaleonte di Verbinski a differenza dei suoi simili ha difficoltà a mimetizzarsi assumendo il colore dell'ambiente circostante, ma la sua natura da attore lo porta a sopravvivere in un determinato contesto simulando la personalità più adatta per non risultare fuori luogo. Così, quando si ritrova accidentalmente catapultato nel deserto, per ambientarsi nella classica cittadina di provincia immersa nel nulla Rango si finge un abile giustiziere; per un caso fortuito il goffo rettile riesce a sconfiggere l'aggressivo rapace che soggioga gli abitanti del centro abitato di Polvere, i quali decidono di nominarlo all'istante sceriffo.
Questo è l'incipit di Rango, uno dei rari esempi di film animati di genere western (ricordiamo Fievel Conquista il West e Mucche alla Riscossa) nel quale si possono ritrovare tutti gli elementi caratteristici del genere, con citazioni più o meno esplicite di Sergio Leone e Clint Eastwood per arrivare fino ad autori e opere che potranno essere riconosciute solo dagli appassionati più esperti. Straniero conscio delle "regole" del Far West, Rango si avventura nella cittadina di frontiera con la stessa consapevolezza e la stessa sbruffonaggine del Marty McFly di "Ritorno al Futuro - Parte III"; come lui però, cerca di sostenere un personaggio che la sua goffaggine gli rende difficile sostenere, risultando così maldestro nei suoi tentativi di mantenere una parvenza di coraggio.
Fin dall'inizio della vicenda l'odissea di Rango è accompagnata da un quartetto musicale di gufi che, un po' narratori un po' coro da tragedia greca, annunciano l'avvicinarsi dell'incombente dipartita del protagonista; nonostante questa ombra minacciosa, il camaleonte tenta di risolvere il problema della mancanza di acqua che rischia di mettere fine alla popolazione di Polvere. Questa situazione si traduce in un'analisi di come inseguire il progresso può decretare la scomparsa di realtà rurali come la cittadina di Polvere; lo stesso avviene anche sul piano metacinematografico, con una riflessione di quanto negli ultimi anni il genere western stia gradualmente andando verso l'oblio, rinviato grazie a qualche titolo isolato come Rango o il candidato all'Oscar dei fratelli Coen "Il Grinta". Grazie a queste tematiche, inserite sottopelle senza essere ostentate in modi che avrebbero facilmente appesantito la pellicola, Rango è un film apprezzabile anche dal pubblico più adulto, senza trascurare le gag slapstick e i personaggi bizzarri che sanno divertire anche gli spettatori più giovani. L'unico appunto che si potrebbe fare alla sceneggiatura è una seconda parte un po' prolissa, laddove con una decina di minuti in meno il film sarebbe risultato ancora più efficace.

Tecnicamente le animazioni sono una gioia per gli occhi così come il character design, una perfetta fusione tra realismo ed estetica cartoon; si tratta dell'esordio al timone di un intero film animato per la Industrial Light & Magic, società di effetti speciali e computer grafica con più di 30 anni di esperienza nel cinema, da "Guerre Stellari" ad "Avatar".
La cinepresa virtuale sfida i limiti della fisica, mostrando evidentemente quanto Verbinski si sia divertito a utilizzare anche inquadrature e movimenti di camera che non avrebbe potuto ricreare dal vivo; tutto però non è un mero virtuosismo registico ma punta ad aumentare l'epicità dell'avventura e l'atmosfera da western che inevitabilmente richiama alla mente la regia di alcuni classici del genere.
A tutto ciò contribuisce in maniera massiccia la colonna sonora di Hans Zimmer, un perfetto mix musicale dalle influenze più disparate: dalle sonorità di Ennio Morricone a "Ringo" di Adriano Celentano, raggiungendo il picco più folle in una spassosa versione della "Cavalcata delle Valchirie" suonata coi banjo.

Rango è un film intelligente che trasuda amore per il cinema, in particolare per il western che qui vuole essere recuperato e nobilitato attraverso un sapiente utilizzo degli stilemi del genere; se Quentin Tarantino avesse mai diretto un film d'animazione, forse non sarebbe stato poi così differente dall'opera di Verbinski.
Anche se i tempi sono precoci per parlare di Oscar, viene difficile pensare che qualche altro titolo d'animazione nel corso del 2011 possa utilizzare il mezzo cinematografico in modo così originale e profondo; io punto già da ora sul camaleonte vincente, staremo a vedere da qui a un anno cosa succederà...

Teaser trailer per Il Gatto con gli Stivali

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PussBoots_posterVi abbiamo mostrato ieri il trailer di Kung Fu Panda 2; il 2011 però ha in serbo un altro film realizzato da Dreamworks Animation, ovvero lo spin-off della saga di Shrek Il Gatto con gli Stivali. Previsto per il 4 novembre negli USA (anche in versione 3D e IMAX), la pellicola raggiungerà gli schermi italiani il 16 dicembre.
Antonio Banderas tornerà a dare la voce al protagonista felino (nella versione originale e in quella italiana), accompagnato da altri doppiatori VIP come Salma Hayek, Zach Galifianakis e Billy Bob Thorton.

Qui sotto potete vedere il trailer italiano del prequel che narrerà le avventure del Gatto con gli Stivali prima dell'incontro con Shrek e Ciuchino; non ci sono scene tratte dal film, ma una presentazione del personaggio che fa intuire la fedeltà al racconto originale e i toni fiabeschi che saranno adottati dalla Dreamworks Animation.

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