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Carlo Alberto Montori

Carlo Alberto Montori

Nuovo film di Fullmetal Alchemist: il trailer

  • Pubblicato in Toon

FMA_posterLa prima serie animata di Fullmetal Alchemist aveva una trama che differiva dal manga di Hiromu Arakawa, con gli autori dell'anime costretti a proseguire le vicende dopo aver raggiunto la pubblicazione della versione cartacea; a conclusione della storia è stato realizzato il film Il Conquistatore di Shamballa, uscito nei cinema giapponesi nel 2005.
Nel 2009 è cominciato Fullmetal Alchemist: Brotherhood, nuova serie animata che ha ripercorso la trama dei due fratelli Elric seguendo più fedelmente il manga. Ora è giunto il momento di un nuovo film di Fullmetal Alchemist, previsto nelle sale nipponiche per il prossimo 2 luglio; non è ancora stato annunciato ufficialmente ma probabilmente questa nuova opera si baserà sulla serie Brotherhood, di cui riprende anche il character design, ma essendo ambientato cronologicamente in mezzo alle avventure già raccontate potrebbe essere coerente anche con quanto raccontato nella prima serie animata.

In Fullmetal Alchemist: Milos no Sei-Naru Hoshi (Le Sacre Stelle di Milos) Alphonse ed Elric viaggiano fino alla Terra di Milos, per catturare un criminale evaso; sul loro percorso incontrano Julia Crichton, una ragazza che agisce per l'organizzazione antigovernativa Black Bat, dopo aver assistito da bambina al massacro dei propri genitori ad opera dell'esercito di Amestris. Ad arricchire ulteriormente la loro avventura contribuisce la presenza di Melvin Voyager, un alchimista rinnegato fuggito proprio dalle carceri di Amestris.
Il soggetto è stato scritto della stessa Arakawa, mentre la regia è stata affidata a Kazuya Murata (Code Geass: Lelouch of the Rebellion, Eureka Seven); le animazioni dello Studio Bones sono invece state supervisionate da Kenichi Konishi (My Neighbors the Yamadas, Tokyo Godfathers).
Qui sotto potete vedere un trailer, nel quale si sentono le note degli Arc-en-ciel, gruppo musical che contribuirà alla colonna sonora di questo film dopo aver già composto per Fullmetal Alchemist la seconda opening della prima serie e alcuni brani per Il Conquistatore di Shamballa.

Animation History #35: Elliott il drago invisibile

  • Pubblicato in Focus

Petes_Dragon_posterTredici anni dopo Mary Poppins e sei anni dopo Pomi d'ottone e manici di scopa, gli studi Disney propongono al loro pubblico un terzo lungometraggio girato in tecnica mista, fondendo attori e personaggi animati. O meglio, un personaggio animato, dato che l'unico elemento di tutto il film non ripreso dal vivo e il drago Elliott, l'animale da compagnia del bambino protagonista della storia; Elliott ha la facoltà di diventare invisibile e nell'idea originaria non compare mai nel film, ma gli animatori Disney insistono perchè possa apparire almeno nel finale della pellicola, ottenendo poi la sua presenza nella pellicola per ben 22 minuti.
La storia proviene da un racconto breve scritto da Seton I. Miller and S.S. Field, i cui diritti sono acquistati dalla Disney negli anni '50 per inserirlo in un episodio di un programma televisivo; il progetto non si concretizza e così una ventina d'anni dopo Elliott il drago invisibile si trasforma in un lungometraggio cinematografico.

Il protagonista è Peter, un bambino orfano sfruttato malamente dai suoi genitori adottivi, una famiglia di selvaggi campagnoli bifolchi; riesce a scappare da loro grazie all'aiuto di Elliott, il suo amico drago che lo accompagna e lo protegge. Una volta liberatisi, Peter ed Elliott arrivano nella cittadina di Passamaquoddy, dove il bambino cerca di ambientarsi anche se la presenza del drago gli crea qualche problema: Elliott infatti è abbastanza goffo ed ingombrante, per cui rischia di fare disastri e far scoprire la sua presenza, mentre in paese alcuni loschi figuri per il proprio tornaconto vogliono mettere le mani su questo drago di cui si vocifera.
Peter farà amicizia con la figlia del guardiano del faro trovando così un'altra persona fidata; quando però il faro si guasta, sarà Elliott a impedire che una nave si schianti sul molo riaccendendo la luce con la sua fiamma, evitando la catastrofe e rivelando così la sua esistenza all'intera comunità che lo vede come un salvatore.

Elliott il drago invisibile è un film mediocre, di certo non può vantare un post nell'olimpo delle migliori pellicole Disney. I personaggi sono abbastanza banali e caratterizzati superficialmente, le interpretazioni non sono memorabili, la trama segue un cammino abbastanza prevedibile e le numerose canzoni sono tutti motivetti abbastanza piacevoli ma che si dimenticano facilmente a pochi minuti dall'ascolto. Il difetto principale è il ritmo della narrazione, dato che gli eventi si susseguono in modo stiracchiato lasciando passare troppo tempo in mezzo ai punti fondamentali della trama, senza inserire nulla di così avvincente da giustificare la lunghezza del film. Da questo punto di vista negli anni si è cercato di rimediare più volte: la durata originaria durante le prime proiezioni sul grande schermo era di 134 minuti, ridotti poi a 121 minuti in una versione successiva, a 105 minuti per l'home video e a 92 minuti per i passaggi televisivi. Insomma, gli stessi artisti Disney si sono resi conto che il film aveva bisogno di essere tagliuzzato in più parti per alleggerire passaggi noiosi.
C'è però un elemento positivo: il drago Elliott. Animato da Don Bluth, la grossa creatura verde attira a sè le simpatie dello spettatore più di quanto possa fare tutto il resto del cast, con un'espressività che riesce a compensare il suo mutismo ed eleva all'interno della pellicola tutte le sue scene in cui compare.
Elliott il drago invisibile è la prima opera cinematografica d'animazione Disney alla quale non ha contribuito nessuno dei Nine Old Man, primo segnale di una nuova era che stava per cominciare. Nonostante il successo non eccezionale, il film è comunque gradevole per gli spettatori più giovani; questo peculiarità può essere uno dei motivi per cui la pellicola gode il primato di essere stata la prima ad essere venduta in videocassetta negli Stati Uniti.

Niente serie animata per Lupin III

  • Pubblicato in Toon

Solo qualche giorno fa vi avevamo comunicato tempestivamente la notizia di un nuovo anime dedicato al ladro gentiluomo creato da Monkey Punch. Si trattava di un annuncio eccezionale, perchè rivelava la produzione di una nuova serie televisiva di Lupin III a 16 anni dalla conclusione della terza serie, dopo la quale sono stati prodotti esclusivamente film, special TV o OAV.

L'emittente giapponese NTV ha prontamente rettificato la notizia che si stava diffondendo sul Web, con toni che andavano oltre la voce di corridoio considerandola ormai un dato di fatto; si è trattato in realtà di un fraintendimento dato che l'anime in onda il prossimo autunno sarà "solo" un nuovo special televisivo.
Continua così l'appuntamento annuale con Lupin III, disillundendo le speranze dei fan che speravano di poter vedere un nuovo prodotto seriale dedicato al ladro dalla giacca rossa.

Prime animazioni della nuova serie di Last Exile

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Un paio di mesi fa lo Studio Gonzo ha annunciato una seconda stagione per l'anime Last Exile, che sarà trasmessa in Giappone entro la fine del 2011, a 8 anni di distanza dalla serie originale. Il titolo sarà Last Exile - Fam, The Silver Wing ed è attualmente in lavorazione da parte dello stesso staff che aveva creato i primi 26 episodi.

La trama racconterà un conflitto tra la Federazione di Hades e il Regno di Turan, guerra scaturita per il possesso di Exile, probabilmente la stessa nave generazionale al centro della vicenda della prima stagione.
All'Anime Expo che si terrà a Los Angeles a inizio luglio l'anime sarà presentato in anteprima; nel frattempo potete vedere il video qui sotto che contiene le prime animazioni di questa seconda serie, mostrando alcune vecchie e nuove conoscenze.

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