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Gennaro Costanzo

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La fine della ragione, recensione: la distopia di Roberto Recchioni contro l'oscurantismo

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Una volta terminata la lettura de La fine  della ragione, il nuovo lavoro di Roberto Recchioni - qui in veste di autore unico - per l’esordio di Feltrinelli Comics, l’idea che emergeva era quella di una critica fin troppo diretta alla attuale società. Perché l’opera, che porta all’estrema conseguenza alcune sacrosante riflessioni, non ha nessun tipo di filtro ed esprime la sua critica senza compromessi, senza metafora alcuna, in una maniera quasi didascalica, come se si trattasse di un articolo di giornale. Mentre ci riflettevo, per puro caso mi è capitato di leggere su Facebook una news riguardante la Nasa e, di conseguenza, alcuni commenti all’articolo di gente che invitava gli altri a “svegliarsi” e a non crede a quello che veniva raccontato. E così, una sfilza di persone, fra complottasti e terrapiattisti, mettevano in dubbio alcuni aspetti e alcune conquiste scientifiche reali, contrapponendo le loro opinioni ai fatti e accusando, in pratica, la Nasa di mistificazione. Questo mi ha permesso di vedere La fine della ragione in un’altra prospettiva e a capire l’intento di Recchioni: il tempo delle metafore è finito.

Recchioni La fine della ragione tav1

È innegabile come l’avvento dei social network abbia avuto alcuni risvolti negativi fra cui quello di livellare in alcuni casi il grado di cultura generale verso il basso, come se il tasto “commenta” fosse un obbligo e non un invito a dialogare con gli altri, a dire la nostra su ogni cosa, anche su quelle di cui non sappiamo nulla. Il guaio è che questo ha creato una legittimazione dovuta anche da chi sfrutta e incoraggia con posizioni popolustiche questo modo di fare portando all’assioma “uno vale uno”. Per questo, si pretende di parlare di scienza e medicina come esperti del settore, seppur non ne abbiamo nessuna competenza, e a tutelare la nostra posizione difendendola come libera opinione. La conseguenza è quella di negare verità scientifiche, storiche o culturali, con movimenti popolari che attecchiscono sempre di più grazie anche a politici che, per di cavalcare lo scontento, l'indignazione, aizzano la "gggente" contro il sistema, di conseguenza contro la cultura, portando a un ribaltamento di verità pericoloso.

Recchioni La fine della ragione tav2

Recchioni narra, dunque, le vicende di un distopico futuro possibile, in cui i movimenti populistici riescono a respingere il sapere, a confinare la scienza letteralmente in profondità, sottoterra, dove un nucleo di studiosi è ancora in cerca della verità. Nel passato ci si immaginava un futuro in cui la scienza e il sapere avrebbero dominato, invece l’attuale situazione sembra far presagire a un nuovo oscurantismo, a un nuovo Medioevo. In questo scenario, una madre sfida il mondo intero, o meglio la volontà popolare, per salvare sua figlia e chiedere aiuto ai medici.

Recchioni La fine della ragione tav4

Come sottolineavamo in apertura, l’esposizione della vicenda pecca in alcuni frangenti di didascalismo, specie dove le pagine sono occupate interamente da scritte fatte a penna, come se si trattasse di un quaderno. Anche l’intreccio risulta abbastanza lineare e alcuni aspetti, come la sopraccitata presenza di tavole scritte a mano e diverse splash-page sembrano, più che una scelta stilistica, suggerire una certa velocità di lavorazione. Tuttavia, proprio la sua schiettezza, mescolata a una narrazione veloce, fanno si che l’intento dell’autore venga centrato appieno.
Lo stile artistico di Recchioni, si rifà molto a quello autoriale anni ’70 e ’80 che mescola in una interessante miscela elementi di Andrea Pazienza a quelli di Go Nagai, con un gusto e un risultato del tutto personale che ricorre spesso a tecniche e colorazioni totalmente differenti a seconda dell'esigenza.
Il risultato finale è un libro feroce e imperfetto che, come un assolo rock, sa essere potente e graffiante, toccando le giuste corde emotive.

Deadpool 2: il trailer con Cable in italiano, poster e sinossi

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Mentre siamo in attesa dell'uscita di Deadpool 2, la Fox ha diffuso online alcuni interessanti contenuti rigurdanti il film, ovvero un trailer dedicato a Cable, la sinossi e un nuovo poster. Trovate tutto qui di seguito.

"Dopo essere sopravvissuto a un attacco bovino quasi fatale, uno sfigurato chef (Wade Wilson) lotta per realizzare il suo sogno di diventare il barista più cool di Mayberry, cercando di far fronte al suo perduto senso del gusto. In cerca di un po' di pepe per la vita, così come di un condensatore di flusso, Wade deve combattere i ninja, la yakuza e un branco di cani sessualmente aggressivi, mentre viaggia in giro per il mondo per scoprire l'importanza della famiglia, dell'amicizia e del sapore - trovando un nuovo gusto per l'avventura e guadagnandosi l’ambita tazza di caffè World’s Best Lover."

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David Leitch (John Wick) dirigerà Deadpool 2 su sceneggiatura di Rhett Reese e Paul Wernick, già scrittori della precedente pellicola. Simon Kinberg, Lauren Shuler Donner e lo Ryan Reynolds produrranno la pellicola.
Nel cast Ryan Reynolds, Zazie Beetz (Domino), Josh Brolin (Cable), Jack Kesy, nei panni del villain principale, Shioli Kutsuna, Julian Dennison, Leslie Uggams (Blind Al), Morena Baccarin (Vanessa), Brianna Hildebrand (Testata Mutante Negasonica) e Stefan Kapicic (Colosso). Il film sarà al cinema dal 18 maggio 2018.

Bonelli e Lucky Red annunciano il telefilm dalla serie Il Confine di prossima pubblicazione

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Lucky Red e Sergio Bonelli editore hanno annunciato di aver unito le proprie forze per un nuovo progetto dal titolo Il Confine, per creare una serie tv e una a fumetti ad opera di Mauro Uzzeo e Giovanni Masi.
Ecco quanto dichiarato:

“È per me e per tutta la Lucky Red un grande onore poter collaborare con una casa editrice che rappresenta in tutto il mondo un’eccellenza italiana” – dichiara Andrea Occhipinti – “Da Tex a Dylan Dog, il nome Bonelli è associato a pagine che tutti noi abbiamo sfogliato e amato, a personaggi che hanno divertito e appassionato generazioni di ragazzi e di adulti. Il mondo e le atmosfere creati da Uzzeo e Masi sono affascinanti, destinati a lasciare un segno. Raramente ho letto una storia così coinvolgente e moderna: sono convinto che possa coinvolgere una platea molto vasta.”

"Una nuova importante tappa si aggiunge oggi al grande percorso iniziato da tre anni a questa parte alla ricerca di un solido dialogo tra la Sergio Bonelli Editore e i più importanti protagonisti del settore multimediale.” – dichiara Davide Bonelli – “Una grande sfida per la Casa editrice e per il suo universo di fantasia che ora può contare sulla collaborazione con la nota e riconosciuta realtà diretta da Andrea Occhipinti e nella forza della nuova opera realizzata da Mauro Uzzeo e Giovanni Masi. Sergio Bonelli Editore è felice di affiancare un così avvincente tassello ai suoi riconosciuti eroi dell'Avventura a fumetti che hanno appassionato diverse generazioni.”

Star Wars: i creatori di Game of Thrones al lavoro su nuovi film con nuovi personaggi

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Lucasfilm ha annunciato che i creatori della serie HBO Game of Thrones, David Benioff e D.B. Weiss scriveranno e produrranno una nuova serie di film di Star Wars, separata sia dalla degli Skywalker sia dalla trilogia precedentemente annunciata e in via di sviluppo dal regista Star Wars: Gli Ultimi Jedi Rian Johnson.

"David e Dan sono alcuni dei migliori narratori in circolazione", ha detto Kathleen Kennedy, presidente della Lucasfilm. "La loro padronanza di personaggi complessi, di storie profonde e mitologie coplesse aprirà nuove strade e spingerà coraggiosamente Star Wars in modi che trovo incredibilmente eccitanti."

"Nell'estate del 1977 viaggiammo in una galassia molto, molto lontana, e da allora la abbiamo sempre sognata", hanno detto Benioff e Weiss. "Siamo onorati dall'opportunità, un po' terrorizzati dalla responsabilità, e così entusiasti di iniziare non appena la stagione finale di Game of Thrones sarà completa."

Nessuna data di uscita è stata fissata per i nuovi film dallo studio, e al momento non sono state annunciate date di uscita ufficiali oltre alla premiere del 2019 di Star Wars: Episodio IX.

(Via SHH)

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