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Spider-Man collection 15: La saga del costume alieno - parte 1, recensione

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L'uscita di Venom, film dedicato al celebre nemico di Spider-Man, inventato a fine anni '80 da David Michelinie e Todd McFarlane e già apparso sul grande schermo in Spider-Man 3, capitolo conclusivo della trilogia di Sam Raimi, ha permesso a Panini Comics di rispolverare, col 15° volume della collana da libreria Spider-Man Collection, un ciclo di storie dell'Arrampicamuri forse non rivoluzionario, ma di certo entrato nel novero delle storie leggendarie del personaggio, poiché per la prima volta ha introdotto quello che diventerà uno dei motivi ricorrenti nelle storie dell'eroe più amato della Casa delle idee: il cambio di costume.

Chi si accosta all’Uomo Ragno dopo aver visto le sue recenti avventure cinematografiche targate Marvel Studios, potrebbe pensare che Spidey abbia cambiato per la prima volta il suo costume  per effettuare un aggiornamento della sua attrezzatura; in realtà la storia originale è ben diversa e molto più inquietante. La Saga del costume alieno nacque nel 1984; in quel periodo alla guida della Marvel c'era Jim Shooter che, spinto dalla volontà di stupire i lettori (e anche per consolidare un accordo commerciale con una nota catena di produzione di giocattoli), decise di dare vita ad un evento di grandissima portata, capace di coinvolgere tutti i personaggi  dell’universo Marvel, Uomo ragno compreso. Prese così vita il primo grande crossover della casa editrice, ovvero Secret Wars, in cui tutti i supereroi e supercriminali della Terra furono trasportati sul mondo del dio spaziale Arcano, per scontrarsi in una guerra senza esclusione di colpi, destinata a cambiare le vite di molti di loro. Per l’Uomo ragno, il cambiamento si tradusse nella distruzione del suo costume e nel ritorno a casa con una nuova uniforme che, all’apparenza, sembrò un grande miglioramento per il suo equipaggiamento, ma in realtà si rivelò essere una terribile minaccia.

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Le storie presenti nel volume iniziano proprio dove finisce Secret Wars: un Peter stanco per le avventure appena vissute sul pianeta dell'Arcano, torna sulla terra col dott. Connors, e porta con sé il costume alieno. Si presenta così alla sua città con un look totalmente rinnovato e si appresta a riprendere le fila della sua vita, dovendosi ancora abituare alle nuove capacità del suo costume.
Mentre cerca di scoprire cosa può fare la sua nuova tuta, Peter affronta diverse mortali minacce come Jack lanterna, Hobgoblin (del quale non si conosce ancora l'identità, ma che continua a scalpitare per accumulare potere, minacciando pesantemente l'incolumità di Harry e Mary Jane), lo Spettro rosso, La Rosa e Puma, personaggio qui alla sua prima apparizione e destinato a dare parecchio filo da torcere al nostro negli anni a venire. Ma il Ragno ancora non sa che la minaccia più grande è quella a lui più vicina, che si presenta sotto la forma di un inerte ed utile strumento, ma che in realtà lo sfrutta per soddisfare i propri bisogni: si tratta del costume alieno, del quale il nostro scoprirà la vera natura grazie alla sua amicizia con i Fantastici Quattro.

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Anche sul fronte degli affetti, i problemi non mancano: mentre in Peter crescono i dubbi riguardo la sua relazione con la Gatta Nera, che gli tiene nascosto un oscuro segreto e sembra preferire sempre la vita avventurosa di Spider-Man a quella più tranquilla di Peter Parker, ritorna in scena la sua eterna fiamma, Mary Jane Watson, la quale in questo ciclo di storie si riavvicina molto al nostro eroe, facendogli alcune rivelazioni che cambieranno per sempre il loro rapporto e ponendo le basi per il concretizzarsi del loro amore in futuro. Zia May, intanto, non approva alcune decisioni che Peter prende in ambito lavorativo, creando una piccola crepa nel loro rapporto, da sempre di ferro.

Al timone della serie c'è un Tom Defalco ancora lontano dal diventare direttore editoriale della Marvel, ma perfettamente a suo agio nel ruolo di scrittore e coadiuvato da Ron Franz, il suo più fidato braccio destro, col quale ha co-creato molti personaggi, quali Silver sable, Puma, Thunderstrike e Spider-Girl e dal bravo Rick Leonardi, che di li a poco avrebbe legato indissolubilmente il suo nome a quello di un'altra versione di Spidey: Spider-Man 2099.
Da segnalare la presenza di un racconto autoconclusivo scritto e disegnato da Bob Layton, fumettista famoso negli anni '80 per la saga della guerra delle armature di Iron Man, che affronta il tema dell’identità segreta dei supereroi: una piccola chicca, che non stona all'interno dell'opera complessiva e arricchisce il già corposo volume, mostrando la versione dell'Arrampicamuri di uno dei più importanti fumettisti degli anni 80.

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Con Amazing Spider-Man 252-263, l'Uomo Ragno adotta per la prima volta un look totalmente diverso, dark e meno scanzonato: questa innovazione sicuramente ebbe un grande impatto sui fan -anche se  non tutti apprezzarono la trovata, nonostante i richiami della Marvel alla tradizione, come la copertina del numero 252, che omaggia chiaramente Tha Amazing Fantasy 15, centrando così l'obbiettivo della casa editrice di innovare il proprio personaggio di punta, esplorando strade mai battute.
La qualità di questo ciclo di storie, pur essendo di inferiore a quella dei capolavori di fine anni '80, che di li a poco sarebbero stati pubblicati nel panorama fumettistico americano, non va sottovalutata. Infatti, l'arco narrativo del costume nero, che sarà presentato per intero con il sedicesimo volume di Spider-Man Collection, oltre ad essere assolutamente godibile e piacevole (per quanto leggero), mostra il più riuscito cambio di costume dell’eroe, un espediente narrativo riproposto ciclicamente, che ha permesso di mostrare, nel corso degli anni, tantissime e diverse versioni dell'eroe più iconico della Casa delle idee. Inoltre, il cambio di costume permise, sul momento, di attribuire al personaggio un design più oscuro ed in linea con le ambientazioni che di li a poco sarebbero fiorite nelle storie degli eroi Marvel e, negli anni successivi, ha fornito lo spunto per la creazione di molti antagonisti del nostro eroe, come Venom e Carnage, diventati in pochissimo tempo popolarissimi tra i fan.

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La Marvel rilancia Friendly Neighborhood Spider-Man

  • Pubblicato in News

Marvel Comics ha annunciato il ritorno della serie Friendly Neighborhood Spider-Man. Prevista per il 2019, questa nuova testata sarà scritta da Tom Taylor (X-Men Red, Injustice) per i disegni di Juann Cabal (All-New Wolverine, X-23) e sarà incentrata su Peter Parker mentre cerca di bilanciare la sua vita da supereroe con quella personale.

La serie avrà un taglio molto più "micro", come dichiara lo stesso Taylor, al suo esordio sul personaggio, mostrerà non solo le vicende dell'eroe ma anche quelle personali di Peter nel suo condominio.

Friendly Neighborhood Spider-Man #1 sarà nei negozi dal gennaio 2019.

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Nuovo trailer per Spider-Man: un nuovo universo

  • Pubblicato in Toon

Sony Pictures Animation ha diffuso un nuovo trailer del film animato Spider-Man: Into the Spider-Verse (Spider-Man: un nuovo universo). Potete vederlo qui di seguito.

Spider-Man: Un Nuovo Universo racconta le vicende del teenager di Brookyn Miles Morales e delle infinite possibilità del Ragno-Verso, dove più di una persona può indossare la maschera. Il filmè diretto da Bob Persichetti, Peter Ramsey e Rodney Rothman su una sceneggiatura di Phil Lord e uscirà il 20 dicembre al cinema.

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Amazing Spider-man: Renew your vows... o come fare pace con “One More Day”

  • Pubblicato in Focus

Quel pasticcio chiamato “One More Day”

Nell’ultra sessantennale storie editoriale di Amazing Spider-Man esiste un solo anno zero riconosciuto unanimemente da tutti i lettori: “One More Day”. Senza scendere troppo in dettagli basti dire questo: nel 2007 Joe Quasada, editor-in-chief della Marvel dal 2000, riuscì finalmente a portare a compimento il diabolico piano di azzerare l’universo narrativo di Peter Parker, permettendo agli autori di dare un nuovo impulso al personaggio, un Brand New Day, come venne battezzato il nuovo corso. La continuity venne azzerata e lo status quo originale del personaggio, che tra le varie cose aveva svelato pubblicamente la sua identità segreta, ripristinato. Dopo un arco narrativo di sole quattro storie Peter Parker era di nuovo un celibe squattrinato che faceva fatica a sbarcare il lunario ogni mese. Come fu possibile tutto questo? Semplice, annullando il matrimonio tra Peter Parker e l’amore della sua vita: Mary Jane Watson.
Sembra nulla scriverlo dieci anni dopo, ma quel matrimonio durava dal 1987, era passato attraverso “Venom”, “L’ultima caccia di Kraven” e addirittura la “Saga del Clone”. Insomma, era letteralmente un’istituzione. Le critiche furono feroci ovunque, ma non ci fu nessun ripensamento: Peter e Mary Jane non erano più marito e moglie.

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Il battleworld “Renew Your Vows”

A questo punto della storia è necessario fare un balzo in avanti di otto anni, precisamente all’evento del 2015 chiamato Secret Wars la cui storia comprende l’esistenza dei cosiddetti Battleworld, veri e propri mondi che si riferiscono a saghe, realtà differenti e versioni alternative dei personaggi Marvel.
Una in particolare di queste realtà balza agli occhi di tutti i fan dell’Arrampicamuri: “Renew Your Vows”, o “Conferma le tue promesse”, e si presenta con una copertina che fa sgranare gli occhi.
È tutto vero.
Otto anni dopo Peter Parker e Mary Jane sono di nuovo insieme sulla copertina come una coppia e, incredibile a dirsi, Peter regge sulle spalle una graziosa bimba dai capelli rossi, che la storia racconta chiamarsi Annie, la loro figlia.
I nomi degli autori poi: Dan Slott e Adam Kubert, il quale non è solo l’autore della copertina (per la quale esistono svariate deliziose variant), ma anche di tutti i disegni.
Insomma, un sogno ad occhi aperti per quanti portano ancora ben visibili le cicatrici di One More Day.
Ma di cosa tratta Renew Your Vows? Quale storia racconta? Tutto viene spiegato nella prima vignetta:

In a perfect world, this was how it was always meant to be.
In un mondo perfetto, questo era quello che avrebbe sempre dovuto essere.

Peter e Mary Jane sono sposati, innamorati, hanno una figlia di nome Annie e cercano di far quadrare le loro vite in un contesto non propriamente sereno. Il mondo in cui si muovono i personaggi infatti è una realtà distopica in cui Regent, il cattivo di turno introdotto poi anche nella continuity ufficiale Marvel, ha soggiogato tutta la comunità supereroistica costringendo i pochi rimasti (tra cui il nostro Peter) a nascondersi.
I quattro numeri di questo primo ciclo raccontano di come l’Arrampicamuri, per proteggere sua moglie e sua figlia (che ha i suoi stessi poteri), si trovi costretto ad indossare nuovamente il costume e ad usare tutti i suoi sforzi ed il suo ingegno per combattere questa grandissima minaccia.

Pur non volendo svelare alcun dettaglio della saga, in modo da permettere ai lettori di goderne a pieno, è possibile comunque fare alcune considerazioni. Ad esempio, possibile che all’interno del titolo vi sia un doppio senso? Se da un lato è palese come a rinnovare i propri voti sia Peter che dopo aver appeso le ragnatele al chiodo decide di assumersi nuovamente le proprie responsabilità, da un altro lato esiste forse un’ulteriore chiave di lettura.
L’aspetto più controverso di One More Day, al di là della sua conclusione, risiede nell’atteggiamento di Peter che tutto fa tranne che far fronte alle proprie responsabilità.
Questa realtà, la realtà di Renew Your Vows, è quella in cui Peter non è venuto meno al principio che lo ha sempre guidato, ossia che da un grande potere derivano grandi responsabilità. Un principio messo da parte per mere esigenze di copione quando tutto è stato azzerato, ma che è palesemente in conflitto con la natura stessa del personaggio.
Insomma, è possibile considerare Renew Your Vows come un’ammenda della Marvel nei confronti del pasticcio creato con One More Day?
Difficile avere conferme ufficiali in merito, sempre che ce ne possano essere, ma è di supereroi che si sta parlando, perciò il presupposto è che tutto è possibile!

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La serie regolare

Il responso di pubblico della prima miniserie di quattro numeri è stato tale da spingere la Marvel a creare una nuova serie denominata appunto Amazing Spider-man: Renew Your Vows (ancora in corso di pubblicazione), nell’ambito dell’iniziativa editoriale denominata Marvel Now.

Inizialmente scritta dal veterano Gerry Conway e disegnata da Ryan Stegman, la serie viene estrapolata dal contesto Secret War e diventa sostanzialmente la narrazione della realtà alternativa in cui la famiglia Parker, in toto, ha iniziato a combattere il crimine.
Il piglio di Conway rende la lettura estremamente piacevole, a partire dalla prima storia con un dialogo surreale in cui Mary Jane strilla nell’auricolare di Peter (che sta combattendo contro lo Scorpione):

Peter! Come Home Now! We have a code green! I repeat. Code green!
Peter! Torna subito a casa! Abbiamo un codice verde! Ripeto. Codice verde!

per il quale lasciamo al lettore il divertimento di capire a cosa si riferisca.

Tutta la serie si muove su queste corde, strizzando l’occhio a formule ben rodate, tanto che a qualcuno il fatto che il primo nemico affrontato dalla famiglia Parker sia l’Uomo Talpa suonerà alquanto… Incredibile!
L’idea insomma è decisamente quella di trovarsi a casa, per quanto alternativo, l’universo in cui i personaggi si muovono è quello che ben conosciamo, fatto di eroi (X-mMen ed un Wolverine in versione professore) e di nemici (qualcuno ha parlato di simbionti?).
Il Peter Parker padre è quello che tutti si aspettano: responsabile, maturo, apprensivo, ma pur sempre friendly neighborhood ed anche mamma Mary Jane, nella veste non poi così inedita di Spinnerette, fa la parte del leone (o Tigre, che suona forse meglio), infine la piccola Annie, forte dei suoi poteri ragneschi e dell’insolenza dettata dall’età (mette tutti a sedere, a partire dal grande Spider-man) è la spezia intorno alla quale l’intera portata viene cucinata.

Unica nota stonata in tutta questa confezione: i costumi femminili. Se nel corso della prima miniserie questi erano volutamente raffazzonati ed al servizio della storia, l’estetica dei costumi della serie regolare è veramente scarsa. Impensabile che una ex top model ed ora stilista come Mary Jane Watson possa avere un gusto talmente scarso per il suo costume e, soprattutto, per quello di sua figlia. Per quanto madre Mary Jane è e rimane un esemplare simbolo di forza e bellezza e quel costume basato su una culotte a ragnatela non rende per nulla giustizia al suo personaggio, soprattutto se confrontato alle varie donne ragno avvicendatesi nel corso degli anni.
Ma questo è forse l’unico difetto di una serie che vale certamente la pena di leggere e collezionare.

Conclusione

Al di là dei patti con Mefisto, delle arzigogolate spiegazioni per giustificare scelte editoriali azzardate, ciò che stupisce di Renew Your Vows è la semplicità con cui la storia fluisce in maniera del tutto naturale.
Peter trae forza dal suo legame con Mary Jane ed Annie e questa forza viene tradotta nella sostanza di tutte le sue azioni. Pur rimanendo un essere umano fallibile, pieno di limiti e con tutti i problemi reali del caso (la spesa, la scuola, le bollette) non viene mai meno al voto promesso al compianto zio Ben: fare la cosa giusta.
Il matrimonio non costituisce un vincolo per il personaggio, non è, come Quasada ha sempre affermato, la cosa peggiore che possa capitare ad un super eroe. Tutt’altro. La lezione che Renew Your Vows insegna è che la cosa peggiore che può capitare ad un supereroe è solo… Un cattivo scrittore.

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