Arrivano novità circa la crisi che ha colpito la nuova pellicola sull'eroe gallico e di cui vi abbiamo parlato solo ieri. Secondo Europe 1, la americana Film Funds potrebbe intervenire con una offerta che a quanto pare sarà presentata presso la Corte Commerciale di Nanterre, la stessa che ha deciso la messa in liquidazione della Quinta Industries, la compagnia di post-produzione la cui chiusura potrebbe provocare un vero e proprio terremoto nel cinema francese.

La scesa in campo della Film Funds potrebbe però sbloccare la situazione: Christian Paris , vice presidente della compagnia californiana, ha detto a Europa 1 che l'offerta "si concentrerà sul completamento del lavoro che è in corso (.. .) in modo che questi film arrivino nelle sale cinematografiche in tempo".

Si prevede inoltre di "proporre ai produttori, nei contratti, la continuazione del loro lavoro"; la Film Funds inoltre si impegnerebbe a riprendere "parte del personale" della Quinta Industries.

Liu Weimin, portavoce del ministero degli esteri della Repubblica Popolare Cinese, ha dichiarato che l'attore Christian Bale è persona non grata nel paese, dopo il tentativo effettuato la scorsa settimana di visitare il dissidente Chen Guangchen.

"Se l'attore vuole fare notizia, allora non è benvenuto in Cina", ha dichiarato Weimin, confermando così come per l'attore di The Dark Knight Rises non sarà più consentito di mettere piede nel paese asiatico.

Un articolo di The Hollywood Reporter rivela che all'interno della Warner Bros. ci sarebbe una forte preoccupazione riguardo la voce di Bane, che già era stata indicata come problematica da comprendere dai vari giornalisti che avevano assistito al prologo di 6 minuti di The Dark Knight Rises, una incomprensione che ci sarebbe stata anche ieri, come riportato da alcuni post su twitter, dopo la visione del nuovo trailer.

Una fonte citata dal sito indica che i dirigenti della major sarebbero "spaventati a morte" dalla voce di Bane, e non vogliono che qualcosa possa manomettere le possibilità di un ennesimo successo cinematografico di Batman. Le stesse fonti dicono anche che alcuni alla Warner avrebbero suggerito a Nolan di cambiare il mix del suono, ma il regista, la cui autonomia è molto ampia soprattutto dopo il successo di Inception, avrebbe informato i dirigenti che ha in mente solo di alterare il suono un po', non di rielaborarlo completamente.

"Chris vuole che il pubblico partecipi piuttosto che servirgli tutto in maniera già pronta. Non vuole semplificare le cose. Dovranno schiacciare il pedale dell'acceleratore per riuscire a seguire il film", ha dichiarato una fonte che non ha voluto essere nominata.

Trentasei lungometraggi, tra cui il nuovo film sull'eroe gallico, Asterix & Obelix: God Save Britannia, sarebbero a rischio per via della imminente chiusura del gruppo Quinta Industries, una società di post produzione di proprietà di Tarak Ben Ammar, il quale ne detiene l'83% circa, mentre il 17% è della Technicolor .

Nei giorni scorsi la Corte Commerciale di Nanterre ne ha deciso la liquidazione, come ha riferito la FIC, la Federazione delle Industrie del Cinema francese, la quale si è mossa subito per cercare di ultimare le pellicole attualmente ancora in fase di post-produzione, tra cui il nuovo adattamento cinematografico diretto da Laurent Tirard: "Abbiamo fatto un inventario negli ultimi tre giorni identificando 36 film e dodici in post-produzione la cui premiere è prevista per la prossima settimana, e 24 le cui riprese dovrebbero finire presto, e inserendo la post-produzione nel successivo trimestre", ha dichiarato alla France Press Thierry de Segonzac, presidente della FIC che rappresenta tutte le aree tecniche cinematografiche d'oltralpe.

La Quinta Industries era in stato di insolvenza dall'inizio dello scorso settembre ed era stata posta in amministrazione controllata nel mese di novembre. Le difficoltà finanziarie sono legate al declino delle attivitò fotochimiche nella post-produzione.