Ultimo numero per uno di più interessanti e poliedrici fumetti italiani, il cui merito principale è stato proporre ai lettori un mix di fantascienza e fantasy epico, contaminato da chiare influenze giapponesi.
L’episodio, scritto dal suo creatore Federico Memola, cerca di dare un senso compiuto alla chiusura della serie concludendo la lunga trama di Atlantide, con Jonathan, Myriam e Jasmine impegnati nel salvataggio del professor Ronsac, rapito dall’Impero della Fenice e portato in una landa desolata in Nepal.

Memola imbastisce una sceneggiatura ricca di azione e con un ritmo narrativo serrato, che però risulta povera di introspezione e non aggiunge molto altro alla saga. Un episodio con uno sviluppo quasi a sé stante e dalla costruzione abbastanza convenzionale, che però contiene incipit di futuro sviluppo (nei prossimi albi speciali), alcune buone idee (l’appartamento-fortezza teletrasportato) ed un pathos drammatico che sfocia in un finale che spiazza i lettori.

Buona la performance grafica di Massimo Dall’Oglio, il cui tratto pulito ed orientaleggiante ricorda molto lo stile di Yoshihisa Tagami nel manga Grey.

Continua la riproposta da parte della Black Velvet dell'opera completa di Haruka Inui.
Stavolta tocca alla Guerra delle regine, atipica sortita nel fantasy del maestro nipponico di umorismo ed erotismo. Ma è un fantasy "diverso", contaminato da feticismi, come la fascinazione per i piedi o per le regine sadomaso. Sono infatti queste regine dominatrici, a cavallo dei loro schiavi sessuali, a sfidarsi in uno scontro all'ultima perversione.

È un volume dove, come in un videogioco, le protagoniste affrontano una serie di avversari fino al classico salvataggio finale della principessa: non sta di certo nell'originalità o nella complessità dell'intreccio il punto di forza della storia, che punta invece sull'umorismo demenziale dell'autore e su una visione goliardica e allegra del sesso.

Una piacevole riproposta per i fan dell'autore, in un pregevole formato

Uno dei cavalli di battaglia dei primordi dell'invasione dei manga Star Comics torna in Italia in un'edizione di lusso e con un prezzo lancio altamente competitivo. Le bizzarre avventure di Jojo è un'epica avventura generazionale, unica nel suo genere, che, di saga in saga, cambia continuamente protagonista. L'originalità della trama si rispecchia già da questo primo volume, dove l'autore mette in piedi una commistione di generi ed ispirazioni, tutte però reinterpretati con una spiccata personalità: ed è cosi che una storia di "lotta di classe" nella nobiltà inglese si tinge presto di horror e di azione, quando il protagonista Joseph deve affrontare la minaccia di Dio, fratellastro adottivo intenzionato a mettere mano sul casato dei Joestar, anche a costo di risvegliare l'antico potere dei vampiri.

Pur non essendo il miglior capitolo della saga, anche a causa di molte ingenuità nello sviluppo della trama, nei dialoghi  e nei disegni, riesce ancora a dare dei punti a molte delle serie d'azione moderna, grazie alla fantasia e all'inventiva delle situazioni.
Un buon inizio per una serie che promette un continuo crescendo.

Un villaggio ai piedi delle montagne, dove un vecchio e suo figlio conducono una vita ritirata. Un terribile segreto che li lega ad una contessa in cerca di vendetta. La minaccia di un'armata di briganti. E, naturalmente, Dago.

Robin Wood scrive un’ottima storia corale, composta da tre linee narrative che si fondono perfettamente tra loro senza artifizi inutili, in una sceneggiatura ricca ed intrigante. La trama, dalla prosa asciutta ed introspettiva, contiene un’ottima rappresentazione della realtà di un piccolo villaggio rurale, con personaggi ben caratterizzati (Bauer, Cosetta, Vecchia Nonna, Marina) ed integrati nello sviluppo narrativo.

Dago non ne è il protagonista principale, ma uno degli interpreti, con l’attenzione dell’autore incentrata soprattutto sul microcosmo del villaggio e sulle tragiche figure di padre e figlio: elementi che sfoceranno in un pathos narrativo intenso e drammatico nel finale della storia, con sfumature horror-fantasy.
I disegni di Carlos Gomez danno un efficace apporto alla riuscita della storia, con un impianto visivo curatissimo ed evocativo.