Gundam C.D.A. 9
- Pubblicato in Recensioni
Ad Axis si fa strada la corrente per la separazione pacifica del Principato di Zeon dalla Federazione Terrestre. Char Aznable, di ritorno su Zeon in incognito per saggiarne la possibilità, si troverà diviso tra appoggiare la soluzione pacifica e quella bellicosa.
Gundam C.D.A. agisce da raccordo tra le varie serie animate, ma lo fa analizzando nel profondo l'interiorità dei personaggi cardine, i tradizionali nemici, la cui volontà vendetta appare ora motivata da molto più che semplice fanatismo.
Il nono tankobon ha tratti fortemente politici, che si sviluppano attraverso lunghi dialoghi e indagini. Pur dando la precedenza alle vicende di Char, spazia tra le varie fazioni offrendo al lettore un buono spaccato della situazione anche a serie inoltrata. L'azione, ad eccezione della sequenza di combattimento tra Mobile Suit delle prime pagine, è quindi asservita allo sviluppo degli intrighi e degli intrecci diplomatici.
Hiroyuki Kitazume arriva dal mondo dell'animazione e questo si vede bene nell'essenzialità delle tavole, in cui il tratto sottile si accompagna a sfondi minimali e asettici propri della science-fiction anni '80, creando un buon contesto per i complotti cui il lettore è chiamato ad assistere.
Gundam C.D.A. agisce da raccordo tra le varie serie animate, ma lo fa analizzando nel profondo l'interiorità dei personaggi cardine, i tradizionali nemici, la cui volontà vendetta appare ora motivata da molto più che semplice fanatismo.
Il nono tankobon ha tratti fortemente politici, che si sviluppano attraverso lunghi dialoghi e indagini. Pur dando la precedenza alle vicende di Char, spazia tra le varie fazioni offrendo al lettore un buono spaccato della situazione anche a serie inoltrata. L'azione, ad eccezione della sequenza di combattimento tra Mobile Suit delle prime pagine, è quindi asservita allo sviluppo degli intrighi e degli intrecci diplomatici.
Hiroyuki Kitazume arriva dal mondo dell'animazione e questo si vede bene nell'essenzialità delle tavole, in cui il tratto sottile si accompagna a sfondi minimali e asettici propri della science-fiction anni '80, creando un buon contesto per i complotti cui il lettore è chiamato ad assistere.
Alfredo Goffredi