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Andrea Fiamma

Andrea Fiamma

Rio 2, il trailer

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È uscito il primo trailer di Rio 2, seguito della commedia del 2011, anche questa volta diretta da Carlos Saldanha, con le voci di Jesse Eisenberg, Anne Hathaway, Jemaine Clement, will.i.am e Jamie Foxx e con le nuove aggiunte di Andy Garcia, Bruno Mars e Rita Moreno.

Il film, che vedrà Blu e la sua nuova famiglia impegnati in un viaggio alla scoperta delle loro origini, uscirà negli Stati Uniti l'11 aprile 2014. Potete vedere il filmato qui di seguito.

Wolverine 1-3 (283-285)

1qXMdScrivere per Wolverine è un po' come fare l’allenatore guardando la partita in tv. Tutti credono di sapere come farlo, ma Dio solo sa quanta gente ha vinto la Champions stando seduta sul divano. La testata dedicata al mutante canadese, ripartita in concomitanza con l’evento NOW!, mostra quanto sia difficile il compito di sceneggiatori ed editor, alle prese con un personaggio abusato ma apparantemente facile da sceneggiare senza particolari cautele.

Selvaggio, il primo arco di Savage Wolverine, serie-contenitore che appaia Logan alla chiunque per creare team-up malamente assortiti, è affidato a Frank Cho, che in realtà utilizza l’eroe di rado, inserendolo a mo’ di obbligo contrattuale; Shanna e Amadeus Cho (qui in una versione più adulta) sono i veri protagonisti, per numero di pagine in cui appare e per la centralità delle dinamiche. Oltre alla troppa esposizione della voce narrante e ai buchi di sceneggiatura - nessuno alla S.H.I.E.L.D. si è preoccupato di investigare sulla scomparse dei propri agenti? - il problema principale è però il tono, sospeso in un limbo non abbastanza scanzonato ma nemmeno troppo serioso per una trama dal gusto pulp: l’umorismo piacevolmente rancido di Liberty Meadows è dosato con goffaggine e, in gran parte, mal prescritto (bene il flashback sui continui tentativi dei conquistatori a invadere la Terra Selvaggia, male i doppi sensi sugli spiriti guida).

Savage Wolverine 003 006Tuttavia, Selvaggio, più che per la storia alla buona (piena di pretesti per includere tutte le cose che Cho disegna meglio, nell’ordine: le donne pettorute, i dinosauri, i gorilla, le donne pettorute, la giungla, le donne pettorute), si fa notare per un’inedita impostazione della tavola, che conferisce freschezza a una prima lettura, ma alla lunga soffoca e ingabbia. La sensazione che Cho giochi sul sottile confine tra sperimentazione grafica e corsa alla scadenza è forte e in più punti viene da pensare i grandi spazi bianchi della pagina siano più una metafora per la vena creativa del fumettista che una reale esigenza artistica. È indubbio che i piccoli riquadri con i dettagli delle scene funzionino - vedi gli scontri con i dinosauri, i gorilla, l’uccisione dei selvaggi - e vero è che l’effetto dirompente di una doppia splash page viene esponenzialmente aumentato dall’occhio del lettore, se questi è stato prima costretto a guardare pagine e pagine di minuscole vignette e leggere brevi didascalie su fondo bianco, ma è una soluzione monotona, come se Cho avesse un unico colore a disposizione sulla propria tavolozza. Meno forzato, parlando della dicotomia vuoto-pieno, l’approccio nella terza parte di Selvaggio, dove il disegno, abolita ogni regola, nuota libero nella tavola e regala alcuni dei momenti visivi più belli della storia.

Dall’altro lato, Wolverine, la serie eponima, riparte con Stagione di caccia, saga urbana-fantascientifica in cui l’eroe è alle prese con una minaccia aliena che lo costringe a prendere sotto la sua protezione un bambino di nome Alex; scritta da Paul Cornell e disegnata da Alan Davis, Stagione di caccia rappresenta il controcanto ideale a Selvaggio, mostando come sia duttile e adattabile a più contesti il mutante canadese. Cornell tratteggia con gusto la psiche del personaggio, affrontando i temi del controllo della rabbia e della moralità dell’omicidio (Wolverine che si giustifica con Alex dell'uccisione del padre dicendo di non aver avuto scelta), calati in una trama ricca d’azione e incalzante, pur con qualche passaggio poco credibile - l’artigliato ha fin troppo facilità a parlare con modo ed empatia a un bimbo di dieci anni. Davis offre, come suo solito, una buona prova, classicista per composizione delle scene e svolgimento del racconto, inficiata da alcuni momenti a tirar via, con personaggi secondari abbozzati e sfondi fantasma.

Savage Wolverine 003 007La vera sorpresa, forse per le basse aspettative che vi aleggiavano attorno, è costituita dal comprimario della testata, Gambit, che in questi tre numeri è protagonista del primo arco narrativo della neonata serie. James Asmus, mestierante dell’universo mutante, rielabora il ladro di New Orleans mettendolo nel mezzo di un conflitto interiore, diviso tra i suoi compiti di insegnante e quelli, meno educativi, di ladro provetto. Lo spunto di partenza, per quanto buono, non trova riscontro nei fatti e l’anima ambivalente del cajun stenta a farsi vedere in questa prima storia, sbilanciato com’è dalla parte del Gambit ladro. Asmus ha però il merito di lasciare LeBeau al centro della scena, evitando facili scorciatoie che snaturerebbero il personaggio (come potrebbe essere creare un cast di comprimari alla Ocean’s Eleven) e riuscendo a confezionare un prodotto per nulla pretestuoso, onesto nel mostarsi per quello è, un pastiche mistico-avventuroso, e che si lascia leggere con sorprendente facilità.
Nella norma Clay Mann, disegnatore il cui unico vero difetto è l’incapacità di variare le espressioni facciali del protagonista: le pagine iniziali del terzo episodio sono costellate da un’unica espressione, occhi a fessuretta e bocca serrata; poco importa se è seduto in aereo o sta scalando una parete rocciosa. Le tavole sono poi alleggerite dalle chine di Seth Mann, esili al limite dell’incosistenza, e da colori sbiaditi. Solo la mano più marcata di Leonard Kirk negli episodi finali risollevano i disegni da uno stato quasi etereo.

Le storielline riempitive di Shanna, nel primo numero, e Jubilee, nel secondo, sono al limite del tedioso: se la Shanna di Mary HK Choi e Nuno Plati presenta dialoghi legnosi e disegni aberranti, la Jubilee di Marjorie Liu e Sara Pichelli sarebbe in grado di saziare legioni di ipoglicemici.

Allenare una squadra del genere, si diceva, non è compito da tutti: escludendo l'inopportuna soppressione delle note a favore dei "Files", spottoni pubblicitari dall'approfondimento minimale, se questi primi numeri del riavvio NOW! fossero una partita di calcio sarebbero un pareggio che ha, se non altro, avuto il merito di aver intrattenuto i tifosi.

Toy Story of Terror, nuove immagini

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A poco meno di due settimane dalla messa in onda statunitense, Pixar Times ha mostrato cinque nuove immagini tratte dallo speciale Toy Story of Terror, il mediometraggio di trenta minuti diretto da Angus McLane, tra cui un fotogramma di Combat Carl, il giocattolo doppiato da Carl Weathers (Rocky, Predator).

Potete vedere le immagini nella gallery in basso.

Free Birds: il trailer

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Fandango ha pubblicato il primo trailer per Free Birds, commedia animata ambientata durante le festività del Ringraziamento e in uscita a novembre negli Stati Uniti.

Con le voci di Owen Wilson e Woody Harrelson, il film era inizialmente chiamato Turkeys!, titolo modificato in seguito ad avvicendamenti produttivi - che hanno causato il rimpiazzo del regista Ash Brannon (Surf's Up, Toy Story 2) con Jimmy Hayward (Ortone e il mondo dei Chi, Jonah Hex).

Potete vedere il trailer nella gallery in basso.

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