Atomico: da Rim City a Quebrada, intervista e anteprima esclusiva
- Scritto da Redazione Comicus
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Dopo il successo del primo progetto Atomico Rim City, procede per la sua strada Quebrada - Seconda Caduta, miniserie di 80 pagine in 4 numeri scritta da Matteo Casali e disegnata da Michele Bertilorenzi. Vi mostriamo in esclusiva, qui di seguito, la prima tavola della serie, ricordandovi che potete sostenerla cliccando qui.
Tornando a Rim City, vale la pena approfondire l'ottimo risultato che il fumetto ha portato a casa. Scopriamo come ha accolto la notizia del raggiungimento dell'obiettivo il suo autore, Alessandro "DocManhattan" Apreda:
Ero in auto, con tutta la famiglia, diretto a Napoli per il Comicon. A un certo punto il telefono è esploso, in un tripudio di miccette, SMS e notifiche di messaggi privati su vari social. Era il segnale, ce l'avevamo fatta: in quegli istanti ho provato una gioia che è difficile da descrivere a parole.
Più si avvicinava la scadenza, e più cresceva l'entusiasmo. Il senso di partecipazione dei ragazzi, il tifo, gli occhi di tanti amici incollati sullo schermo e i tasti per il refresh distrutti a furia di pigiarli. "What a rush!", avrebbero detto i Legion of Doom: credo e spero che chi ha partecipato, chi è stato contagiato da quell'entusiasmo in quelle ore, non dimenticherà quella sensazione. Ce l'avevamo fatta, sì, ma tutti insieme.
La cosa che ti è dispiaciuta di più? E la cosa che ti ha fatto più piacere della campagna?
Dispiacere? Nessuna, in particolare. Potrei dire le parole di un paio di fintoamici (ah, l'amicizia ai tempi dei social network!) che si auguravano che il progetto fallisse. Presunti appassionati di fumetto italiano di cui il fumetto italiano non ha evidentemente bisogno. Ma quelle parole non mi hanno rattristato: mi hanno spinto a concentrare gli sforzi per farcela. A volte le critiche completamente prive di senso funzionano di più di quelle costruttive, perché non puoi mica lasciare che abbiano ragione loro, no? Infatti!
Di quella che mi ha fatto più piacere ho già detto prima: in questo training di Rocky Balboa con la musica galvanizzante, il team di Rim City era Balboa, ma dietro di lui c'era mezza Philadelphia a fare il tifo.
Adesso sei al lavoro su Rim City, come ci si sente?
Fa strano. Fa strano pensare che tutto questo mondo che abbiamo creato con Daniele, sotto l'attenta supervisione di Giovanni Barbieri, potesse finire nel cestino. Fortunatamente non è andata così, e vederlo prendere corpo, trasformarsi nelle splendide tavole di Daniele, è emozionante. Kendra e gli altri sono vivi e lottano insieme a noi
A che punto sei?
Daniele sta lavorando sulle tavole del numero 1, io sto ultimando qualche piccolo dettaglio prima di passare alla sceneggiatura del numero 2.
Come procederà il lavoro?
Abbiamo il soggetto completo di tutta la miniserie, numero per numero. Da quello stiamo sviluppando la sceneggiatura completa di ciascun albo. Dopo averne discusso, Daniele realizza i layout di ogni blocco di pagine. Altro giro di confronto con lui e Giovanni, e se è tutto ok si passa alle tavole definitive. Inutile dire che ogni soluzione visiva a cui abbia pensato diventa infinitamente più accattivante nei disegni di Daniele.
Passiamo ora, la palla a Daniele Orlandini, disegnatore di Rim City, come ti sei sentito dopo il raggiungimento dell'obiettivo?
Sotto pressione, ma allo stesso tempo molto carico! In una parola: determinato! Questo fumetto per me è importantissimo e voglio stupire i lettori, facendo meglio di quanto hanno già visto nelle anteprime già rilasciate.
Come ti stai preparando ad affrontare la mole di lavoro che ti aspetta?
Al momento sto completando gli studi di ambientazione e dei personaggi mancanti. Ho già pronti gli storyboard revisionati per le prime pagine e il prima possibile inizierò a lavorarci: avrò pochissimo tempo per consegnare le tavole e devo ottimizzare ogni secondo!
Qual è il personaggio al quale ti stai appassionando di più?
Blackie-4. Sin dai primi concept è il personaggio che preferisco! è una tosta con cui non si scherza, o meglio, lo si fa al massimo una volta sola! quello che mi piace è che nonostante la sua natura di antieroe è comunque un personaggio positivo, anche se magari non lo da tanto a vedere!
Passiamo, infine, la parola all'editor Giovanni Barbieri: come sta funzionando la produzione Atomica?
Alla grande! Nel team atomico sono tutti secchioni e stakanovisti. Mi sento a casa.
Quali sono stati il rischio più grosso e la cosa più complessa da gestire in un progetto come questo dal punto di vista dell’editing?
Il rischio più grosso: deludere il nostro pubblico. Stiamo dando il massimo per spremere ogni goccia del potenziale della storia, che per fortuna ne ha tanto.
La cosa più complessa: non c'è, perché Dani e il Doc si mettono continuamente in discussione con grande spirito di collaborazione e rispetto reciproco. Quindi nessuna complessità, solo tanto lavoro!
Com’è stata la campagna Atomica vista dal tuo sguardo “super partes”?
Nel mio piccolo ho cercato di dare una mano anch'io, quindi non sono sicuro di essere "super partes". Diciamo che il lavoro promozionale è stato egregio, ma anche il lavoro "virale" è stato determinante, così come l'appoggio di SaldaPress!