Nasce l'ARF! Festival, intervista a Paolo Campana
- Scritto da Gennaro Costanzo
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Dal 22 al 24 maggio a Roma, nella cornice dell’Auditorium del Massimo dell’Eur, prenderà vita la prima edizione dell'ARF!, un nuovo Festival esclusivamente dedicato al fumetto e allo storytelling. Comicus, partner dell'evento, ha per l'occasione parlato con Paolo Campana, uno degli organizzatori dell'evento.
Salve Paolo e benvenuto su Comicus.
Ciao Gennario e Comicus e grazie per la chiacchierata.
Partiamo dal principio. Come è nata l'idea dell'ARF Festival e quali sono i suoi punti di rottura rispetto alle altre manifestazioni fumettistiche?
Il Festival nasce, come molte di queste iniziative, da una chiacchierata tra amici, tra appassionati e professionisti del settore sulle mostre, sul mercato, su quello che ci piace e che manca (dove manca) e sopratutto sulla passione per un'arte a volte un po' bistrattata dal mercato stesso. Per quanto riguarda i "punti di rottura" non userei esattamente questo termine, ma parlerei più che altro della volontà del nostro Festival di mettere al centro il fumetto stesso. Non altro. Gli autori, gli editori, l'arte, la costruzione di un mondo legato alla creatività, alla fantasia, all'estro e alla consapevolezza che è un Arte (con la A maiuscola) e non solo un mercato.
Un festival organizzato da autori. Come tale, come vivi le varie fiere del fumetto?
Non lo nego: ho delle mie mostre mercato preferite, dove vado volentieri, dove mi sento a casa, dove ho amici, autori e organizzatori che ci lavorano. Gente che lo fa con la stessa passione e voglia che stiamo mettendo noi in questo Festival, ed è proprio per questo che in partenza (voglio dirlo chiaramente) ci siamo gemellati con il Napoli Comicon e il Treviso Comic Book Festival. Perché per fare le cose per bene si parte da chi quella stessa strada l'ha già percorsa (e bene) e stimo davvero tanto il lavoro fatto da gente come Claudio, Alino, Alpo e Nicola nei rispettivi festival. Il fumetto è arte, ma anche amicizia, professionalità e pensieri comuni.
L'ARF vuole mettere al centro della sua manifestazione il fumetto. Sembra, al giorno d'oggi, che i personaggi del mondo delle nuvole siano tornati alla ribalta e più popolari che mai (vedi i vari film al cinema o le serie tv), così come si vedono in edicola e libreria una quantità davvero alta di proposte. Insomma, sembra che mai come oggi il fumetto goda di un'approvazione popolare alta (anche dal punto di vista letterario), eppure forse si parla troppo del "contorno", dell'aspetto di costume, dei derivati e poco del fumetto in quanto tale. Qual è il tuo punto di vista a questo proposito?
Penso che il cinema ha aiutato tanto, ma anche no. È un discorso complesso che sfiora il marketing, il business e il mercato globale. Se prendi il cinema come esempio. Un film come l'imminente Avengers 2 incasserà milioni di dollari (o di euro) in tutto il mondo, ma mi è difficile credere che poi troverò la fila in edicola o in fumetteria per leggere l'ultimo albo degli Avengers. Nessun film aiuterà (specie in Italia) le vendite della Bao, della Coconino, della Bonelli, della Tunué o di qualsiasi altra casa editrice, Panini inclusa. Eppure loro sono li a fare volumi e cercare di alzare il tiro del prodotto. Negli ultimi anni il mercato è cambiato molto, forse c'è più attenzione verso il media, ma il lavoro da fare nella comprensione che il fumetto non è solo roba “da bambini" è davvero lungo.
Di seguito, gli indirizzi web del festival: