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Diabolik 800: intervista a Mario Gomboli

Escludendo Tex Willer e Zagor, Diabolik è il personaggio a fumetti italiano con relativa testata più longevo in circolazione. La sua saga, speciali esclusi, ha raggiunto in questi giorni le 800 uscite.

Spiegare il motivo del suo successo in poche parole è un'impresa ardua: fenomeno culturale all'uscita, Diabolik rappresentava l'altra faccia del fumetto, quella dei "neri", che proprio con lui ebbe inizio. Ancor prima di altri Paesi, non un anti-eroe bensì un criminale prendeva possesso di un fumetto e infrangeva tutti i tabù delle nuvole parlanti. Se fosse uscito negli USA, il Comics Code ne avrebbe bloccato da subito l'ascesa. In Italia, invece, il Re del Crimine è andato avanti superando le tante crociate messe in atto da svariate associazioni che ne condannavano la morale.

Col tempo, la carica dirompente del fumetto creato da Angela e Luciana Giussani si è dispersa ma non l'affetto dei lettori e, pur non rinunciando alla natura del protagonista, la serie si è assestata su toni più da giallo.

Ottocento Lacrime di ghiaccio, questo il titolo dell'episodio numero 800 scritto da Mario Gomboli e Andrea Pasini, riporta in scena l'archeologa Madga Forest, apparsa in occasione del 700° albo, che condurrà Diabolik ed Eva Kant in una pericolosa avventura nella giungla.
L'episodio celebra un altro importante anniversario: i 50 anni di carriera di Enzo Facciolo, storico disegnatore della testata che col suo stile ha contribuito in maniera determinante al successo del personaggio realizzando una moltitudine di avventure, compresa quella attualmente in edicola.

Per l'occasione, abbiamo intervistato il direttore dell'Astorina Mario Gomboli.

Salve Mario, bentornato su Comicus.

Diabolik arriva a 800 uscite. Cosa rappresenta per voi questo traguardo?

Un successo. Non avevamo mai fatto una ricerca comparata con gli altri fumetti (ce lo suggerì il Diabolik Club) ma così abbiamo scoperto che Diabolik detiene l’ennesimo record: nessun altro fumetto italiano ha raggiunto una simile meta e parlando di numero di tavole inedite pubblicate (circa 100.000 per il Re del Terrore, che mediamente ne ha 120 a episodio) possiamo competere con buona parte dei comics americani.

La trama del numero 800 riporta in scena l'archeologa Magda Forrest apparsa nel numero 700. Era prevista da tempo questa storia e questo ritorno?

Fu Tito Faraci a ipotizzare, cento numeri fa, di creare una storia in cui il numero settecento entrasse nel titolo dell’episodio, che appunto titolò "Settecento Gocce di Sangue". Per l’800° ad Andrea Pasini è sembrato logiko riprendere il gioco, e allora perché non riproporre la protagonista di quell’avventura?

Con il numero 800 si festeggiano anche i 50 anni di carriera Diabolika di Enzo Facciolo, un artista che ha fatto la storia della testata. Come ha affrontato la realizzazione di questo albo speciale e cosa ci può dire di lui?

Enzo afferma di non essersene neppure accorto ed è stato sorpreso – piacevolmente, con commozione – dal fatto che gli fosse dedicata la seconda di copertina. Comunque ha disegnato le sue tavole con il consueto entusiasmo e la immarcescibile professionalità. Come fosse un numero come gli altri: lui è fatto così.

Cosa ci dovremo aspettare dai prossimi numeri della serie?

Qualche sorpresa, come sempre. Ma il solito rispetto per il personaggio (e i personaggi che verranno riproposti).

Il colore nel fumetto italiano si diffonde sempre di più. Diabolik è un "nero" per definizione, ma ha già collezionato diverse iniziative a colori in edicola. Avete mai pensato ad una ristampa monografica a colori della serie originale?

Gli allegati a "Panorama" hanno già proposto le collane storiche a colori. In futuro la casa editrice Astorina, dopo qualche esperimento, riserverà il colore alla riedizione invernale del Grande Diabolik. Ma, ovviamente, questo non vale per l’ipotizzato prosieguo della serie dedicata a DK.

Riguardo al Grande Diabolik  cosa c'è in progamma per il futuro? Verranno esplorati nuovi aspetti del passato dei protagonisti (Diabolik, Eva e Ginko)?

Sì. E non solo... Eh Eh...

Lo scorso anno ha debuttato DK, versione alternativa e aggiornata al nuovo millennio di Diabolik. Come è stato accolto dai lettori? Ne vedremo presto un secondo numero?

DK è stato un grande successo, che onestamente ammetto insperato. Sto scrivendo nuovi soggetti per sviluppare la serie, sia chiaro in parallelo al Diabolik “classico”. Circa i tempi di pubblicazione, molto dipende dalla possibilità di farne un’edizione internazionale.

Come procede il telefilm dedicato a Diabolik, previsto per il 2014, che Sky Cinema sta producendo?

Procede, procede...

Diabolik propone sempre un alto numero di proposte collaterali, collane da libreria, allegati a quotidiani e settimanali ma anche prodotti di ogni tipo (ultimo il profumo di Eva Kant). Quali saranno le prossime novità in tal senso?

Top secret.

Un'ultima domanda riguarda Lucca Comics & Games: cosa proporrete agli appassionati che verranno a trovarvi alla kermesse toscana?

Oltre alla riproposizione, aggiornata e arricchita, della mostra dedicata ai cinquant’anni di Eva Kant (a palazzo Guinigi), ancora non sappiamo tutto quello che potrà proporre lo stand Astorina: molta carne è al fuoco, ma troppi accordi vanno ancora siglati.

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