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Elena Spacca! Intervista a Elena Casagrande

Elena CasagrandeSu Devil & Hulk di questo mese di marzo è uscita l'edizione italiana di Hulk 37, albo sceneggiato da Jeff Parker e disegnato da Elena Casagrande. Ne abbiamo approfittato per contattare l'artista e tracciare un bilancio del percorso che l'ha portata a realizzare le avventure del "pellerossa" più forte che c'è.

Ciao, Elena, e benvenuta su Comicus! Tu sei una giovane artista con alle spalle già alcuni anni di esperienza. Parlaci dunque dei tuoi esordi professionali.

Ciao, grazie mille! Bhè giovane, dillo ai miei capelli bianchi...! Scherzo... loro non sono così numerosi per l'età: ecco, ho appena finito una consegna, sicuramente ce ne saranno altri 10 in più sulla mia testa!
Qualche hanno fa, quando ancora erano tutti di un lucente castano scuro, frequentavo la Scuola Internazionale di Comics a Roma, dopo aver per caso letto la pubblicità in un angoletto di una pagina della Gazzetta dello Sport: avevo deciso di iscrivermi per curiosità e per provare a vedere se la mia passione (nata dai manga e dagli anime) mi avesse potuto portare veramente da qualche parte. Durante il terzo anno, raccolsi i primi frutti concreti, quando il mio ex insegnante al secondo anno David Messina mi chiese di aiutarlo come assistente sulla sua serie di debutto alla IDW, Angel The Curse. Da allora ho lavorato con lui per un po' di anni, facendo una bella gavetta. Il mio ballo delle debuttanti è stato sempre alla IDW, con la miniserie Ghost Whisperer: The Haunted e subito dopo con lo special di Star Trek sulle Orions. Da lì in avanti con questa casa editrice si sono instaurati buoni rapporti, fino ad arrivare a lavorare in prima linea sulla testata ufficiale di Angel (la sesta stagione).
Durante il periodo di esordio con la IDW, ho partecipato al Chester Quest, non vincendo, ma nel 2009 sono andata al Comicon di New York dove ho conosciuto il fantastico C. B. Cebulski e abbiamo stretto i primi contatti. Ci siamo rivisti alla fiera di Mantova successiva e da lì ho cominciato a collaborare prima saltuariamente, ora più frequentemente (tocchiamo ferro), anche con la Casa delle Idee...olè! :)

Ad un certo punto quindi arriva la tua prima storia per la Marvel, un racconto dell'Uomo Ragno pubblicato su Marvel Heartbreakers (in Italia su Marvel Made In Italy 2): parlaci di questo tuo esordio alla Casa delle Idee.

Beh, la storia è molto breve: ricevetti un'e-mail all'epoca da un assistant editor che mi chiese se volevo fare questa piccola storia su Spider-Man....figuratevi, col mio primo lavoro alla Marvel avevo a che fare con uno dei loro personaggi storici, ovvero: ANSIA DA PRESTAZIONE. Rassegnata a tale idea, presa l'ansia sottobraccio, affrontai la storia omaggiando l'autore che allora leggevo con voracità, cioè Stuart Immonen, e senza farlo apposta la sceneggiatura era della consorte Kathryn. Spero di aver fatto un esordio decente: io nonostante la consorte-ansia mi ci sono divertita abbastanza e mi sono presa qualche libertà grafica spiritosa. Ovviamente oggi rivedendo quelle tavole produco un liquido dal colore simile a quello che disegnai. u_u

Successivamente il tuo nome compare su un one shot di Spitfire, purtroppo inedito da noi. Ho notato un deciso cambio di stile rispetto alla storia di cui sopra, da cosa è derivato?

Il tempo trascorso tra la storia di Spider-Man e l'one shot su Spitfire fu di un annetto circa, durante il quale ci fu la copertina di New Mutants per il 70° anniversario della Marvel, una copertina poi non più usata sempre per Spider-Man, una ministoria sempre sull'Arrampicamuri inedita... non ho la più pallida idea di dove sia stata pubblicata (e se!) e un progetto poi abbandonato di cui feci solo gli studi dei personaggi. Quando cominciai Spitfire avevo dirottato i miei gusti stilistici altrove, lontano dal segno preciso e pulito usato finora, innamorandomi perdutamente dello stile di Tommy Lee Edwards. Da allora sto prediligendo sempre di più questo segno di china “sporco”, istintivo e graffiante... lo trovo molto divertente e più vicino alle mie corde, è stata una piacevole scoperta!

Lasciata momentaneamente la Marvel, ritorni all'IDW, dove realizzi numerose altre storie di Angel ed altri progetti (Star Trek, etc...). Un'esperienza che credo ti sia rimasta nel cuore e la cui conclusione è stata decisamente amara. Parlacene un po'.

Esatto, l'esperienza con la IDW, come detto prima, è stata precedente e contemporanea, fino a poco fa, con quella con la Marvel. Dopo Ghost Whisperer c'è stato Star Trek (un paio di special, uno sulle Orions e uno su Q), e su questo titolo ho continuato ad assistere David Messina. Dopo aver conosciuto di persona lo sceneggiatore di questi special, Scott Tipton, sempre durante il fortunato primo viaggio a New York, io e lui lavorammo per la prima volta insieme su Angel, con l'adattamento delle due puntate più commoventi (almeno per me) della quinta stagione, "A hole in the world" e "Shell". Alla fine della miniserie, contattai l'editore in capo Chris Ryall, parlandogli del mio desiderio di lavorare sulla serie regolare di Angel e così fu: avevano avuto qualche problemuccio di tempistica e concordarono a farmi subentrare, rimanendo fino alla triste fine... cioè quando i diritti dovettero essere ceduti alla Dark Horse. Prima della chiusura lavorai alla seconda miniserie con Scott Tipton, questa volta una storia inedita, Illyria: Haunted, e infine su una storia breve che rientra in un'antologia “d'addio” che raccoglie anche altre storie brevi dei principali autori che hanno lavorato su questa testata. Il periodo che ho passato su Angel è stato uno dei più piacevoli, anche se dei più stressanti, che ho vissuto finora: le consegne erano strettissime, ma avevo a che fare con i personaggi di una delle mie serie tv preferite... provo molta nostalgia a ripensarci, un po' mi mancano davvero quelle tavole! L'ultima serie per cui ho lavorato con la IDW è stato True Blood: the French Quarter (dopo aver fatto il preludio alla serie evento Infestation)... a quanto pare è destino mio lavorare coi vampiri...

E così torni alla Marvel, a realizzare le storie di Hulk Rosso, anche noto come Rulk, dal nr. 37 della sua serie regolare. Curiosità: conosci il personaggio? Avevi letto qualche sua storia?

Verità: no... non lo conoscevo (qui Elena viene colpita da un fulmine del dio dei nerd)! O meglio, sapevo che esisteva, ma non ne conoscevo affatto la storia. La chiamata su questa testata è stata improvvisa ed è capitata proprio a fagiolo con la fine di Angel. E' stato bello cimentarmi con questo personaggio e spero di renderlo al meglio, numero dopo numero. Con lui ho iniziato anche a lavorare totalmente in digitale, per poi tornare sul cartaceo, rimanendo più veloce (non chiedetemi perchè). Spero di rimanere a lavorare con questo personaggio per un altro po'...!

Com'è il rapporto di lavoro con Jeff Parker? Io lo ritengo uno sceneggiatore sottovalutato.

Molto piacevole. Mi aiuta tantissimo dove trovo difficoltà di regia ed ha delle ottime idee, mi piace lavorare con lui... ha sempre la battuta pronta poi! Col suo MODOK mi sono divertita un sacco. Ha una visione cinematografica della scena, ma non nel senso di movimento contemporaneo, nel senso di regia... mi piace, anche secondo me meriterebbe di essere letto su più testate!

Possiamo dare una buona notizia ai lettori italiani che ora stanno ammirando la storia da te disegnata. Tornerai a realizzare altre storie di Rulk, a partire dal numero 47. Sarà un impegno a lungo termine?

Per ora posso confermare solo i numeri 47, 48 e 49. Per il futuro...si vedrà! ;)

Come ti vedi di qui a cinque anni? Quali progetti vorresti realizzare?

Onestamente? Guarda, da qui a cinque anni ultimamente mi ritrovo a pensare alla famiglia, quindi in cantiere, se con il lavoro continua ad andar bene, c'è quel progetto. Spero veramente di continuare a collaborare con la Marvel, ma se dovesse capitare di affrontare nuovi progetti con editori diversi, mai dire mai, l'unica cosa di cui sono certa di questo lavoro è che adoro le nuove sfide! Seguitemi sul mio blog, su DeviantArt, su Twitter, li aggiorno costantemente... sono ovunque ormai! Grazie, baci, abbracci e tante belle cose!!! ;)

Ringraziamo dunque Elena Casagrande, sicuri di rivederla presto all'opera su Rulk... e non solo!

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