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Enzo Marino, John Doe

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Salve, benvenuto su Comicus a Enzo Marino.
Poco prima della chiusura dell'Eura, aveva destato scalpore la chiusura di una delle serie di maggior successo dell'editore, ovvero John Doe. Questo, nonostante i buoni dati di vendita. Come mai è stata fatta questa scelta, da parte della ex dirigenza, e per quale motivo venne fatta poco dopo l'inizio dell'ultima stagione della serie?

La decisione della chiusura della serie è stata presa in coincidenza, a fine luglio 2009, di una drastica riduzione del personale dell'Eura. Non vogliamo emettere giudizi sulle scelte fatte in quel particolare momento storico dell'Eura dagli esponenti societari di allora. Di conseguenza l'inizio della nuova stagione è stato una pura coincidenza.

Cosa vi ha portato a rilanciare la serie quando poi è avvenuta la nascita dell'Aurea?

La consapevolezza che  John, gli autori e tutti noi, avessimo ancora molto da dare ai lettori. Soprattutto a quelli che con la loro petizione Internet, dimostrando un grandissimo affetto per John, tanto si erano battuti contro la chiusura della serie.

La nuova serie che partirà a ottobre, il cui primo numero presenterete a Lucca Comics, in che modo è stata influenzata da questo stop forzato?

Da una gran voglia di "spaccare il mondo". Dopo averlo ricostruito, s'intende.

Quali saranno, se ci sono, le differenze rispetto al passato? Il passaggio al nuovo editore influirà diversamente rispetto al passato sulle scelte degli autori di John Doe?

Noi siamo tutti "padri, figli, nipoti di Eura". Qualcuno di noi ha sulle spalle qualche decennio di militanza nel settore. Cercheremo di essere più presenti e di dare risposte più immediate alle aspettative dei nostri lettori.

Qual è il destino degli episodi già pronti e mai pubblicati per la vecchia serie?

Solo uno, "Risvegli" di Lorenzo Bartoli e Giorgio Pontrelli, è stato interamente realizzato ed è in programmazione, a puntate, su Skorpio. Gli altri sono stati tutti riscritti, per un'effettiva quarta stagione, da Lorenzo e Roberto Recchioni.

È stato difficile convincere gli autori Bartoli e Recchioni a riprendere in mano John Doe dopo che l’avevano interrotto anche con un po’ di amarezza?

È stata la cosa più semplice del mondo visto che l'abbiamo sempre pensata allo stesso modo. Il piacere di riprendere è stato reciproco e, se avessimo potuto, saremmo ripartiti molto prima.

Ha provato a convincere gli autori a proseguire oltre il numero 99 da loro prefissato?

Credo che se le cose andranno come tutti speriamo non ci sarà bisogno di tanta insistenza.

È possibile avere un bilancio di questi primi mesi di Aurea?

Decisamente positivo. Tutte le nuove iniziative – "AureaComix", " I Grandi Fumetti Aurea", "Aspettando John Doe", le applicazioni per IPad e IPhone – hanno ricevuto un'accoglienza rassicurante. Incrociamo le dita.

Cosa ci riserverà il futuro? Avremo nuove serie dopo la fine di John Doe? Cosa dovremmo aspettarci dell'Aurea?

Abbiamo in cantiere un nuovo mensile monografico, formato 15x21, 128 pagine più copertina, tutto a colori, dedicato a un personaggio femminile,  Alice Dark. È una diciottenne, moderna, spigliata, con l'avvenenza delle giovani della sua età, spontanea e, chiaramente, navigatrice internet.
Nasce dalla penna di Lorenzo Bartoli e dalle matite di Andrea Domestici.

L'Aurea prosegue la scia dell'Eura di casa editrice da edicola. Avremo prodotti specificamente per le librerie specializzate?

Stiamo pensando a dei graphic-novel  da proporre nelle fumetterie e nelle librerie di varia. Ancora non ci convincono i numeri ma qualche contatto con importanti autori l'abbiamo preso. Se son rose fioriranno.


Redazione Comicus
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